Programmi elettorali: l’urbanistica per Fabio Aleotti

28 maggio 2017

Lorenzo Spallino
2012/2017

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Può anche darsi, come amava dire il prof. Pierluigi Paolillo, che l’urbanistica sia “lacrime e sangue”.

Certo è che l’urbanistica è l’acqua che corre sotto i ponti delle campagne elettorali. Come dice mio padre, le giunte si fanno e cadono anzi tutto per ragioni legate alle scelte sul territorio.

Vanno bene i marciapiedi, i venditori abusivi e le buche nelle strade, ma cosa pensano i candidati sindaco del futuro di questa città?

Iniziamo, secondo un ordine rigorosamente alfabetico, con il programma del candidato M5S, disponibile a questa pagina.

Il programma di Fabio Aleotti (M5S)

Il programma contiene la voce “Urbanistica” a pagina 22. Tre pagine concentrate sul consumo di suolo, il cui azzeramento è fissato al 2050 dalla Commissione europea.

Poichè “tale data appare decisamente troppo avanti nel tempo per poter avere una qualche reale efficacia”, la proposta del candidato M5S è di “muoversi sin da subito riducendo a zero il consumo di suolo agricolo e boschivo“ di Como, introducendo, quale principio fondamentale della materia del governo del territorio, quello della priorità del riuso del suolo edificato esistente e della rigenerazione urbana rispetto all’ulteriore consumo di suolo inedificato .

Questo obiettivo viene perseguito attraverso l’introduzione di “nuove norme” che prevedano:

  • perimetrazione delle aree edificate abitative e artigianali/industriali;
  • consumo Zero di territorio agricolo e boschivo al di fuori di dette aree;
  • moratoria totale di ogni attività edilizia sino alla definizione dei perimetri entro i quali è concessa l’autorizzazione ad edificare;
  • incremento degli indici volumetrici e dell’altezza degli edifici all’interno delle perimetrazioni se necessario per fare fronte a reali esigenze di nuove volumetrie;
  • obbligo per le edificazioni commerciali di “svolgersi all’interno delle aree residenziali, favorendo l’integrazione delle diverse attività con la residenza”;
  • tutela di edifici e aree di interesse storico, culturale e paesaggistico, sia all’interno delle aree di perimetrazione sia all’esterno;
  • divieto, per gli edifici che si troveranno all’esterno delle aree edificabili di operare attraverso interventi che eccedano la manutenzione ordinaria e straordinaria; alla loro dismissione, demolizione e rinaturalizzazione dell’area come agricola, boschiva o a parco;
  • nessuna urbanizzazione all’esterno delle aree edificabili, vietando ogni forma di impermeabilizzazione, di urbanizzazione e di edificazione dei suoli non strettamente connessa all’attività agricola in senso proprio;
  • incentivi per la riqualificazione sostenibile delle aree dismesse private, che si trovano all’interno delle perimetrazioni delle aree edificabili, che favorisca anche l’incremento della biodiversità.
  • rigenerazione e rinaturalizzazione di aree pubbliche dismesse per la creazione di parchi nelle zone edificabili e di aree agricole e boschive per quelle esterne, anche con la creazione di bandi per la valorizzazione di tutte le aree pubbliche abbandonate, privilegiando una destinazione a parchi.

Qualche considerazione

Giocato sul tema (apprezzabile) della riduzione di consumo di suolo, il programma sembra stato scritto da qualcuno che non abita a Como.

Lo strumento urbanistico approvato nel 2013 ha infatti cancellato tutte le previsioni di nuove edificazioni del PRUG vigente, quelle che emergevano dalle bozze del PGT elaborate dalla precedente amministrazione e non ha previsto nuove costruzioni su aree libere. Anzi, non ha nemmeno previsto l’azzonamento relativo a aree edificabili. Le uniche possibilità edificatorie, se si eccettuano due piani attuativi su aree di proprietà dell’Azienda Ospedaliera S. Anna, erano (e sono) connesse a ampliamenti di edifici esistenti all’interno del tessuto consolidato.

La variante del 2016 ne ha confermato le previsioni.

Senza nessun intento polemico, vale la pena ricordare che nel 2013 il M5S votò contro in sede di approvazione definitiva del PGT.

Infine: nessun accenno nel programma, quanto a pianificazione urbanistica, a proposito delle aree su cui si gioca il futuro della città: Ticosa, Ex S.Anna e San Martino.

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