SIGNALSPECTRUM | Medical humanities: ambulatori medici in luoghi della cultura

di Francesca Fattorini

Nel corso degli anni è stata prodotta un’ampia letteratura scientifica che ha contribuito a identificare benefici per la vitalità, l’invecchiamento attivo e la qualità della vita. Anche il rapporto OMS sul contributo delle arti al benessere e alla salute (2019)[1] ha evidenziato come la cultura e le arti abbiano un ruolo fondamentale per la nostra salute psicofisica e per il benessere sociale. Le Arti e la Cultura quindi, in questa prospettiva, “sono importanti risorse per la costruzione di salute — nella dimensione della cura, delle medical humanities, della promozione della salute — e per lo sviluppo di equità e di qualità sociale” [2].

L’isolamento e il distanziamento sociale, dovuti alle misure adottate dai governi durante il lockdown, hanno dato la possibilità alla cultura di avere un ruolo nella prevenzione e nella cura delle malattie lungo tutto l’arco della vita degli individui, ma anche e soprattutto nel fornire soluzioni alternative all’ospedalizzazione e all’uso dei farmaci (producendo anche degli effetti positivi sul sistema sanitario).

Un ruolo altrettanto fondamentale della cultura, riconosciuto in ambito scientifico, è quello di migliorare il coinvolgimento nelle cure. Infatti, è stato rilevato che le opere d’arte visiva negli studi medici mettono a proprio agio i pazienti riducendo l’ansia e rendono la comunicazione medico-paziente più efficace. Un esempio, il progetto sperimentale “Cultura di Base” a Torino, nato da un’idea di Fondazione per l’architettura con Circolo del Design, ARTECO, ASL Città di Torino e Ordine dei Medici di Torino, che si è posto l’obiettivo di portare ambulatori medici in musei, biblioteche e poli culturali per ridurre lo stress dell’attesa, favorendo il benessere e il comfort psicofisico dei pazienti e dei curanti. Tra i luoghi coinvolti vi sono: il Museo Egizio, il Museo dell’Automobile, il PAV Parco d’Arte Vivente, la Biblioteca civica Primo Levi e il Polo del ’900.

Che sia davvero l’arte a salvare il mondo e a farci rimanere in salute?

[1] Fancourt D. — Finn S., What is the evidence on the role of the arts in improving health and well-being? A scoping review, Copenaghen: Who Regional Office for Europe, 2019 (Health Evidence Network Synthesis report 67).

[2] Quali sono le evidenze sul ruolo delle arti nel miglioramento della salute e del benessere? Una scoping review, 2020, traduzione italiana a cura di CCW — Cultural Welfare Center in collaborazione con Dors Regione Piemonte, Fondazione Medicina a Misura di Donna, SCT Centre — Social Community Theatre Centre. p. VI.

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