Bagutta, la Rive gauche di Milano
La storia degli artisti del Gruppo di via Bagutta a Milano.
Questa è una perla rara. “Bagutta Story”: la giornalista d’arte Melisa Garzonio, racconta il tradizionale rendez-vous milanese sul ViviMilano del Corriere della Sera. (1990)
« Quando arriva l’appuntamento con Bagutta “i giornali ne parlano con simpatia. È un debito di gratitudine che questi artisti hanno da sempre riconosciuto. Melisa Garzonio sul “VIVIMILANO” del “Corriere della Sera” metteva infatti in risalto — nel 1990: l’anno dell’omaggio all’ avvenimento dei Campionati Mondiali di Calcio — il “rendez-vous” con questa tradizionale Fiera: Un “già visto” fatto di quadri, cavalletti, tavolozze, artisti delle più varie tendenze, galleristi in cerca di talenti, e insieme tanta gente curiosa e appassionata d’arte, mescolata agli immancabili habituè della “vasca” mondana e alle statuarie top model in trasferta milanese”.»
Tratto dal Libro del 60° Anniversario edito dal Gruppo di Bagutta. (2024)
Dopo un apprendistato al Giornale di Indro Montanelli, mia madre, Melisa Garzonio, iniziò a collaborare con il Corriere della Sera dal Dicembre 1985, scrivendo per le pagine culturali (Arte, Spettacoli, etc.) e il ViviMilano. Giornalista professionista, la sua pagina d’Arte settimanale sul ‘Vivi’ diventerà imprescindibile per la storia culturale della nostra Milano.
Milanese e gran lombarda, Melisa Garzonio, apparteneva ad una famiglia di industriali, come si diceva una volta. Il nonno Pietro (“il nostro tycoon”, come diceva lei), fondò una delle prime acciaierie d’Italia. Impresa industriale che nello specifico produceva molle d’acciaio, (ebbe tra i clienti la Piaggio), e fu poi ereditata dal padre, il commendatore e Cavaliere del Lavoro, Umberto Garzonio.
Vedi anche ‘Piazza Commendator Umberto Garzonio’ a Cuvio, (Varese, Lombardia), dove c’era la nostra casa di campagna, Villa Pinin, dal nome della mia cara, carissima nonna Pinin, (in via Camillo Benso conte di Cavour, n. 1) e il romanzo “Il pretore di Cuvio” di Piero Chiara (Arnoldo Mondadori Editore).
Vedi anche l’archivio storico del Corriere della Sera dal 1985 al 2019.
“Mi ricorda la camera della mia mamma a Cuvio. Affacciata così sui tigli del parco… me l’ha mandata Silvia.” Melisa Garzonio.
(Dal Diario di mia madre, Melisa Garzonio)
Nella foto, un dipinto di Stanislav Zhukovsky, Intérieur à fleurs rouges (pivoines) del 1929, che le inviai per il suo progetto editoriale intitolato “Le case dipinte” (Ottobre 2017); di cui farò il possibile perché possa realizzarsi, in qualsiasi forma d’Arte.