Google mantiene la promessa: l’Authorship comincia il suo declino

La riduzione dei risultati con il rich snippet immagine di profilo è in corso come promesso da Matt Cutts al Pubcon 2013.

Andrea Pernici
2 min readDec 20, 2013

Durante il Pubcon 2013 Matt Cutts, l’ingegnere a capo del team anti-spam di Google aveva promesso una riduzione di circa il 15% per l’Authorship e a quanto pare questa promessa sta diventando realtà proprio in questi giorni.

Il sentore di qualcosa in corso è arrivato prima sui vari social network con alcuni screenshot e richieste sul perché dell’assenza in alcuni casi dell’avatar associato al risultato nelle SERP di Google e poi confermato in parte anche da Mozcast con la sua nuova funzionalità che consente di misurare la presenza di particolari elementi tra i risultati di ricerca.

Percentuale di Authorship in SERP di Google

Una scelta volta alla meritocrazia

Come aveva lasciato intendere Cutts a più riprese per Google è importante premiare i siti e gli autori meritevoli. Il concetto di Author Rank per come l’ha inteso la comunità SEO internazionale è certamente un qualcosa che interessa fortemente l’azienda di Mountain View.

In sostanza per poter apparire in SERP con la propria immagine di profilo G+ non sarà più sufficiente implementare correttamente il markup autore, ma diventerà necessario dare dei segnali di autorevolezza in un determinato settore da parte degli autori.

Dunque seppur tutti gli aspetti tecnici di implementazioni vanno considerati ora non si avrà la certezza di ottenere come premio l’authorship. Sebbena si possa speculare o immaginare quali siano i fattori che influenzino l’autorevolezza attualmente non è dato sapere come Google misurerà questa cosa anche se ci sono parecchie opinioni e articoli validi in merito.

Un esempio dove in qualche risultato è presente l’immagine e in altri no, nonostante l’attribuzione autore.

Cosa ci aspetta in futuro?

L’arrivo di MyAnswers in tutto il mondo e la Social Search come realtà da cui oramai non si scappa. La strada presa da Google verso un motore di ricerca Entity-Based. La continua lotta contro lo spam e la ricerca di automatizzare il riconoscimento di fattori qualitativi delle pagine. La volontà di dare un peso e un’autorevolezza alle persone.

Tanti segnali lasciati per strada e tante importanti scelte in questi ultimi anni dal motore di ricerca più usato al mondo che portano ad una sola e inevitabile conclusione.

Non basta più essere presenti. Bisogna essere rilevanti.

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Andrea Pernici

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