Un mercato lungo e faticoso: sarà anche Hermoso?

Riassunto del lungo e faticoso mercato della Roma

AS Roma Data
5 min readSep 5, 2024

Nulla è certo nel mercato

Chissà se quando il 3 giugno Florent Ghisolfi è sbarcato all’aeroporto di Fiumicinoi per iniziare la sua nuova avventura da direttore sportivo della Roma si aspettava di passare un’estate così lunga e complicata.

Il mercato 2024/25 della Roma è stato una vera e propria odissea, segnato da ostacoli imprevisti e sorprese inattese. A campionato già iniziato la saga Dybala ha rovinato il ferragosto del popolo giallorosso, ma quando la sua cessione in Arabia sembrava ormai certa, la Joya ha cambiato idea annunciando la sua permanenza a Roma scatendando un entusiasmo pari solo a quello visto al suo acquisto. L’arrivo di Kevin Danso, sbarcato a Roma pochi giorni dopo la sconfitta casalinga con l’Empoli sembrava un raggio di luce nel buio di un inizio di campionato inquietante, ma i problemi cardiaci riscontrati nelle visite mediche ne hanno impedito il tesseramento, scatenando il panico nella tifoseria e costringendo Ghisolfi ad un inaspettato cambio di strategia nelle ultime 24 ore del mercato.

Nonostante queste difficoltà e ritardi, la Roma è riuscita comunque a mettere insieme una squadra più adatta allo stile di gioco di Daniele De Rossi, liberandosi dalle limitazioni imposte dalla UEFA nelle ultime stagioni. Ma nuove sfide, soprattutto economiche, hanno comunque condizionato le scelte del club giallorosso.

Come è stato finanziato il mercato?

Il principale finanziamento per il mercato estivo della Roma è arrivato dal rilascio di giocatori precedentemente in prestito e da quelli il cui contratto era scaduto. Tra le partenze più significative figurano Leonardo Spinazzola, Rui Patricio, Romelu Lukaku, Diego Llorente, Rasmus Kristensen, e Renato Sanches, liberando così risorse economiche rilevanti. A queste si sono aggiunte le uscite di Houssem Aouar e Andrea Belotti, che hanno generato un risparmio complessivo di 7,4 milioni di euro e una plusvalenza di circa 16 milioni.

Inoltre, con gli ultimi movimenti di mercato che hanno visto gli arrivi a parametro zero di Mario Hermoso e Mats Hummels, e le cessioni di Joao Costa (per 9 milioni di euro) e Chris Smalling alla Saudi Pro League, il costo annuale complessivo della rosa è sceso da 176 milioni a circa 165 milioni di euro.

Perché attendere così tanto?

Nonostante l’assenza di restrizioni sulla lista UEFA A, la Roma è stata cauta nel concludere i suoi ultimi acquisti, tra cui Manu Koné e Alexis Saelemaekers. Ma perché la società ha atteso così tanto per finalizzare queste operazioni? La risposta potrebbe risiedere, oltre alle normali dinamiche di mercato, nelle nuove regolamentazioni del rapporto costi-ricavi.

Le nuove normative UEFA sulla sostenibilità finanziaria limitano infatti la spesa per stipendi, trasferimenti e commissioni degli agenti a una percentuale dei ricavi del club.

Squad cost ratio (courtesy Football Benchmark)

Per la stagione 2023/24, questo rapporto è fissato al 90%, per il 2024/25 all’80%, e scenderà al 70% nella stagione successiva. Sulla base dei dati a disposizione nel bilancio consolidato al 30 giugno 2023 si stima che la Roma sia riuscita a rimanere nel parametro del 90%.

Nonostante l’aumento dei ricavi, dovuto ai nuovi accordi di sponsorizzazione, all’eccellente affluenza allo stadio e ai risultati finanziari positivi della stagione 2022/23, la Roma rimane prudente. Le entrate future legate alle competizioni UEFA e ai diritti TV, fortemente dipendenti dai risultati della squadra, sono incerte. Per questo motivo, mantenere i costi della rosa entro la soglia dell’80% dei ricavi per questa stagione — e anticipare il 70% per la prossima — è stato cruciale. Questo approccio cauto riflette l’impegno della Roma per una gestione finanziaria sostenibile, mentre cerca di costruire una squadra competitiva.

Adeguamenti finanziari e rinforzi tecnici

Dal punto di vista finanziario, il club ha effettuato diversi aggiustamenti per gestire efficacemente i costi della rosa. L’ammortamento dei giocatori è aumentato leggermente, passando da 48 a 52 milioni di euro, riflettendo l’investimento su giovani talenti. Allo stesso tempo, il monte stipendi complessivo è stato ridotto di 20 milioni, passando da 139,4 milioni a circa 120 milioni, includendo lo staff tecnico. Questa riduzione significativa è stata ottenuta grazie alle partenze strategiche e a un cambiamento nella strategia di mercato del club.

Dal punto di vista tecnico, la Roma ha saputo colmare il vuoto lasciato dal mancato arrivo di Kevin Danso. Gli acquisti a parametro zero di Mario Hermoso e Mats Hummels hanno fornito sia profondità che qualità al reparto difensivo, compensando le partenze di Chris Smalling e Marash Kumbulla. Queste operazioni sono state particolarmente importanti poiché hanno permesso alla Roma di mantenere una difesa solida senza sostenere costi di trasferimento significativi.

Un cambio di strategia: investire sui giovani

Liberata dalle restrizioni della lista UEFA A, la Roma ha potuto cambiare la propria strategia di mercato. Il club si è allontanato dalle soluzioni temporanee di prestiti e acquisti a parametro zero, spesso riguardanti giocatori vicini alla fine della carriera, per puntare invece sull’acquisizione di giovani talenti. Gli acquisti di quest’estate si sono concentrati su giocatori sotto i 25 anni, come Matias Soulé, Manu Koné ed Enzo Le Fée, segnando una significativa svolta rispetto alle precedenti finestre di mercato. Gli unici due acquisti sopra i 30 anni sono stati il portiere di riserva Mathew Ryan e l’esperto Mats Hummels.

Questo nuovo approccio non solo si allinea con gli obiettivi finanziari del club, ma riflette anche il desiderio di costruire una squadra più dinamica e competitiva nel lungo periodo. L’iniezione di energia e potenziale giovanile promette bene per il futuro, con questi giocatori che avranno l’opportunità di crescere e svilupparsi sotto la guida di Daniele De Rossi.

Roma non è stata costruita in un giorno

Il mercato 2024/25 della Roma è stato un’impresa difficile, ma segnata da prudenza finanziaria e un chiaro cambiamento nella filosofia di reclutamento. La rosa ora appare più adatta allo stile di gioco di De Rossi e più sostenibile dal punto di vista economico. Tuttavia, c’è ancora un ampio margine di miglioramento.

In definitiva, solo i risultati sul campo daranno un verdetto definitivo su questi movimenti estivi. Mentre la Roma continua l’ennesimo processo di ricostruzione, sarà fondamentale avere pazienza, perché i tifosi dovrebbero sapere molto bene che Roma non è stata costruita in un giorno. Lo stesso vale per questa nuova iterazione della squadra giallorossa: il successo richiederà tempo, perseveranza e una cura attenta.

Antonio Gabriele — ASRomaData

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