BODY STENCIL
di Taro Miura
[L’artista, disegnatore e autore di libri per bambini giapponese Taro Miura ha visitato l’Italia nelle ultime settimane, in un piccolo tour che l’ha portato prima a Bologna, come membro della giuria nella Mostra degli Illustratori della Fiera del Libro per Ragazzi, e poi a Mantova, ospite di Corraini, editore italiano dei suoi libri. Per cinque giorni Miura ha lavorato presso la Galleria Corraini, dove a creato le cinque opere che compongono la serie “Body stencil”. Un lavoro che lui stesso racconta in questo testo. La mostra si può visitare in questi giorni alla Galleria Corraini di Mantova.]
Penso che vogliate sapere il perché di questa serie di opere, in cui uso uno stile diverso da quello che uso di solito. In realtà è un progetto a cui penso da quando stavo studiando belle arti all’università. Mi sembrava perfetto come idea da realizzare visto che avevo solo 4 giorni, anche per lasciare qualche segno della mia presenza qui a Mantova.
Non so se sarà definitivo ma per il momento il titolo è: KARADA STENCIL, cioè, BODY STENCIL (stencil corporeo). Con Corraini ho pubblicato finora libri illustrati con il lavoro come tema. L’ultimo libro sul lavoro, intitolato Workman stencil, è un workbook in cui puoi utilizzare uno stencil delle varie parti del corpo di un lavoratore per esprimere i suoi movimenti.
Poi ho provato a fare uno Workman Stencil di grandezza naturale e utilizzando quello ho dipinto la statua di Davide di Michelangelo e una grande tela degli alfabeti umani per le mie mostre personali al MAMbo di Bologna e all’Itabashi Art Museum a Tokyo.
Passando attraverso questa esperienza dello stencil di grandezza naturale, ho pensato ad un gioco per bambini in cui possono disegnare utilizzando la loro mano come stencil. Ecco, forse avete già capito! Sì, sono tornato proprio al punto di partenza. Se utilizzo il corpo vero di un essere umano come stencil, non ho più bisogno del mio Workman stencil!
Che cosa posso fare utilizzando il mio stesso corpo come stencil? Siccome lo stencil è il mio corpo, in teoria posso creare delle forme all’infinito. Ma mi sono accorto che se tengo i piedi fissati in un punto, le forme che posso fare sono limitate. Questa idea del limite mi ha proprio divertito. Il progetto BODY STENCIL quindi è il risultato di una mia ricerca sulle possibilità espressive all’interno della limitazione.
Number 1: THE SHADOW
Ho tracciato la forma del mio corpo mettendo una luce dietro di me. Siccome il mio corpo era sempre in movimento, questa forma è senza contorni. Non avevo bisogno di pensare mentre facevo questa opera. Bastava muovere la matita. Man mano vedevo una lieve ombra del mio corpo apparire sulla carta.
Number 2: FINGERPRINTS
Questa è un’opera creata usando le dita della mano destra come timbri. Sempre tenendo i piedi fissati su un punto, ho continuato a timbrare con le dita fino a dove arrivavo con le braccia. Siccome non avevamo molto tempo per la preparazione, la carta è troppo stretta, ma è apparsa una forma molto interessante. Se la carta fosse stata di due metri di larghezza, probabilmente la forma si sarebbe cresciuta come un fungo, o forse sarebbe diventata uno strano mostro. In ogni modo questa forma è molto inusuale. Ma sono stato io l’ideatore di questa forma? No, la forma è apparsa da solo, io l’ho solamente tracciata.
Number 3: STROKE
Questa è l’opera più semplice. Ho disegnato un cerchio con grande energia sul muro e per terra, usando un crayon. Sono opere che vengono fatte con un unico gesto, senza la possibilità di sbagliare. Quindi per farlo ci vuole una certa sensibilità artistica. Visto che la forma è estremamente minimale forse quest’opera risulta la più bella.
Number 4: WATERFALL
C’è un quadro di Maruyama Ōkyo (1733–1795) che si intitola “Daibakufuzu” (Quadro della grande cascata) del 1772. È un kakejiku, quindi un quadro lungo e stretto. L’acqua della cascata scorre dal muro verso il pavimento. Il mio disegno è strutturato nello stesso modo. Le linee scendono dall’alto verso basso. Se metti i piedi dove c’erano i miei mentre dipingevo, potresti sperimentare la sensazione di avere i piedi dentro l’acqua della cascata.
Number 5: POST-IT
Ho deciso di fare questo quadro usando i post-it perché sono molto adatti per fare le riprese. Siamo in un’epoca dei filmati e i post-it vengono usati spesso nell’animazione. Ero preoccupato che magari avrebbe dato l’impressione di un disegno fatto con poco impegno, ma alla fine è diventata l’opera più divertente… è uscito fuori un mostro dei colori dell’arcobaleno!
Penso che queste opere rispecchino i sentimenti dell’uomo. E mentre le facevo, ho notato che è molto interessante il processo. È per quello che ho continuato a filmare la procedura con il time-lapse. Sono opere che si possono fare in poco tempo, perciò molto adatto ai performance e ai laboratori con i bambini, in cui si possono utilizzare i mezzi che piacciono a loro. È una forma d’arte che può essere sperimentata con il proprio corpo.
Quando ho terminato le opere, abbiamo messo dei panelli acrilici trasparenti sopra la parte del quadro sul pavimento, in modo che il visitatore possa vederli dal mio punto di vista. Stando nello stesso punto, si può immaginare più da vicino il momento in cui li disegnavo.
[Traduzione di Ayami Moriizumi]