PLIS Valle del Cosia: Tavernerio ha approvato, lunedì in aula a Albese e Como

2 febbraio 2017

2012/2017
Published in
5 min readFeb 10, 2017

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Lunedì 6 febbraio portiamo in aula la proposta di costituzione del PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) Parco della Valle del Cosia, mediante approvazione a) della forma di gestione e b) del relativo schema convenzionale.

Se approvata, la proposta sottoposta all’attenzione del consiglio non esaurirà le procedure di approvazione. Secondo quanto richiesto dalla Provincia di Como, ente competente per il riconoscimento del PLIS, la proposta di delibera approva unicamente la forma associativa (convenzione invece di consorzio) e la bozza di convenzione che definisce le relative modalità di gestione. La successiva documentazione prevista dall’art. 34 l.r. 86/83 (perimetro del parco e disciplina d’uso del suolo) verrà sottoposta successivamente al Consiglio Comunale una volta che tutte le amministrazioni partecipanti avranno deliberato. La documentazione verrà poi trasmessa alla Provincia in uno con la convenzione sottoscritta, per il riconoscimento per tramite del comune capofila in rappresentanza degli altri.

Come tutti gli ambiti naturali, la Valle del Cosia non conosce confini. Per tale motivo essa — se si ritiene che debba essere tutelata — richiede una disciplina comune ai comuni interessati. Nel caso della Regione Lombardia, lo strumento è offerto dalla l.r. 86/1983 che all’art. 34 indica i Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS) come la forma di tutela di primo livello, affidata alla volontà dei comuni interessati, senza alcun intervento di livello regionale.

Nel caso di specie viene da lontano la storia del PLIS della Valle del Cosia. E precisamente, a livello amministrativo, prima con l’inserimento della sua istituzione tra gli obbiettivi del Piano d’Azione di Agenda 21, adottato all’unanimità da questo consiglio comunale il 10 luglio 2006, poi con il voto unanime del Consiglio della Circoscrizione n. 4 del 25 febbraio 2008, che invitava l’amministrazione ad attivare “senza indugio” le procedure per l’istutuzione del PLIS in uno con i Comune di Albese, Albavilla e Tavernerio.

A suggello viene infine la deliberazione di questa assemblea che, il 7 giugno 2010 decide all’unanimità di avviare il procedimento per l’istituzione del Parco di Interesse Sovracomunale nella Valle del Cosia, impegnando il Sindaco a farsi interprete in tutte le sedi istituzionali del predetto obbiettivo.

Cosa è successo dal 2010 ad oggi? Nonostante la legge regionale consenta di approvare PLIS in variante agli strumenti urbanistici vigenti, le amministrazioni coinvolte (Como, Albese e Tavernerio) hanno ritenuto più corretto far precedere l’inserimento della previsione del PLIS all’interno dei propri strumenti urbanistici, in modo da da consentirne sia una successiva istituzione allineata alle previsioni esistenti, sia un percorso di programmazione urbanistica declinato in un’ottica di pianificazione generale, con quindi tutte le forme di coinvolgimento e di contribuzione previste dalla legislazione vigente in tema di piani urbanistici.

Nel caso del Comune di Como, la previsione del PLIS era (ed è) contenuta sin dal Piano di Governo del Territorio approvato il 13 giugno 2013 e poi variato l’11 luglio 2016. Il Piano delle Regole dedica una apposita disciplina per gli ambiti contenuti all’interno del costituendo PLIS, e precisamente l’articolo 32 intitolato “Ambito SV4 — Parco locale di interesse sovracomunale Valle del Cosia”, contenente disposizioni di salvaguardia fino al riconoscimento del PLIS e del relativo Piano di Gestione e riguardante sia norme riguardanti gli aggregati consolidati a destinazione prevalentemente residenziale (art. 32.2. SV4.1), sia gli immobili prevalentemente artigianali e/o produttivi (art. 32.3 SV4.2). Nel caso dei comune di Tavernerio e il Comune di Albese con Cassano, questi hanno provveduto alla perimetrazione del Parco della Valle del Cosia con deliberazioni C.C. n. 17 del 1\9.06.2013 (Tavernerio) e C.C. n. 10 del 19.04.2013 (Albese).

In sintesi, lo Schema di Convenzione per la gestione del Parco redatto dagli uffici dei tre comuni interessati prevede quali elementi essenziali:

  • (art. 1) la forma di gestione tramite associazione tra detti comuni;
  • (art. 2) le finalità che le amministrazioni si propongono e si impegnano a perseguire attraverso i propri strumenti urbanistici;
  • (art. 5) l’operatività attraverso gli strumenti della Assemblea dei Sindaci, della identificazione del Comune capo-convenzione (Tavernerio), dell’Ufficio Operativo del Parco e della Consulta del Parco, organismo con funzione partecipativa e consultiva;
  • (art. 10) le forme di finanziamento.

Due parole sul contenuto del PLIS e le sue finalità. Non è in dubbio, per come riconosciuto dalla legislazione regionale, che i PLIS svolgono una funzione strategica e cruciale nella connessione e integrazione tra il sistema delle aree protette e quello del verde urbano. Lo sviluppo orografico del PLIS della Valle Cosia ne è testimonianza evidente, senza bisogno di ulteriori commenti. Il PLIS della Valle del Cosia tutela ambiti certamente diversi tra loro ma tutti accomunati dal fatto di attraversare con identica continuità ambientale comuni e territori diversi. In un’epoca in cui il principio della sussidiarietà permea in buona sostanza tutta la legislazione regionale della Lombardia, i PLIS hanno il merito di essere espressione diretta delle realtà locali, affidati come sono alle scelte delle singole amministrazioni che mettono in comune strategie di tutela e valorizzazione.

I Comuni di Como, Albese e Tavernerio hanno fatto da tempo la loro parte, le associazioni di volontariato la loro, prima tra tutte La Città Possibile. Numerossimi gli incontri pubblici, i dibattiti, le feste, le campagne di sensibilizzazione attraverso la pulizia dei percorsi, la realizzazione della segnaletica, le convenzioni con gli istituti professionali, le tesi di laurea, le mostre, i convegni, i campi di volontariato e, non da ultimo, la posa del Ponte dei Bottini, che ha permesso di congiungere il percorso verde sulla cessata Linea del Tram, oggi utilizzatissimo da ogni fascia della popolazione.

Non credo di dover aggiungere altro, se non — rispondendo ad alcune fuorvianti dichiarazioni di esponenti regionali riportate dalla stampa — che il PLIS, nella forma qui sottoposta, non crea alcun nuovo soggetto giuridico e che la convenzione non prevede, proprio per questo motivo, alcun contributo economico fisso a carico degli Enti associati, mentre eventuali spese su progetti specifici a carico dei comuni associati sono previste solo per progetti specifici e condivisi e, comunque, subordinatamente all’approvazione della spesa da parte dell’organo di Consiglio.

In sintesi: vogliamo tutelare, valorizzare e condividere 187 ettari di aree verdi, 12 chilometri di sentieri e 8 chilometri di corsi d’acqua. Lo facciamo per i nostri figli, che oggi ci chiedono di agire come adulti consapevoli.

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