Traduzione dell’originale a cura di Il_Mars_
Cari lettori,
bentornati nella 10a edizione del Bitcoin ESG Forecast.
Nell’ultima edizione (italiano qui) ho parlato del mining in Cina post 2021 e delle sue implicazioni per la narrativa ESG di Bitcoin.
In questa edizione daremo un’occhiata a tre paesi che stanno sfruttando il mining di Bitcoin per migliorare la loro situazione economica e la loro indipendenza energetica.
Inoltre, parleremo di:
- due stati americani che proteggono il diritto fondamentale di detenere e scambiare Bitcoin
- un’azienda che dà nuova vita a una forma dimenticata di energia rinnovabile grazie a Bitcoin
- la mia prima sessione per presentare Bitcoin a neofiti.
Cominciamo!
Bitcoin e gli stati nazionali
Si è parlato molto della strategia di investimento in Bitcoin di El Salvador. Ma sapevate che alcuni Stati nazionali stanno guadagnando altrettanto bene grazie a un’altra strategia di investimento in Bitcoin?
Il mining di Bitcoin. Sì, il mining si è dimostrato redditizio quanto l’HODLing di Bitcoin per intere nazioni.
In questa newsletter parliamo di come il mining di Bitcoin stia contribuendo a risollevare le sorti di tre nazioni in tre diversi continenti.
Prima di procedere, vi ricordo che da giugno questa newsletter diventerà a pagamento. Dopo due anni passati a contrastare la FUD su Bitcoin praticamente a tempo pieno, il vostro sostegno in questa transizione mi aiuterà a portare avanti questo importante lavoro. (n.d.t: siccome la newsletter diventerà a pagamento, non sarebbe corretto tradurla e diffonderla in altre lingue. Pertanto, verranno interrotte anche le traduzioni).
Questo mese Nayib Bukele ha twittato che El Salvador ha ottenuto 83 milioni di dollari di profitto dalla sua strategia di investimento in Bitcoin.
Mettiamo questo dato a confronto con quello di tre nazioni che fanno, o invitano attivamente a fare mining di Bitcoin.
L’Etiopia dovrebbe guadagnare ulteriori $92 milioni entro la fine dell’anno grazie al mining
Negli ultimi anni, l’Etiopia ha guadagnato circa 70 milioni di dollari all’anno esportando energia idroelettrica nei Paesi vicini.
Ora l’Etiopia sta vendendo una quantità crescente di elettricità ai miner. Perché?
L’Etiopia esporta elettricità in Gibuti (fino a 300 MW), Sudan (100 MW) e Kenya (400 MW) per ottenere valuta estera. Per contestualizzare, 1 MW è sufficiente per coprire il fabbisogno di circa 1000 famiglie. Quindi 1 GW è sufficiente per alimentare una città di medie dimensioni.
L’anno scorso, il Paese ha superato questo limite, esportando 1701 GW di elettricità in queste nazioni. Il piano dell’Etiopia prevedeva di aumentare le esportazioni a 2993 GW nel 2023, con un guadagno previsto di 182 milioni di dollari, ovvero meno di 10 dollari/MWh: un costo dell’energia molto basso.
Di recente ho parlato con Jaran Mellerud, fondatore di Hashlabs Mining, che mi ha confermato che il paese si aspettava di riuscire a vendere l’elettricità a 10 dollari/MWh. Ha aggiunto: “Ora l’Etiopia sta vendendo una quantità sempre maggiore di elettricità ai miner a 31 dollari/MWh, senza la necessità di investire in costose linee di trasmissione”.
Attualmente sono 200 i MW di energia elettrica venduti alle società di mining di Bitcoin. Si tratta quindi di 21 dollari/MWh supplementari di entrate. Ciò significa 36 milioni di dollari in più all’anno per l’economia dell’Etiopia (differenza di prezzo per MWh)x200 (numero di MW)x8760 (numero di ore all’anno).
Jaran prevede che le società di mining di Bitcoin assorbiranno 500 MW entro la fine dell’anno, il che significa un totale di 92 milioni di dollari per l’economia nazionale oltre a quanto avrebbero potuto guadagnare con le esportazioni di energia.
Paraguay: introiti di oltre $100 milioni per l’economia grazie al mining di Bitcoin
Il Senato del Paraguay ha recentemente approvato una risoluzione per la vendita dell’energia in eccesso ai miner di Bitcoin, criticando la vendita di energia al Brasile per “il 25% di ciò che il mining di bitcoin genera”, indirizzando invece questa energia a 20 nuove società di mining di Bitcoin.
