Il Dizionario della comunicazione dalla A alla Z

Social AdHoc
9 min readJul 31, 2018

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Do you speak social?

Advertising /ˈædvəˌtaɪzɪŋ/

Pubblicità e sponsorizzazione

Letteralmente “pubblicità”. Nel marketing si utilizza quando trattiamo la sponsorizzazione di un prodotto/servizio online, attraverso canali e strumenti come Google ADS e Facebook Business.

Utilizzabile anche per le pubblicità “analogiche”, advertising fa più che altro riferimento al marketing online.

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Body Copy /ˈbɒdɪ/ /ˈkɒpɪ/

La descrizione dell’azienda

Il Body Copy è il corpo di testo che accompagna il tuo post o la tua newsletter.

Tra chi preferisce rivolgersi a “loro” e chi invece preferisce il “tu”” e chi sceglie di usare uno stile formale o quello informale (il Tone of Voice ovvero il tono che della comunicazione aziendale) solo due gli elementi da tenere sempre presenti in un qualsiasi copy: leggibilità e chiarezza.

Al bando i paroloni e i tecnicismi non necessari, così come i blocchi di testo giustificati (e già così basterebbe) più lunghi di 8/10 righe. Date aria al testo, scegliete parole semplici che non necessitino di una seconda lettura o il risultato sarà essere completamente ignorati.

Customer /ˈkʌstəmə/

Il cliente

Il cliente è ancora al centro del commercio?

Si usava dire “il cliente ha sempre ragione” ed è ancora il punto di riferimento di ogni strategia di marketing, con l’aggiunta che quando trattiamo il web i clienti vanno indirizzati.

Che sia verso il sito web, l’e-commerce o pubblicità personalizzate, nella mente di un addetto al marketing rimane una domanda: “cosa vuole il mio cliente? Come posso soddisfare in meno click possibile la sua necessità?”.

Nel web infatti non esiste più un advertising che va verso la massa, diciamo sparando nel buio, indistintamente dagli interessi dei clienti, ma i contenuti vengono personalizzati verso i suoi interessi.

Content /ˈkɒntɛnt/

Contenuto

Content is the king è una delle massime del marketing. I contenuti sono tutti gli articoli, le immagini, le grafiche, ecc creati e veicolati attraverso i canali web.

I contenuti sono pensati per il proprio pubblico di riferimento a cui vengono mostrati attraverso i canali web.

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Deadline

Scadenza

Tradotto come la linea della morte, ed è proprio così che si sente un creativo quando sente il cliente proporgli una scadenza che richiederà nottate in bianco a lavorare.

Experience /ɪkˈspɪərɪəns/

L’esperienza dell’utente

User experience, ovvero l’esperienza dell’utente. Quando un utente approda sulla nostra pagina o il nostro sito, cosa succede?

Nel web marketing questo è un punto cruciale di progettazione. Le informazioni devono essere facilmente reperibili (come indirizzo, numeri di telefono, prezzi, orari ecc), la grafica pulita e facilmente leggibile — possibilemte anche bella.

Quando trattiamo il mondo di internet siamo ormai utenti pigri, non restiamo molto sulle pagine web e se non troviamo subito quello che cerchiamo torniamo sulla homepage di Google per passare alla prossima. La richiesta da parte degli utenti (potenziali) e dai clienti è quella di un’esperienza intuitiva, chiara e con quello che ci serve a portata di click.

Tutto quello che serve nel minor numero di click possibile, sarà una bella esperienza per il nostro utente.

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Follower /ˈfɒləʊə/

Entriamo in contatto

Il primo passo della comunicazione social è quella di farsi conoscere.

Le prime azioni della strategia cerca di raggiungere più persone possibili, e di acquisire follower. Non tanto per un principio di essere seguiti, ma per persone che vedono gli aggiornamenti man mano che pubblichi nuovi contenuti.

Il valore aggiunto è che nasca una conversazione tra l’azienda e il proprio pubblico, attraverso messaggi, commenti o semplicemente con una reazione al post.

Guerrilla Marketing /ɡəˈrɪlə/ /ˈmɑːkɪtɪŋ/

Minimo investimento massima visibilità

Minima spesa, massima resa o Guerrilla Marketing.

I famosi flash mob sono gli esempi perfetti: basati sull’effetto sorpresa accoglievano gli sguardi dei passanti incuriositi dalla musica e dai ballerini che sponsorizzavano un prodotto e una marca.

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Hashtag /ˈhæʃ.tæɡ/

Trovami

Seguendo sempre il principio che la strategia social si basa in primis sul mostrare a più persone possibile i propri contenuti così da poter creare un pubblico definito e interessato.

