A discrezione del comandante

26 agosto 2019

Lorenzo Spallino
2017/2022

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Il diritto della navigazione prevede che il comandante, come capo della spedizione, possieda poteri particolarmente importanti, dovendo egli assicurare il successo della spedizione e garantire la sicurezza della navigazione.

Tale è il suo potere che non solo può officiare matrimoni o razionare il cibo a bordo, ma anche, qualora le circostanze lo impongano, “sacrificare o danneggiare parti della nave o del carico“, sia pure “cominciando dalle cose di minor valore e da quelle per cui più utile si appalesa il sacrificio” (art. 302 Codice della navigazione).

Diversi anni fa ricordo rimasi colpito dal caso di due ragazzi tedeschi che avevano partecipato al campionato del mondo della classe Flying Dutchman in Australia e che al ritorno persero entrambe le barche (quella gli allenamenti e quella per le regate) perchè il comandante del cargo decise di buttare a mare il container che le conteneva, disancoratosi in stiva a casa di una violenta tempesta, per non compromettere la nave.

Tutto questo viene riassunto con le espressioni “ At discretion of the ship’s Commander” o “The ship’s Commander, at his or her sole discretion,” che esprimono il potere pressoché assoluto del comandante sulla nave e il suo contenuto.

L’equivalente in lingua italiana (“A discrezione del comandante”) è utilizzata anche dalla locale Navigazione Lariana.

Nel caso, ad esempio, in cui voleste presentarvi all'imbarco con la vostra bicicletta sul lago di Como dovete sapere che non è detto riusciate a imbarcarvi.

Non nel senso che non è possibile, ma che è, per l’appunto, “A discrezione del comandante”, come vi risponderanno all’imbarco o se provate a chiamare il numero verde 800–551801.

Va meglio sul lago Maggiore , dove il servizio è distinto tra corse che non effettuano servizio biciclette, corse consigliate e corse con imbarco limitato dal traffico.

Navigazione Lago Maggiore

E così è anche per il lago di Garda, che magari non sarà “il lago più bello del mondo” (come ci piace ripetere parlando del lago di Como) ma dove i turisti vengono considerati una risorsa e non un problema.

Navigazione Lago di Garda

In quello che, dai, ammettiamolo, facciamo fatica a chiamare lago, ossia il lago d’Iseo, le cose vanno ancora meglio: le biciclette salgono su tutte le corse, compatibilmente con la disponibilità di posti a bordo.

Navigazione lago d’Iseo

Ok, torniamo all’inizio, in quel di Moltrasio, dove ho tentato di prendere un paio di corse, senza successo.

“Buongiorno. Volevamo due biglietti per Como. Abbiamo due biciclette”

“E no, non posso farle il biglietto. Bisogna aspettare e vedere se c’è posto”

“Va bene. Aspettiamo”

“Ecco il battello. No, guardi, c’è troppa gente, non chiedo nemmeno al comandante. Il prossimo è più grande e sicuramente c’è posto”

“Va bene”

“Ecco che arriva. Sì guardi, sicuramente sale. Però il biglietto non posso farglielo perchè è tardi. Deve farlo a bordo perchè decide il comandante”

“Si può fare?”

“Sì, ma c’è sovrapprezzo”

“Ah …”

EHI” (urla il pontilaio all’indirizzo del comandante) “CI SONO DUE BICICLETTE! LE PRENDETE?” (che io me lo immagino l’addetto in inverno mentre cerca di sovrastare il rumore del vento e della pioggia con quegli impermeabili con il cappuccio da marinaio bretone e dalla nave ovviamente non capiscono nulla e quello urla sempre di più e il battello si avvicina pericolosamente al pontile…).

Dall'alto del ponte di comando, il comandante si limita a scuotere impercettibilmente la testa in un cenno di dissenso, che a me fa anche un po‘ impressione e mi viene in mente De Gregori in I muscoli del capitano (“Guarda i muscoli del capitano, / tutti di plastica e di metano. / Guardalo nella notte che viene, / quanto sangue ha nelle vene. / Il capitano non tiene mai paura, / dritto sul cassero, / fuma la pipa, in questa alba fresca e scura”)

Il pontilaio ci guarda, scuote anche lui la testa, e no, non si sale.

Una signora che scende dal battello vede tutta la scena, ci guarda e dice “È una vergogna, guardi glielo dico proprio, è una vergogna”.

“Grazie della solidarietà, signora”

“È proprio una vergogna”

“Grazie ancora, signora, torniamo in bici, non si preoccupi”

E il battello se ne va

Nel 2015, nonostante l’assenza di rastrelliere, la Navigazione del Lago di Garda aveva ospitato 30mila biciclette sulle proprie navi.

Nel 2017, dopo un lavoro di potenziamento del servizio, il numero è quasi raddoppiato, raggiungendo le 50.000 unità.

Da Brescia Oggi, 24.10.2017

In previsione del completamento delle nuove piste ciclabili”.

Adegueremo le unità di navigazione e anche le tratte perchè questo è un mercato sempre più importante”.

Piango.

P.S.

C’è un lieto fine.

Su La Provincia di giovedì 29 agosto, il direttore della Navigazione ha dichiarato che già dall’orario autunnale, in vigore dopo il 7 ottobre, verranno indicate le corse dove sarà possibile salire con le bici.

Applausi.

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