Il senatore Salyn Buzarquis ha dichiarato che la vendita di energia per il mining di Bitcoin ha permesso alla National Power Administration (ANDE) di guadagnare oltre 100 milioni di dollari all’anno, con garanzie “mai viste prima” da parte delle aziende del settore.
Secondo Buzarquis, le oltre 45 società di mining di Bitcoin installate in Paraguay pagano tra i 40 e i 52 dollari per MWh. Nota a margine: in via aneddotica, ho sentito di società di mining che hanno ottenuto tariffe più basse, più o meno 37 dollari/MWh, ma si tratta di eccezioni.
Bhutan
Il paese esporta attualmente 100MW in India, al prezzo di 5,8 Taka/kWh (oltre 60$/MWh) secondo il Times of India. Il Times riporta anche che questa quantità è destinata a raggiungere i 600 MW entro il secondo trimestre del 2025!
60 dollari/MWh non sarebbero convenienti per i miner di Bitcoin in cerca di energia a basso costo, quindi è probabile che questa mossa abbia più a che fare con lo sviluppo dell’indipendenza energetica del Bhutan, riducendo la sua dipendenza da un unico cliente (l’India) per il suo surplus di energia.
Riepilogo:
Se Bitcoin è indipendenza finanziaria, il mining di Bitcoin è indipendenza energetica. Inoltre, in due di questi tre casi parliamo di piccoli paesi che riescono ad aumentare significativamente le loro entrate ogni anno grazie al mining. Il numero di casi d’uso per il mining di Bitcoin continua ad aumentare, così come il loro impatto.
Principali sviluppi
All’inizio di questo mese, la Louisiana è diventata l’undicesimo Stato USA ad approvare una legge che protegge il diritto fondamentale di acquistare, vendere e scambiare Bitcoin con un voto unanime di 103–0. Anche lo Stato dell’Oklahoma ha aderito il 27 aprile, aggiungendosi alla lista crescente di stati che tutelano il diritto dei cittadini di possedere Bitcoin insieme a Ohio, Mississippi e Carolina del Sud.
Nel frattempo, il Fondo Monetario Internazionale ha recentemente pubblicato un documento sui flussi transfrontalieri di Bitcoin con tre conclusioni:
- Bitcoin può essere usato per tutelarsi dall’incertezza globale mentre gli investitori abbandonano gli asset di rischio.
- Le persone si rivolgono a Bitcoin per sfuggire all’instabilità delle valute locali e per aggirare i controlli sui capitali.
- I flussi di Bitcoin sono maggiori nei mercati emergenti e in via di sviluppo.
Nel frattempo, la letteratura scientifica peer-reviewed che sostiene gli effetti ambientali positivi di Bitcoin continuano a crescere. Negli ultimi 18 mesi sono stati pubblicati sei articoli peer-reviewed. Ho raccolto questo elenco in un tweet che potrete consultare in futuro.
Pionieri
- OceanBit, che sta sviluppando la tecnologia OTEC (Ocean Thermal Energy Technology), è stata recentemente menzionata dalla rivista Forbes. L’OTEC è stata abbandonata negli anni ’80 per motivi politici più che tecnologici. OceanBit mira a produrre abbondante energia rinnovabile utilizzando il mining di Bitcoin per rendere la tecnologia economicamente redditizia.
- Tether ha completato il suo investimento di 500 milioni di dollari nel mining di Bitcoin, un piano svelato nel novembre 2023 quando Tether ha iniziato a investire in progetti di mining con un duplice obiettivo: energia rinnovabile e decentralizzazione.
- Swan Mining ora usa 7,5 EH/s per il mining di Bitcoin. La rapida espansione è sostenuta da un investimento di 100 milioni di dollari. Swan ha ora operazioni di mining sia all’interno che all’esterno degli Stati Uniti e sta cercando ampliare le sue operazioni all’estero.
Menzioni
Di recente ho organizzato una sessione introduttiva sul #Bitcoin rivolta ai neofiti, che ha ottenuto un feedback positivo e ha suscitato un notevole interesse per l’adozione di Bitcoin.
Nella sessione ho approfondito vari aspetti, tra cui il potenziale di Bitcoin come investimento, i suoi benefici sociali e ambientali e ho sfatato alcuni dei miti più diffusi (25 aprile | 59 min).
Ho anche avuto modo di parlare di mining alimentato a metano con @WalkerAmerica al THE Bitcoin Podcast (11 aprile | 101 min).
Note
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Ci vediamo il mese prossimo!
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