L’hashtag ti aiuta (specialmente su Twitter e Instagram) a farti trovare, e a dividere i contenuti per temi, in modo che sia anche più facile per un nuovo utente capire di cosa tu stia parlando.

Influencer /ˈɪn.flu.ən.sər/

Dall’Opinion Leader all’Influencer

Nella comunicazione di massa si chiamava Opinion Leader, nel web marketing si chiama Influencer, ma il concetto rimane lo stesso.

Pubblico -> Opinion Leader/Influencer -> Acquisto

L’opinione di una persona conosciuta — influencer — e la cui opinione vale per un tipo di pubblico, viene preso in considerazione così che quando si parla di un prodotto, veniamo a conoscenza dell’azienda e se le persone che ascoltano non diventano clienti a lungo termine, quantomeno saranno portati a provarlo.

Link Building /lɪŋk/ /ˈbɪldɪŋ/

Costruisci il tuo sito web

Il link building è una tecnica SEO (vedi sotto) che aiuta l’autorità di un sito. Senza scendere in particolare tecnici diciamo che quando creiamo un contenuto testuale dobbiamo cercare di inserire sia link interni al sito — così che l’utente, seguendo temi correlari — continui a rimanere sul nostro sito web, che esterni per aumentare non solo l’informazione ma anche la credibilità del sito web.

Unica regola: coerenza.

Metrica della Vanità /ˈmɛtrika/ /ˈdella/ /vaniˈta/

I like sono i nuovi nuovi indicatori di vanità

La Metrica della Vanità è il motore che muove le persone a scrivere sui social.

La quantità di like, follow, e commenti porta le persone a sentirsi bene (infatti libera endorfine così come molte attività come lo sport) e a continuare a pubblicare contenuti personali. Una vanità 2.0 che per un’azienda non si traduce sempre con un aumento delle vendite.

Avere successo social è importante ma da sola non basta.

L’utente è importante per l’azienda e va ascoltato, la sua opinione conta, non vanno ignorati i commenti e i messaggi sia positivi che negativi e, rispondendo sempre con coerenza seguendo il tono che abbiamo dato alla nostra strategia di comunicazione, lo porteremo a creare un sentimento positivo verso l’azienda.

Newsletter /ˈnjuːzˌlet.ər/

Non dimenticarmi di me

Un metodo di marketing vecchio come il mondo che si è tradotto in newsletter grazie al web. Se in precedenza l’azienda inviava flyer e lettere per rendere partecipe i suoi acquirenti delle novità aziendali, adesso si possono abbattere i costi e mandare email a coloro che si iscrivono alla newsletter.

Importante: non farti prendere la mano mandando una email a settimana se non hai novità da comunicare, lo spam non piace a nessuno.

Ricorda anche di non proporre e-mail noiose o di solo testo, devono essere facilmente leggibili e indirizzate al tuo pubblico.

Optimization/ˌɒp.tɪ.maɪˈzeɪ.ʃən/

Ottimizzazione: il signore del web

L’ottimizzazione è uno dei principi del web. In particolare quando parliamo di Google, ovvero della SEO.

Tutto nel web viene pensato secondo un target di riferimento come già detto. Ogni contuno è pensato per essere leggibile, chiaro e — possibilemnte — piacevole da fruire. In questo l’ottimizzazione ha un ruolo importante.

Pensa alle informazioni che tu stesso cerchi quando navighi su internet e mettile bene in risalto, e pensa a come ricevere tale informazione in meno passaggi possibili.

Pubblico /ˈpubbliko/

Chi sono i tuoi acquirenti?

Ne abbiamo parlato in precedenza ed è il centro di tutta la strategia comunicativa: definire il tuo pubblico.

Potrebbe essere chi non ti aspetteresti, ma tendenzialmente (se non per sport e altri prodotti generalmente maschili) sappiamo che le donne acquistano di più e sono le più attive sui social.

Il pubblico di riferimento potrebbe cambiare e tu con lui devi adattare i contenuti rispetto ai suoi interessi e alle sue aspettative.

Definiamo “pubblico” tutti coloro che seguono e sono interessati al tuo servizio/prodotto, con caratteristiche specifiche. Per l’azienda ogni prodotto avrà un pubblico diverso e definito. Il nostro potenziale cliente o cliente abituale ha delle esigenze che tu devi rispettare anche sui social. Non solo con i contenuti ma anche con un customer service accurato.

Quality over Quantity /ˈkwɒl.ə.ti/ /ˈəʊ.vər/ /ˈkwɒn.tə.ti/

Qualità batte quantità a mani basse

Pubblicare spesso contenuti di bassa qualità non aiuta l’immagine dell’azienda. Less is more come dicono gli americani.

