DIG awards | Premio internazionale di giornalismo d’inchiesta. Sono 15 le opere finaliste del concorso, 8 i progetti selezionati

I premi verranno assegnati il 25 giugno all’interno del DIG Festival che si svolgerà a Riccione dal 23 al 26 giugno 2016

DIG Awards
11 min readMay 27, 2016

Le nuove rotte dell’immigrazione, lo sfruttamento economico dell’ambiente, il terrorismo. Ma anche i traffici illeciti, e le truffe alimentari. Sono questi i temi delle 15 opere scelte come finaliste dei DIG awards, il concorso internazionale dedicato alle inchieste giornalistiche video che si concluderà con una cerimonia di premiazione in programma a Riccione, il 25 giugno.

La giuria dei DIG awards ha selezionato 15 tra inchieste e reportage. I lavori scelti sono firmati da giornalisti italiani e internazionali, freelance e reporter di emittenti provenienti da tutta Europa che hanno saputo gettare nuova luce su temi molti diversi. Il racconto sulle migrazioni è senza dubbio il tema più affrontato dai partecipanti dei DIG awards 2016 e ne esce una fotografia reale di quello che sta succedendo nelle principali rotte dei migranti: se fino all’anno scorso si parlava di sbarchi quest’anno le lunghe marce e i nuovi confini dell’Europa presi d’assalto sono l’argomento principale affrontato dai giornalisti partecipanti.

Sono oltre 300 lavori arrivati nelle 6 sezioni. E per arrivare a selezionare i 15 lavori migliori la giuria si è basata su quattro criteri: la forza della storia dei personaggi, l’indipendenza e il coraggio con il quale il giornalista affronta l’argomento, la qualità tecnica e la struttura logico narrativa.

Nato per valorizzare il lavoro di approfondimento di chi ricerca la verità, DIG AWARDS 2016 prevedeva quest’anno 6 sezioni: Investigative, Long Reportage, Short Reportage, Digital, Data Journalism e Focus On Italy. Gli otto finalisti di quest’ultima sezione, creata per incentivare inchieste nuove e coraggiose sul nostro Paese, esporranno il proprio lavoro in una sessione di pitching al cospetto di buyer, brodcaster, commisioning editor e producer dove si svolgerà la selezione del progetto vincitore che verrà premiato con 20.000 euro da impiegare nello sviluppo dell’inchiesta.

I DIG awards verranno assegnati il 25 giugno durante il DIG festival manifestazione che dal 23 al 26 giugno trasformerà la città della Riviera adriatica nella capitale del giornalismo internazionale. In programma tre giorni di eventi, mostre, spettacoli e incontri in cui i grandi giornalisti della scena mondiale dialogheranno con un pubblico di esperti e cittadini comuni, e si confronteranno in workshop formativi, per stimolare una riflessione partecipata sui temi dell’informazione e dell’attualità.

Ad attribuire i DIG awards sarà una giuria internazionale presieduta da:

Gavin MacFadyen, direttore del Centre for Investigative Journalism di Londra e responsabile, dal 1970, di oltre 50 programmi d’inchiesta per BBC, Channel 4 e PBS.

Gli altri membri sono:

John Goetz, reporter della tv pubblica tedesca ARD; Nils Hanson, icona dell’inchiesta scandinava e della tv svedese SVT; Sarah Harrison, giornalista e consulente legale di WikiLeaks, protagonista della fuga di Edward Snowden nel 2013; Alexandre Brachet, fondatore della casa di produzione francese Upian; Riccardo Chiattelli, direttore di Laeffe; Corrado Formigli, autore e presentatore di Piazza pulita (La7); Monica Maggioni, presidente Rai; Marco Nassivera, direttore dell’informazione per l’emittente franco-tedesca Arte; Alberto Nerazzini, giornalista freelance; Juliana Ruhfus, reporter di Al Jazeera; Andrea Scrosati, Executive Vice President Programming di Sky Italia; Margo Smit, giornalista e dirigente della tv pubblica olandese NOS.

DIG Awards e DIG Festival sono iniziative organizzate dall’Associazione DIG | Documentari Inchieste Giornalismi in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, il Comune di Riccione e la Repubblica di San Marino, e con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, della RAI, dell’Ordine dei giornalisti, della Federazione nazionale della Stampa Italiana e dell’UNHCR. Sono partner di DIG: Coop, l’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, l’Associazione Stampa Estera, la Scuola Holden, il Global Investigative Journalism Network, il Centre for Investigative Journalism, Informant, Riccione Teatro. Partner Tecnici: Blablacar, Promohotels, Ristorante Cristallo, Alterecho, Giometti Cinema.

Media Partner: Rai News 24, Radio Rai Uno, Tgr, Sky, Laeffe TV, Slow News, Linkiesta, Wolf, Millecanali.

