Wallabies distrutti dagli All Blacks

Australia Sport
3 min readAug 19, 2017

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Prova sconcertante per i Wallabies nella prima del Rugby Championship

Gli All Blacks hanno segnato un punto a minuto nel primo tempo e hanno imbarazzato i Wallabies di fronte al proprio pubblico

La Nuova Zelanda ha dominato il primo tempo facendo il bello e il cattivo tempo all’ANZ Stadium, e andando in meta per ben sei volte, subendo solo due piazzati.
Dopo soli otto minuti di gioco nella ripresa altre due mete ospiti hanno portato il parziale sul 54–6. Un risultato impietoso per gli uomini di Michael Cheika.

Le quattro mete segnate da lì in poi dai Wallabies sono valse a dare un minimo di dignità ai verdeoro che hanno chiuso così a “soli” venti punti di distanza dai tutti neri.

Fin qui la cronaca, stringata, della debacle australiana.
Ora, la domanda, ovvia, è cosa ci aspetta il futuro. Partiamo da Sabato prossimo, dove a Dunedin i Wallabies andranno ancora a lezione dagli All Blacks. Non potendo la partita oggettivamente andare peggio di un parziale di -48 subito in casa, e non avendo a disposizione la bacchetta magica, Cheika dovrà lavorare con gli uomini che ha per fare una figura almeno dignitosa.

Innegabile che il reparto da mettere subito a registro è quello difensivo, le praterie offerte agli All Blacks per le loro scorribande gridano vendetta. Il timore è che Cheika debba quasi ripartire da zero, il numero di placcaggi è allarmante, solo 98 contro 162, a testimonianza che i wallabies non hanno placcato abbastanza, lasciando spesso l’uomo libero.

L’intensità difensiva è mancata completamente e l’avere 3 giocatori di media statura in terza linea non ha pagato, il loro impatto difensivo, 23, placcaggi in tutto, è stato minore di quello di Sam Cane con 25. In attacco hanno fatto ancor peggio, con un bottino complessivo di 19 metri, contro i 21 di Reid, i 24 di Cane e i 114 (centoquattordici!) di Squire.

L’alternativa in terza linea, Timani, non ha impressionato nello scampolo di partita giocato e tra i convocati non ci sono giocatori in grado di prendere per mano il reparto più delicato della formazione. Cheika starà forse ripensando all’esclusione di Scott Higginbotham?

Le seconde linee, Arnold e Coleman, dal grande potenziale, sono sparite al confronto con i propri dirimpettai Retallick e Whitelock. I due wallabies hanno commesso 11 placcaggi e corso 22 metri, contro i 17 placcaggi e 36 metri degli all blacks.

Se gli avanti non hanno contribuito molto, i loro compagni del reparto arretrato non possono sorridere, statisticamente il loro impatto non è migliorato decisamente nella ripresa, dove Beale e Folau hanno finalmente goduto di spazi, ma durante il primo tempo non hanno assolutamente contributo a arginare gli avversari.

Il resto della partita ha visto segnali meno negativi. La mischia e la rimessa hanno fatto il loro dovere, e l’ovale è stato fatto girare con costanza da parte della cerniera di centrocampo.

Gli altri fondamentali ci sono e con il lavoro giusto i wallabies possono andare a Dunedin sperando di fare una figura migliore, anche perché, decisamente, far peggio di così sembra difficile.

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