Meno contenuti ma di qualità per veicolare un messaggio in modo semplice e chiaro. Prestate maggiore attenzione alle grafiche e ai video che pubblicate è la prima cosa che aggancia l’occhio dell’utente nello scorrimento del feed, così che si fermi quando vede qualcosa di interessante.

ROI /rɔɪ/

Return on investment — Ritorno di Investimento

Il ritorno di investimento è una formula che permette di calcolare i risultati in base al capitale netto speso da parte dell’azienda. Non si calcola solo sul web, ma essendo tutto tracciabile è più facile da calcolare rispetto alla pubblicità “analogica”.

Quali sono i risultati ottenuti rispetto a quanto ho speso?

SEM e SEO /sɪˈm/ /ˌes.iːˈəʊ/

Google: amico/nemico

Google: colui che ha tutte le risposte a tutte le domande (mai quanto Yahoo Answer, ma anche Big G non scherza).

Essendo il motore di ricerca per definizione, Google ha un certo potere nella creazione di contenuti. Con un algoritmo che cambia a sorpresa e in modo continuo, Big G non ti rende partecipi delle sue trasformazioni, così da ritrovarti con siti web ben indicizzati un giorno e in pagina 496 il giorno dopo.

Il luogo più sicuro dove nascondere un cadavere è la seconda pagina di Google

Nasce così il Search Engine Marketing e la Search Engine Optimization.

Metodi marketing che permettono di farsi voler bene, attraverso sponsorizzazioni e creando contenuti interessanti e che attraggano gli utenti seguendo Parole Chiave studiate.

Target /ˈtɑːɡɪt/

A chi mi rivolgo?

Obbiettivo e bersaglio della tua azienda. Immagina il tuo acquirente tipico e crea contenuti che si rivolgano a loro.

Tieni presente alcune caratteristiche come sesso, età e territorio di residenza. I social permettono alcune specifiche di visualizzazione per il post, in particolare Facebook.

User /ˈjuː.zər/

Utenti e contenuti

User Generated Content: il grande amico dei social.

Parliamo spesso degli influencer, ma le recensioni degli utenti sono più efficaci in quanto provengono da persone reali. Non sono opera di una strategia di marketing, e non vengono percepite come pubblicità.

Ricondividere contenuti degli utenti che parlano di prodotti e servizi è un’ottima mossa di marketing per mostrare l’affidabilità dell’azienda.

Video /ˈvɪdɪˌəʊ/

Le visualizzazioni come i Like

Specialmente grazie alle Stories introdotte prima su Instagram e poi su Facebook e WhatsApp i video hanno guadagnato il loro spazio di contenuti amati dagli utenti.

Per quanto riguarda i post su Facebook e Instagram i video sono silenziosi, spesso con aggiunta di sottotitoli e scritte per poter godere del video anche da muto. Partono da soli e il semplice movimento attrae l’occhio, che convince l’utente almeno a dargli un’occhiata.

Re dei social video è senza dubbio YouTube, che risulta un vero e proprio motore di ricerca per qualsiasi contenuto video e casa di molti Influencer.

Unica pecca è il conteggio delle visualizzazioni. Mentre Facebook conteggia 3 secondi come una visualizzazione (praticamente solo la partenza del video), YouTube è più affidabile e conteggia 30 secondi.

Quando crei un video ricorda che il tempo di attenzione di un utente è di circa 10 secondi, quindi quando crei un contenuto di questo tipo devi mettere tutte le informazioni importanti all’inizio. Inoltre ogni social ti permette un minutaggio preciso da caricare, per esempio Instagram non accetta video più lunghi di 15 secondi se non sponsorizzati (il limite si sposta a 30 sec).

ZMOT /ˌzem.əʊˈtiː/

Zero Moment of Truth

Stimolazione: Ho bisogno di un prodotto, ho visto una pubblicità: voglio comprarlo.
ZMOT: Cerco informazioni online — specifiche, prezzi, promozioni, ecc.
Primo Momento: La scelta del prodotto rispetto ai concorrenti e acquisto.
Secondo Momento: Esperienza e giudizio.

Se soddisfatto il cliente tornerà ad acquistare.

Teorizzando questo processo decisionale degli acquirenti torniamo su alcune specifiche del web:

  • inserire tutte le informazioni;
  • mettere le informazioni essenziali in luoghi che siano facilmente reperibili (es. email e bottoni social nel footer);
  • esprimersi in modo semplice e chiaro, in una visualizzazione leggibile;

AdHoc Advertising è un’agenzia di comunicazione e grafica con base a Firenze, seguici su Facebook.

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