FINALISTI 2016

Investigative

Freightened. The Real Price of Shipping di Denis Delestrac| Polar Films| Das Erst, ADR

Il 90% delle merci che consumiamo in Occidente sono realizzate in terre lontane trasportate via mare. Il settore dei trasporti marittimi gioca un ruolo chiave nell’economia mondiale e costituisce la base del nostro stesso modello di civiltà moderna; senza di essa, sarebbe impossibile soddisfare le sempre crescenti esigenze delle nostre società. Eppure, il funzionamento e la regolamentazione di questa attività rimangono in gran parte oscure, eppure molti dei suoi costi nascosti riguardano tutti noi. A causa delle loro dimensioni, le navi di trasporto merci non attraccano più nei porti tradizionali della città: sono state spostate fuori dall’occhio del pubblico, dietro barriere e punti di controllo.

The Italian Handshake di Ali Fegan & Lars-Goran Svensson | Mission Investigate, SVT 1

Nel 2012 la Svezia ha acquistato 7 nuovi elicotteri SAR dal produttore italiano AgustaWestland / Finmeccanica. Un contratto dal valore di almeno 250 milioni di dollari. Il governo svedese ha assicurato i contribuenti che questi erano i migliori elicotteri al miglior prezzo. L’azienda italiana ha sostenuto che la vicenda era un libro aperto. E allora perché hanno dovuto mentire, classificare i documenti cruciali come riservati e infrangere la legge? La squadra investigativa di SVT rivela come i funzionari della SMA (navigazione marittima) hanno bypassato la gara d’appalto e negoziato l’affare in segreto con l’agente di vendita svedese di AgustaWestland. Emerge che hanno utilizzato account di posta elettronica privati per comunicare con il produttore italiano e concordare l’affare in completa segretezza. L’indagine ha condotto all’apertura di un procedimento presso l’autorità nazionale anticorruzione che è ancora in corso.

Ukraine: masks of revolution di Paul Moreira | Premieres Lignes | Special Investigation, Canal +

Senza di loro, non ci sarebbe stata alcuna rivoluzione ucraina. Nel febbraio 2014, gruppi paramilitari si sono scontrati con la polizia per le strade di Kiev e hanno spodestato il Presidente Yanukovych. Hanno insediato un nuovo governo. Secondo i media occidentali, sono gli eroi della rivoluzione. Hanno combattuto dalla parte giusta. Eppure, in verità, sono milizie di estrema destra. E ora sono pesantemente armati. Il Settore Destro, Azov o Svoboda hanno creato forze militari irregolari che finiscono facilmente fuori controllo. A Odessa, nel maggio 2014, si sono resi responsabili di un massacro di massa a cui non è seguita alcuna accusa. 45 corpi bruciati vivi.

Ukraine: Mask of Revolution — Finalista #DIGawards sezione Investigative

Long Reportage

Inside the Battle: Al Nusra-Al Qaeda in Syria di Medyan Dairieh |Vice News

Il filmmaker Medyn Dairieh (VICE News) è riuscito a entrare in contatto con il ramo siriano di al Qaeda, al Nusra, un gruppo jihadista che combatte contro il presidente Bashar al-Assad e l’ISIS. In più di un mese trascorso a esplorare il terreno in espansione di al Nusra, Dairieh ha incontrato i capi dell’organizzazione, che per la prima volta hanno mostrato la loro identità sullo schermo discutendo anche la propria strategia militare. Al Nusra, che ha giurato fedeltà ad al Qaeda due anni fa e sta ora emergendo come potente forza rivale dell’ISIS in Siria, ha conquistato diverse città strategiche nella provincia nord-orientale di Idlib.

#myescape di Elke Sasse |wdr |deutsche welle

Il film documentario #MYESCAPE mostra i viaggi che i rifugiati dall’Afghanistan, Siria ed Eritrea hanno dovuto affrontare perché le circostanze nelle loro terre di origine erano diventate insostenibili. Centinaia e centinaia stanno lasciando i loro stati, le famiglie e gli anziani, alla ricerca di sicurezze e libertà di base. Nella maggior parte dei casi, il cellulare diventa uno strumento essenziale per organizzare la fuga e un accompagnatore costante. Questo ha portato molti a documentare la loro esperienza. Nei 90 minuti #MYESCAPE i video dei migranti si alternano alle interviste di approfondimento con i protagonisti, mettendo a confronto il percorso che hanno affrontato e dove sono arrivati.

