Santa Lucia alle Malve: un piccolo tesoro nei Sassi.
La scoperta di questa Chiesa è iniziata a scuola. Le nostre maestre ci hanno parlato della sua storia.
Le domande sono state tante e abbiamo deciso, così, di porle alla guida il giorno della visita.
Intanto un Laboratorio di Chimica sull’importanza del colore e della luce ci chiarisce un aspetto fondamentale per capire appieno gli affreschi della Chiesa.
Il giorno della visita della Chiesa Santa Lucia alle Malve
Il 16 marzo 2017 alle ore 9.15 si parte alla scoperta di questa chiesa rupestre immersa tra i sassi della nostra Matera. Accompagnati dalle nostre insegnanti, zainetti in spalla, macchine fotografiche e taccuini in mano ci incamminiamo carichi di entusiasmo e curiosità dalla scuola Nitti , scaldati da un sole tiepido e accarezzati da un vento leggero.
UN MARE DI SCOPERTE
Ore 10.00 piazzetta Pascoli : incontro con Raffaele, la nostra guida. Insieme riprendiamo il cammino, immergendoci nel cuore della città.
Passiamo attraverso stradine strette, percorriamo scalinate irregolari, circondate da fitte abitazioni di colore chiaro con sfumature gialline, grigie e bianche tipiche della CALCARENITE DI GRAVINA che abbonda nel nostro territorio… Ecco fatta la prima scoperta : il tufo come pensavamo noi, in realtà si chiama CALCARENITE !
… questo calcare, in origine era sommerso dalle acque del mare .
IL MARE ???
EH GIA’ !!!
Scopriamo che a Matera prima c’era il mare e per cancellare ogni dubbio ci soffermiamo davanti ad un fossile di conchiglia impresso sul muro della città.
Ma le sorprese non sono ancora finite : Raffaele ci dice che le chiese rupestri presenti a Matera sono circa 150 … e noi che pensavamo fossero solo una ventina …
CHE SORPRESA !
A questo punto siamo pronti per raggiungere la chiesa di SANTA LUCIA ALLE MALVE, o meglio :
Santa Lucia e AGATA alle Malve !
Ci eravamo illusi di non avere altre sorprese !
Ecco,finalmente arriviamo alla necropoli! E’ una necropoli extra urbana,cioè si trova fuori delle mura di cinta della città. Qui sono state trovate prima 19 tombe da Eleonora Bracco poi, negli anni ’90, ne sono state scoperte altre 190.
Per costruire le tombe scavavano nella calcarenite ,depositavano il corpo steso, lo coprivano con una pietra e praticavano dei fori di fianco alla tomba per segnalare la presenza del defunto.
Le ossa ritrovate in queste tombe, prevalentemente di donne e bambini, hanno permesso di capire che a quei tempi si moriva a causa delle cattive condizioni igieniche. Le tombe contenenti individui giovani rappresentano la maggioranza delle sepolture. La metà degli individui sepolti non ha, infatti, superato il quattordicesimo anno di vita e, tra questi, circa il 70 per cento risulta essere morto prima di aver compiuto sette anni!
Necropoli tra i Sassi di Matera
Da parte nostra sono state tante le sensazioni provate :
stupore, paura, interesse, sbalordimento, rispetto per ciò che stavamo calpestando, tristezza per quelle vite oramai finite. C’è stato anche chi ha fatto un balzo indietro, chi ha sentito un odore strano, chi, invece, ha creduto di essere toccato da un fantasma e chi infine voleva sdraiarsi sulla tomba.
Ma che FORTUNA abitare a Matera: una città piena di piccole sorprese!!!
Finalmente la CHIESA RUPESTRE !!! Entriamo …
Le nostre curiosità sulla Chiesa Santa Lucia alle Malve, però, non sono finite così intervistiamo la nostra guida.
Riprendiamo il cammino per tornare a scuola…
Ma a questo punto sorge spontanea una domanda:
COME SI REALIZZA UN AFFRESCO ???
Eccoci allora pronti a scoprirlo !
Grazie al Laboratorio sugli affreschi presso il CEA abbiamo imparato una tecnica per riprodurre un affresco …
…e realizzato le nostre splendide opere d’arte!
