Fine

Titoli di testa.

E va sempre così:

finisce che t’innamori e finisce con una storia d’amore fatta a pezzi da un capriccio nuovo.

Finisce che ti passa il mal d’amore e che t’innamori di nuovo.

Finisce che arrivano di nuovo i capricci.

Finisce che quei capricci che fanno a pezzi ogni volta le tue storie d’amore sono esattamente gli stessi capricci che ti fanno innamorare di lei, che te la fanno scegliere.

Perché finisce che scegli sempre la più capricciosa; ché ti piace la sfida, ti piace la conquista. Il capriccio fa sangue.

Ma un giorno ti accorgi che anche il sangue finisce. Che il sangue è passione e la passione non dura per sempre.

Finisce che ti accorgi di lei, di nuovo. Stavolta però in un modo nuovo.

Finisce che ti accorgi di quella che non aveva fatto nessun capriccio per averti, che era capitata e basta, che era li da prima che ti accorgessi di lei, che era li anche dopo. Finisce che i capricci li fai tu ‘sta volta.

Gli stessi capricci che per anni ti hanno fatto innamorare e poi maledire l’amore; gli stessi capricci ora li fai tu.

Finisce che come sempre ti innamori dei capricci ma questa volta il capriccioso sei tu. Sei tu che hai capito dove vuoi andare, e con chi.

Finisce che ora sei tu a sbattere i piedi per terra e a stringere i pugni.

Finisce che quei capricci ti fanno innamorare di nuovo. Come sempre. Ma questa volta di te stesso.

Non c’è nulla di meglio dell’essere innamorati di se stessi. Nulla. Solo così si può davvero amare qualcuno.

Finisce che ricominci da capo, che raccogli i cocci e non li incolli, li lasci li. Perché i cocci servono a ricordare la strada che hai fatto.

Finisci con la testa in su ed il mento alto a pensare che sì, in fondo è stato meglio perderle tutte queste ragazze capricciose.

Finisce che finalmente hai capito quali occhi vuoi guardare mentre scorre la parola “fine”.