#02 Il Piccolo Principe

Non si vede bene che con il cuore

Cos’è e com’è

Il Piccolo Principe è la storia di una Bimba destinata inesorabilmente ad un futuro programmato su misura da una madre (voce Paola Cortellesi) troppo apprensiva. In soccorso a tutto questo le arriva in aiuto un simpatico e dolce vecchietto (voce Toni Servillo), il quale con le sue storie di un incontro speciale nel deserto, le farà capire l’importanza della vita stessa.

Mark Osborne (regista di Kung fu Panda) ci regala il più bel regalo di questo Gennaio. Un regalo che sa di altri tempi, che profuma come le storie raccontate e sentite prima di dormire. Il film ripercorre le vicende di quell’Aviatore un po’ spaesato, che nel 1943 fece l’incontro del Piccolo Principe tra le pagine dell’omonimo capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry.

Il confronto con il romanzo dura buona parte del film e gli tiene testa, con continui rimandi ad esso, ma la novità del regista statunitense sta tutta nel leggerlo in chiave moderna cercando di proporre al pubblico, piccolo e non, una soluzione e una nuova visione del racconto.

Da vedere o no

Si era già provato ad adattare per il grande (nel 1974) e il piccolo schermo (nel 1978 e nel 2011) l’opera de Il Piccolo Principe, tuttavia senza successo. Osborne, invece, riesce a dipingere un’opera perfetta:

• Rimandi al romanzo pressocché letterali, riportando gli incontri con il Re (voce Pif), l’Uomo d’Affari (voce Giuseppe Battiston), la Volpe (voce Stefano Accorsi) ed il serpente (voce Alessandro Gasmann), e sfruttando con eccellenza e maestria la tecnica del stop-motion.
• Innovazione e modernizzazione della storia che accompagna lo spettatore ad un nuovo livello della storia.

L’intero film rimane pervaso dalla risata giovale del principe e dalle parole della Volpe: “Ciò che è essenziale è invisibile agli occhi”