Adolfo Natalini

Adolfo Natalini

Alcuni estratti dell’incontro che si è tenuto Domenica 15 Gennaio presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Firenze per il ciclo “Incontri con la città”.

Emanuele Carrai
120g Magazine
Published in
1 min readJan 15, 2017

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“Ho sempre cercato di fare architetture che fossero appropriate al contesto e adatte all’ambiente socio-culturale in cui mi trovavo ad intervenire. L’architettura ha a che fare più con l’agricoltura che con il design: per coltivare una pianta bisogna conoscere bene il terreno. […] Anche il costruttore di strade se si trova davanti una montagna dovrà fare una galleria mentre se ha davanti un fiume dovrà fare un ponte.”

“Non sono mai stato un architetto moderno. L’espressione architettura moderna per me è un ossimoro. L’architettura è qualcosa che è fatta per durare nel tempo, mentre moderno significa modus odiernus, si riferisce esclusivamente al presente.”

“Non mi sono mai fidato del presente perché il presente è un punto che divide due entità convergenti che sono il passato e il futuro. E per di più è un punto che si muove sulla linea del tempo: come si può costruire su qualcosa che si muove?”

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