Fukushima: A Nuclear Story di Christine Reinhold, Matteo Gagliardi, Pio d’Emilia | Sky Italia

Un viaggio lungo quattro anni nella duplice tragedia che ha colpito il Giappone nel marzo 2011, seguendo il giornalista Pio d’Emilia, corrispondente per Sky, che vive in Giappone da più di 30 anni. La produzione Teatro Primo Studio — Film Beyond, Christine Reinhold, Matteo Gagliardi e Pio d’Emilia uniscono in questo documentario — risultato di tre anni di ricerche — la storia di un giornalista che non ha abbandonato il suo lavoro nel momento di maggior pericolo nucleare, i dubbi e i timori di un uomo nei giorni seguenti la triplice tragedia di Fukushima e la ricerca di ciò che è veramente accaduto nella centrale nucleare di Fukushima Daichii. Il risultato è FUKUSHIMA: A NUCLEAR STORY, con la regia di Matteo Gagliardi, che ne ha anche curato il montaggio e la post produzione. I disegni manga, per la prima volta utilizzati in un film italiano, sono stati realizzati dall’Accademia Europea di Manga.

Iniside The Battle — Finalista #DIGawards sezione Long Reportage

Short Reportage

Turkey : ISIS — Erdogan, dangerous liaisons?

Guillaume Perrier et Marc Garmirian | Arte Reportage, ARTE GEIE

Il 10 ottobre 2015, la Turchia viene di nuovo ad Ankara dall’attacco più mortale della sua storia: 102 morti, più di 500 feriti. Da giugno, è il terzo attacco perpetrato dai giovani jihadisti di Adýyaman, una città di 200,000 abitanti a sud-est della Turchia. Un gruppo di 21 attentatori suicidi è ora ricercato dalla polizia. Le famiglie di quattro di loro affermano di aver avvisato le autorità da mesi per denunciare i loro figli. Invano. Com’è stato possibile per questo gruppo terroristico affermarsi e reclutare giovani in Turchia?

Beyond the wall |di Berber Verpoest| Vranckx, VRT

In “Beyond the Wall” il giornalista segue due giovani palestinesi che affrontano restrizioni quotidiane in Palestina e ciononostante hanno deciso di inseguire il proprio sogno. Marcel è un giovane corridore palestinese che vive nella striscia di Gaza. Il suo sogno è correre la maratona della Palestina a Betlemme, in Cisgiordania.

Rawan Bannoura una giovane donna palestinese lo aiuta ad organizzare la maratona “Diritto di movimento” a Betlemme, a cui partecipa per la terza volta. Insieme ad altri giovani palestinesi si allenano ed è anche un modo di reclamare il proprio diritto di movimento, una richiesta di libertà.

Travelling with the refugees|di Valentina Petrini| Piazza Pulita, La 7

Valentina Petrini è partita da Salonicco per raggiungere lungo la rotta Balcanica, la salvezza a Graz, in Austria. Per due settimane profuga tra i profughi. La giornalista si è finta curda siriana, moglie di un giovane curdo di nome Ivan proveniente dalla città di Amuda e ho camminato per campi, ferrovie insieme a tutta la sua famiglia. Abbiamo pagato due volte i trafficanti: da Prescevo a Belgrado e dal confine serbo-ungherese a Budapest. E alla fine…

Turkey : ISIS — Erdogan, dangerous liaisons?Turkey : ISIS — Erdogan, dangerous liaisons? — Finalista #DIGawards sezione Short Reportage

Digital

Anti-immigration, anti-liberal: meet Sweden’s far-right future

di Phoebe Greenwood, Simon Rawles |theguardian.com

L’identità svedese liberale è sotto attacco. Più aumenta il numero di rifugiati che entrano nel Paese, più aumenta la violenza contro i migranti. E i Democratici Svedesi, un movimento nazionalista radicale, è ora il terzo partito del Paese. Phoebe Greenwood incontra giovani svedesi che credono che il multiculturalismo sia un problema mentre i migranti temono cosa ciò possa significare per loro.

Germany Promised Land di David Chierchini, Matteo Keffer | repubblica.it

Da settimane la frontiera tedesca con l’Austria è presa d’assalto da enormi folle di migranti in arrivo soprattutto da Siria e Afghanistan. Secondo le stime, alla fine del 2015 le richieste di asilo politico presentate alla Repubblica federale saranno un milione e mezzo. Un vero popolo che il Paese fatica ad assorbire, diviso tra un commovente slancio di accoglienza e scoppi di violenza alimentati dall’ascesa di movimenti xenofobi e razzisti come Pegida. Chierichini e Keffer sono andati a documentare le contraddizioni e le tensioni che per la prima volta mettono a rischio persino l’indiscussa leadership della cancelliera Angela Merkel

Ecuador’s Secret Oil Road di Nina Bigalke |reported.ly

In una inchiesta esclusiva per reported.ly la giornalista Nina Bigalke è andata a vedere un sito di estrazione del petrolio nel mezzo della foresta amazzonica e ha filmato una strada costruita illegalmente la cui esistenza è stata negata dal governo dell’Ecuador. Mentre alcuni popoli indigeni stanno cercando di assicurarsi un futuro nelle terre su cui vivono da generazioni, il presidente ecuadoriano Rafael Correa deve affrontare una forte opposizione politica riguardo al suo progetto di espansione della produzione di petrolio nel Parco nazionale Yasuní .

