La cultura digitale del meme all’Input Academy

Ognuno di noi, almeno una volta al giorno, si imbatte in un meme. Molti li creano e li condividono senza sapere di stare contribuendo a un fenomeno molto più ampio. Ma cosa sono? Perché sono sempre più sfruttati sui profili aziendali? L’ultima formazione in Input Academy ha fatto luce su un fenomeno tutto digitale.

Blog Inputidea
4 min readMar 2, 2023
meme marketing

In InputIdea facciamo della condivisione di conoscenze il punto di partenza di ogni nostro progetto. Come possiamo creare unicità nel quotidiano? Questa una delle domande che ci troviamo ad affrontare più spesso.

Per rispondere a una nostra necessità abbiamo quindi istituito dei momenti di formazione interna per scoprire nuovi punti di vista su diversi temi. Inclusività del linguaggio, creatività progettuale e forme di collaborazione sono alcuni degli argomenti affrontati grazie ad esperti che hanno aperto nuove riflessioni tra i membri del nostro team.

L’appuntamento del 16 febbraio si è caratterizzato per una modalità inedita: a tenere la formazione è stato proprio uno di noi, esponendo il personale progetto di laurea legato alla cultura del meme di Internet. Inoltre, per la prima volta, l’Input Academy ha aperto le porte al pubblico ospitando alcuni interessati all’argomento.

Indagare il mondo dei meme

I meme sono un tipo di contenuto della comunicazione online ancora poco indagato con la giusta attenzione. Provando a cercare informazioni, spesso ci si imbatte in contenuti che non riescono a veicolare in maniera esaustiva questo grande mondo sommerso della comicità virtuale.

Questa, quindi, è stata un’occasione preziosa per conoscere più a fondo caratteristiche e dinamiche del fenomeno. Sono stati molti gli argomenti affrontati durante le due ore di formazione: ecco le riflessioni che ci hanno colpito maggiormente.

Differenza tra meme e contenuti virali divertenti

Abbiamo avuto l’opportunità di approfondire un aspetto che causa spesso confusione: c’è differenza tra meme e viralità ironica? Questi termini, utilizzati come sinonimi, indicano in realtà due differenti modalità di diffusione. Un contenuto per divenire “virale” ha unicamente bisogno di essere condiviso, mentre diventare un “meme” necessita di una continua rielaborazione da parte dell’utenza.

Per esempio un video virale verrà riprodotto sempre uguale a se stesso, a differenza di un video meme del quale ogni utente potrà fornire la sua personale versione. Ciò implica anche che un prodotto virale, nel momento in cui viene rielaborato in differenti versioni, potrà costituire a sua volta un meme.

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Da qui è possibile dedurre anche un altro aspetto che differenzia i due concetti. Infatti, nei prodotti virali a scopo ironico, il divertimento risiede interamente nel contenuto stesso, mentre nei meme è anche (e a volte soprattutto) frutto della quantità delle sue diverse riproposizioni.

Una strategia e mezzo: memejacking e memescaping

Un altro aspetto molto rilevante ha riguardato l’utilizzo dei meme all’interno delle strategie di marketing. Entrando nella sfera commerciale sono infatti molti i problemi che sorgono a riguardo: definizione del target, modalità di impiego, diritti di copyright, effettiva funzionalità dell’approccio. Il nostro relatore ci ha proposto due differenti strategie che possono essere adottate da un brand per coinvolgere i meme all’interno dei profili social.

Memejacking: consiste nell’utilizzo di meme già largamente affermati. Può sembrare una strategia banale e poco creativa, ma richiede una profonda comprensione di questo mondo. Infatti solo così è possibile selezionare i contenuti più efficaci per il contesto ed evitare potenziali rischi legati a meme dai valori discutibili.

Un esempio a riguardo arriva da Wendy’s, famosa catena di fast food americana. All’interno del proprio piano di comunicazione ha utilizzato il meme “Pepe the Frog” senza conoscerne un aspetto rilevante: nel corso degli anni quello specifico meme era divenuto simbolo dei movimenti di estrema destra del Paese. Un gran numero di commenti negativi ha causato la rimozione del post, seguita da scuse ufficiali.

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Memescaping: la seconda possibilità risiede nella produzione di un nuovo meme a partire da zero. Nonostante la potenziale efficacia possa risultare un’attività troppo dispendiosa e di difficile successo, sarà sempre il feedback dell’utenza a decretare il successo di un meme e quindi la sua circolazione.

I principali esempi in contesti aziendali rientrano per lo più in processi di gestione delle crisi. Nella maggior parte dei casi, i meme legati alle aziende, nascono involontariamente da contenuti brandizzati che l’utenza seleziona e rielabora per deridere e ironizzare sul brand stesso. Da qui la possibile soluzione risulta l’utilizzo in chiave ironica del proprio contenuto, seguendo il detto “se non riesci a batterli, unisciti a loro”.

Conoscere per ispirare

Alla fine del nostro percorso abbiamo avuto anche l’opportunità di mettere in moto la nostra creatività attraverso “What do you Meme?”. Questo gioco da tavolo ci ha messo alla prova nella produzione di meme a partire da un set di immagini e una frase per creare l’abbinamento più divertente.

Scoprire la profondità con cui un tema apparentemente superficiale può essere trattato ci ha dimostrato ancora una volta come dietro ogni elemento, pratica e fenomeno, si possono nascondere importanti riflessioni e chiavi di lettura. Questo è uno dei motivi per cui abbiamo istituito l’Input Academy: approfondire la quotidianità per trovare nuove ispirazioni.

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