Inizia lo #SCRIPTORIUM a Pompei..si realizza un sogno.

Laura Noviello
4 min readJun 24, 2015

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Che dire, come iniziare, come raccontare questa moltitudine di emozioni fortissime che ho provato in questi giorni nella mia Pompei.. Ammetto che descrivere il tutto è davvero difficile, ma non potevo non aggiungermi ai vostri splendidi commenti, soprattutto dopo aver letto quelli di Cinzia, Andrea, Ann…

Quando lessi di #OpenPompei tempo fa, i miei occhi brillarono, e quando lessi addirittura che anche i “semplici appassionati” avrebbero potuto parteciparvi, non vi dico la mia reazione quale fu. Già immaginavo come sarebbe stato lavorare affiancata da archeologi ed esperti e la gioia era davvero immensa vista la totale mancanza di eventi culturali in città. (ahimè è solo “Pompei, città simbolo dell’archeologia nel mondo”).

Subito decisi quindi di iscrivermi ma la paura di non essere all’altezza del progetto era immensa…Ero di certo la più piccola, (frequento ancora il liceo), non avevo nessuna qualifica, nessun master, nessuna competenza analoga a quella degli altri, ma mi feci coraggio ed entrai. Sembra stupido raccontare tutto ciò ma l’aver partecipato e l’aver lavorato con grandi risultati per me è stata una grandissima vittoria.

Rendere Pompei virtuale ed accessibile a tutti grazie alla tecnologia era molto ambizioso conoscendo la grandezza dell’area e tutte le difficoltà ,ma è stato splendido. Ho sempre raccontando Pompei attraverso semplici foto e storie, e farlo con delle foto tridimensionali che la facessero vivere a pieno è stato inaspettato e bellissimo.

Ho potuto collaborare con miei concittadini, ed è stata,di certo, una delle cose più belle. Conoscere quella parte bella e innamorata dei giovani pompeiani che si batte quotidianamente per far rinascere la città mi ha dato tantissima speranza. Giovani che lottano e che emergono dalla massa di ragazzi indifferenti che vivono qui. (Ma ahimè..Lottiamo anche per loro!)

Ed ho potuto confrontarmi con giovani ed esperti (pur sempre giovani ovviamente!) provenienti da tutta Italia e da realtà, che per quanto vicine, sono diversissime..

Non posso non citare il nostro tutor Andrea, che mi ha aperto davvero un mondo guidandomi (scusate il gioco di parole), nell’intricato mondo della grafica e della fotografia geo-localizzata con uno splendido accento siciliano… o non posso non citare la simpaticissima e preparata Cinzia, che è stata al mio fianco e che ogni giorno si batte affinchè Pompei torni ad essere quella che tutti noi amiamo.

Si è creato in due soli giorni un gruppo meraviglioso e un’atmosfera tanto familiare. Abbiamo condiviso esperienze, emozioni, perplessità scoprendo contemporaneamente ogni scorcio di Pompei e ogni angolo nascosto.

Quasi 16 ore di “scavi”, sole, turisti, fotografie venute male e problemi che ripeterei altre mille volte per l’unicità e la bellezza dell’esperienza.

Ho visto in due giorni un desiderio realizzarsi…...ero lì, agli scavi per lavorare con ricercatori, per lavorare fra quelle mura che tanto amo…con tutti i profumi e i colori che solo una città come Pompei può possedere e regalare. ma ho pensato soprattutto a quanto questo governo neghi tante emozioni a giovani brillanti e innamorati…che non vogliono fuggire dall’Italia.

Ho vissuto un sogno che però non si è limitato ai due giorni ma che è continuato la sera grazie al #TedxPompei. Non potrei mai spiegare l’emozione di percorre le scalinate del Teatro grande di sera ..rivedendo i visi stanchi e felici dei miei “colleghi”..e sentendo “Siediti qui Laura, questo in prima fila è un posto riservato a te”. Avevamo lavorato lì, mappando perfino i sedili e le quinte del Teatro e mi sentivo ancora più a casa..era la zona 7, quella affidata a me e Francesco. Così di sera..davanti a numerosi volti amici e con gli occhi lucidi ho percorso il Teatro Grande per occupare il “mio posto”….il mio posto nel mondo che amo.

Ed è stato impossibile trattenere le lacrime vedendo Pompei al centro del mondo per unanotte…sentendo che doveva necessariamente rinascere dall’amore.

Un evento incentrato sulla vita come spettacolo non poteva che essere unico nel suo genere…ogni intervento, ogni parola, ogni silenzio scaturiva in me infine emozioni e un’infinita voglia di lottare per rendere la mia vita uno spettacolo e per rendere quelle mura uno spettacolo unico al mondo.

Ero a pochi passi da Alberto Angela…mio eterno mito conosciuto proprio a Pompei, il coraggioso Saviano,la dolcissima Malika Ayane…la grandissima Ilaria Capua…la coraggiosa e umana Regina Catambrone…fino ad arrivare all’immenso Brachetti che con la sua arte e la sua scelta musicale (‘O sole mio e Caruso) ha fatto si che finissi di allagare il Teatro con le mie “Lacrime Napulitane”.

Che dire..miei #Scriptores, grazie per questa meravigliosa esperienza che mi avete regalato. Grazie per il vostro amore, le vostre battaglie e grazie per il vostro grandissimo impegno profuso per una città che non sempre è riconoscente.

L’openPompei non deve finire qui ma deve continuare a vivere per raccontare la magia di una città eterna, troppo spesso vittima dell’indifferenza e dell’ignoranza.

Ad maiora a tutti. soprattutto ai giovani come me che cercano di non abbandonare mai la propria terra. Cambieremo il futuro,insieme.

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