Anti Immigration — Finalista #DIGawards 2016 — sezione Digital

Data

Fatal Extraction di Eleanor Bell, Will Fitzgibbon, Chris Zubak-Skees |http://projects.icij.org/fatalextraction/

L’Australia ha una posizione da gigante nel business delle miniere estrattive africane, ma la sua presenza vastissima, talvolta mortale, non è mai stata presa in esame — fino ad ora. Le compagnie minerarie australiane sono riconducibili a centinaia di morti e presunte ingiustizie che non sarebbe tollerate all’interno di stati con regolamentazioni più rigide. “Fatal Extraction” unisce tecniche investigative tradizionali e una presentazione web innovativa per rivelare morti, feriti e accuse riconducibili allo sfruttamento della manodopera nelle compagnie minerarie australiane che operano in Africa. “Fatal Extraction”utilizza fonti di prima mano che, in molti casi, non sono mai state mostrate fuori dallo stato da cui provengono: atti legali, referti medici, trascrizioni di interrogatori e immagini video di processi da Malawi, Costa d’Avorio, Sud Arica, Zimbabwe, Nigeria, Ghana, Namibia e Repubblica del Congo. Il team di giornalisti ha così costruito una “storia visiva in sequenza” per offire agli utenti un’inchiesta complessa accessibile per mezzo un’interfaccia semplice.

Medicamentalia — Third World Treatments ¿First World Prices? di Eva Belmonte |medicamentalia.org/en/

Medicamentalia è una ricerca sul campo e un’inchiesta di data journalism della Civio Foundation, un’organizzazione di informazione non profit con la missione di incentivare la trasparenza e affidabilità dei governi attraverso l’uso delle tecnologie e del data journalism. Il risultato è la compilazione e analisi di un database che riflette le differenze di accessibilità a 14 farmaci valutati essenziali dall’Organizzazione Mondiale Sanitaria in 61 stati, per lo più stati in via di sviluppo. Di quante ore di lavoro hanno bisogno un abitante haitiano o etiope per pagare gli antibiotici più comuni? Per rispondere a questa domanda, abbiamo analizzato due valori relativi: il rapporto fra i costi complessivi e i prezzi di riferimento internazionali e, sopratutto, le ore di lavoro richieste ai cittadini di tutti gli stati per pagare il trattamento completo. Tutti i calcoli si basano sulle versioni generiche più economiche dei farmaci

The wave of reconstruction
di Alessia Cerantola, Emanuele Satolli, Matteo Moretti |thewaveofreconstruction.com

A cinque anni dal terremoto e dallo tsunami che hanno distrutto le coste del nordest dell’arcipelago giapponese l’11 marzo 2011, il Paese affronta un profondo cambiamento sociale ed economico. Tra le cause, ci sono alcune questioni derivate dalla crisi nucleare nell’area ristretta attorno alla centrale di Fukushima Daiichi e alla ricostruzione nelle centinaia di chilometri di villaggi spazzati via dall’onda. Nelle città attorno all’impianto nucleare danneggiato da terremoto e tsunami ci son sfide diverse: dalle città fantasma rimaste intatte da cinque anni e bloccate da guardie che impediscono l’accesso a quelle in cui da qualche mese è stato dato il permesso di rientrare. Ma, per timore delle radiazioni, in pochi hanno deciso di tornare nelle proprie case. Il reportage multimediale nato dal viaggio lungo la costa del nordest colpita dal triplice disastro ha l’obiettivo di esplorare attraverso il racconto, i dati, i video e gli audio tutte queste sfaccettature.

Fatal_Extraction — Finalista #DIGawards 2016 sezione Data Journalism

FOCUS ON ITALY [gli 8 progetti d’inchiesta che parteciperanno al pitching il 24 giugno]

*Chinese or Italian?

Teresa Paoli

*The Organization

Giuseppe Borello, Andrea Sceresini

*Dangerous Flights

Luca Verducci

*Italian Food — Life is Hell

Massimo Cappello, Giacomo Di Girolamo, Marzia Maniscalco

*Lords of the Cities

Diego Gandolfo e Alessandro Di Nunzio

*Pitch Black on Red Tomatoes

Giulia Bondi

*The steelplant

Marco Amenta

*Unknown Male Number 1

Hugo Berkeley

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