Driving forces, Trends & Megatrends: mappare l’ordinario per orientarsi nel futuro

di Francesca Fattorini

Photo by Drew Beamer from Unsplash.

Il Futures & Foresight come ogni disciplina utilizza un linguaggio specifico, che rischia però di essere adoperato in maniera impropria e talvolta di essere frainteso da chi ci ascolta. Parole come trends, megatrends e driving forces, ad esempio, vengono spesso utilizzate come sinonimi. Proviamo a fare un po’ di chiarezza.

Tutti i concetti presentati qui, si possono ascrivere all’interno della fase di scanning dei processi di studio di futuro e previsione strategica. Lo scopo della scansione è di mappare le forze di cambiamento in atto oggi e ottenere una “fotografia del presente”. Precede l’esplorazione di possibilità alternative long-term che portano a produrre gli scenari.

In un ipotetico continuum di sviluppo della forza di cambiamento, un trend può essere considerato il potenziale sviluppo (o effetto) di un fenomeno emergente, che a seconda dell’estensione nel tempo, dell’ampiezza e dell’impatto che è in grado di generare sulla vita delle persone può trasformarsi in un megatrend.

Alcune definizioni

Riprendiamo l’esempio proposto nel 2010 dalla ricercatrice finlandese Elina Hiltunen: la casa di riposo per cani in Giappone. La Hiltunen cataloga il caso come un segnale debole (weak signal), dal momento che non esistevano nel mondo altre occorrenze documentabili. Se facciamo oggi una rapida ricerca su Google, comparirà più di un risultato su questo argomento: dagli Stati Uniti fino in Italia. Una volta che eventi dello stesso calibro si ripetono nel tempo e si diffondono anche in altri Paesi, oltre a quello in cui si è originato il fenomeno, possiamo parlare di fenomeno emergente. I fenomeni emergenti, rientrano all’interno del grande cappello delle driving forces, in cui vi sono quei fenomeni individuabili nell’ambiente esterno, che sono ripetuti, diffusi e che risultano coerenti, ovvero l’articolazione degli eventi o dei segnali rientra all’interno di uno stesso perimetro e porta a una driving force comune.

Proseguiamo all’interno del nostro ipotetico continuum, dopo i fenomeni emergenti troviamo i trends, che possono essere definiti come degli sviluppi presunti nel futuro che avranno un effetto nel periodo prescelto. Si può leggere un trend in una finestra temporale massima di 3–5 anni (ma l’orizzonte temporale varia a seconda di settori, contesti ecc), all’interno di una delle cinque categorie del framework STEEP: Society, Technology, Environment, Economics, Politics. Se tale fenomeno influenza la vita delle persone per un periodo storico più lungo e trasversale ai settori diventa un megatrend.

I megatrends rappresentano forze di cambiamento, in atto nel presente già da diverso tempo, e che promettono di essere altrettanto forti almeno nel prossimo decennio. A differenza dei trends, i megatrends rimangono all’opera per decenni e impattano trasversalmente tutti i settori a livello globale; i trends possono avere un’ampiezza globale, tuttavia colpiscono solamente i settori di riferimento (es. una linea di abiti non interessa alla politica).

Trends e megatrends possono essere analizzati e misurati con metodi quantitativi — che fotografano l’andamento nel passato e nel presente e con proiezioni statistiche ne delineano le traiettorie probabilistiche nel futuro.

Photo by Ryoji Iwata from Unsplash.

Segnali dal futuro e palle da bowling

Questi segnali o indizi ricorrenti ci aiutano a interpretare la realtà che ci circonda, immaginando le possibili evoluzioni future; insieme ai dati e alle proiezioni statistiche di trends e megatrends, ci dicono qualcosa in più su questo presente. Potremmo dire, quindi, che un modo per anticipare il futuro è comprendere il presente. E anche che lo studio del futuro ci aiuta a capire meglio il presente.

Photo by Austin Chan from Unsplash.

La cultura pop ci offre qualche stimolo leggero. Nella 25esima stagione della serie tv “I Simpsons” c’è un episodio in cui i personaggi della serie raccontano i loro più grandi rimpianti. In un flashback del 2001 troviamo il protagonista Homer intento a comprare una nuova fiammante palla da bowling, ma prima di farlo decide di chiamare il suo broker per vendere tutte le sue azioni Apple tuonando: «la tecnologia è una moda, le palle blu pesanti sono il futuro». Per Homer la tecnologia era un segnale debole destinato a spegnersi molto rapidamente, ma un po’ di anni dopo sarà costretto a ricredersi: il suo caro ed amato negozio di bowling è stato sostituito da uno store Apple e i suoi concittadini utilizzano i prodotti dell’azienda di Cupertino.

Non ci resta che affidarci al “possibile adiacente”, ossia tenere traccia di tutti questi segnali, evidenze o indizi del presente che potranno essere presto manifesti nel futuro. A volte il gioco è meno complicato di quanto si creda. Un presente quindi che si lascia leggere e/o indagare decifrando alcune forze in atto e preparare il terreno a ulteriori trasformazioni.

--

--

Forwardto - Studi e competenze per scenari futuri

Organizzazione non profit specializzata in ricerca, formazione e consulenza sul Futures & Foresight e l’innovazione trasformativa | www.forwardto.it