Il cambiamento è una garanzia

Nessuno ci salva, se non noi stessi. Nessuno può salvarci. Noi stessi dobbiamo percorrere la via. [Buddha]

Il giorno in cui ho capito di essere il miglior strumento che ho a disposizione per vivere al meglio la mia vita, il giorno in cui ho capito che io sono il mio miglior alleato, che posso essere comprensiva con me stessa invece che giudice… be’, quel giorno, mi sono sentita davvero leggera.

Certo, la frase di Buddha con cui inizia questo post parla anche di un altro aspetto importante: “Noi dobbiamo percorrere la via”, dice. La nostra vita, in altre parole, è paragonabile a una strada: quando cammini in città o lungo in sentiero, quando sali in macchina e imbocchi un’autostrada oppure vai verso il mare, il paesaggio intorno cambia. E il cambiamento è l’altro compagno affidabile della vita.
Oh, sì. Potete contarci: vi piaccia o no, lui c’è sempre. Paradossalmente, è una garanzia.

Tutto è destinato a cambiare, a volte a evolvere, altre a regredire e scomparire. Questo lascia delle tracce, ovviamente, positive e negative, ma oltre questo tutto cambierà ancora.
Vedere la vita in questa prospettiva per me è una promessa. È avere davanti infinite possibilità e una certezza: che qualcosa di nuovo, diverso, imprevisto, inaspettato accadrà.
È una sensazione da brividi svegliarsi la mattina e pensare che quello che stiamo per vivere sarà nuovissimo — scandite bene questo pensiero: non lo abbiamo mai vissuto prima! — e che questa “magia” ricomincia immancabile ogni mattina.

Parlando di cambiamento: questo blog è un piccolo, piacevole esperimento che mi concedo. Un nuovo cambiamento, appunto. Non parlo tanto dei fatti miei, ma in realtà mi piace farlo. Non è prevista costanza, periodicità o un preciso piano editoriale.
Qui forse troverete anche la ragioniera, la giornalista, ma non è detto: di sicuro, ci sarà l’essere umano.

Bonus track (e chi, se non lui?):