L’ingresso al Piccolo Parco di Camerlata da via Napoleona

Il Piccolo Parco di Camerlata

28 maggio 2018

Lorenzo Spallino
2017/2022
Published in
5 min readMay 28, 2018

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Quando passate da Camerlata uscendo da Como, se date un’occhiata alla vostra destra poco dopo il semaforo di via Colonna e appena prima di piazza Camerlata, potete scorgere il cancello nella foto qui sopra.

Si tratta dell’ingresso al Piccolo Parco, uno spazio pubblico (uno dei pochissimi del quartiere) del quale annunciavamo nel maggio del 2016 la riapertura al pubblico.

Il Giorno, 13 maggio 2016

La vicenda viene da lontano:

  • l’area era stata promessa in cessione gratuita al Comune in occasione della approvazione di un programma di edilizia residenziale pubblica a firma della Cooperativa Consumo Camerlata, che realizzò gli insediamenti alle spalle del parco;
  • la convenzione urbanistica, sottoscritta il 30 dicembre 1997, prevedeva che manutenzione ordinaria, costi di gestione, pulizia e servizio di chiusura notturna del parco nonché manutenzione ordinaria e straordinaria del verde restassero a carico della Cooperativa, la quale rimaneva proprietaria del parcheggio verso piazza Camerlata e della porzione di parco interessata da un chiosco e relativa area per i tavolini, comunque destinata a parco pubblico.
L’area del Piccolo Parco nelle ortofoto del Comune di Como

Nel giugno del 2015 chiesi notizie agli uffici sulla destinazione urbanistica dei luoghi, dato che da più parti mi veniva segnalato che il parco fosse inaccessibile e privo di manutenzione. La risposta fu che la porzione del parco di proprietà dell’amministrazione era classificata come servizi esistenti comunali — aree miste verde e attrezzature, mentre erano esclusi la parte del parco e il chiosco con l’area per i tavolini di proprietà della Cooperativa, in ogni caso oggetto degli obblighi di manutenzione contenuti nella convenzione del 1997.

Indirizzammo quindi una diffida alla Cooperativa, la quale rispose — devo dire in modo assolutamente civile e assai diverso rispetto a casi in cui lo scontro con il privato inottemperante era stato particolarmente ^rude^ (leggi parcheggio di via Giustizia e Libertà)- che lo stato dell’area era purtroppo la conseguenza di una successione di episodi spiacevoli occorsi con l’ultimo affittuario del “Chiosco Piccolo Parco”.

Poiché manutenzione, attivazione, apertura e chiusura al pubblico dell’area erano strettamente collegate alla concessione in affitto dell’attività, non era stato purtroppo possibile adempiere puntualmente alle prescrizioni richiamate.

Con spirito collaborativo la Cooperativa si impegnò comunque a procedere all’apertura dell’area verde al pubblico, pur in assenza di una presenza nel chiosco, con apertura del cancello di ingresso pedonale da Piazza Camerlata entro il primo maggio 2016 con orario dalle 10,00 alle 18,00 da lunedì a sabato, nella speranza di accelerare i termini per un progetto che prevedesse l’uso del chiosco, così da garantire una presenza almeno per i giorni di utilizzo della struttura.

Il cartello all’ingresso da piazza Camerlata

Così dovrebbe essere. Purtroppo oggi il Piccolo Parco, con il suo chiosco chiuso, la sua pista per le biciclette inutilizzata, i suoi spazi verdi, non trova pace. L’ingresso pedonale è chiuso anche se lo sfalcio dei prati sembra avvenire egualmente.

L’attenzione al così detto “verde di quartiere” era un’espressione molto usata in campagna elettorale. Così come le espressioni “cura e manutenzione degli spazi per i bambini”, “riqualificazione dei quartieri attraverso interventi puntuali” e via dicendo.

Ora, forse è il caso di riconsiderare la convenzione del 1997, le possibilità economiche dei componenti della Cooperativa, lo stato del Piccolo Parco e prendere atto che:

  • esiste un’area destinata a parco pubblico in uno dei quartieri di Como con la minor densità di spazi pubblici;
  • esistono obiettive problematiche di gestione dell’area da parte del soggetto (la Cooperativa) che a suo tempo se ne era assunto l’onere della conservazione e manutenzione;
  • è interesse della collettività, non solo del quartiere di Camerlata, avere spazi a verde fruibili.
La pista per le biciclette

Il Piccolo Parco ha una sua dignità progettuale e armonia compositiva. Incastonato tra le abitazioni che danno su via Colonna, la piazza Camerlata e la via Napoleona è facilmente accessibile e protetto. Ha bisogno solo di essere vissuto. La rivitalizzazione di uno spazio a verde già presente aggiungerebbe vivibilità ad un quartiere che ha sofferto dell’espulsione dell’Ospedale S. Anna, in attesa che si completino le opere di urbanizzazione della variante al programma integrato di intervento ex Trevitex, di cui la realizzazione della vicina piazza FISAC è solo un anticipo del disegno complessivo che comprende la riqualificazione della via Varesina e della via Giussani.

Piazza FISAC: la struttura con i pannelli del Museo della Seta
Estratti opere di urbanizzazione intervento ex Trevitex

Insomma. Forse è il caso che il Comune valuti la possibilità di farsi cedere le porzioni di proprietà della Cooperativa e ne metta a bando la gestione, compensando sin dove possibile costi di manutenzione degli spazi a verde con il canone di affitto del bar, così da creare le premesse per rivitalizzare uno spazio di socializzazione importante per la porzione di quartiere che gravita su via Colonna.

So di andare controcorrente, ma la storia dell’urbanistica insegna che la politica degli spazi urbani la fa la mano pubblica, anche quando trova un buon punto d’incontro con i privati.

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