L’importanza di Pensare Altrimenti

Nell'era in cui tutti noi ci troviamo a vivere, quasi ogni individuo sembra essere convinto dell’esistenza di un unico modo giusto di pensare; di conseguenza, qualsiasi altra forma mentis al di fuori di questo Pensiero Unico pare debba essere bandita e demonizzata. L’infondatezza di questo “credo” è data da un principio naturale molto semplice: nessuna cosa può esistere senza la presenza di qualcos'altro che la contrasti. Negli ultimi decenni questo semplice principio è stato negato dagli autori che hanno presa sul grande pubblico. Ma, incredibilmente, uno tra questi importanti autori ha avuto il coraggio di parlarne esplicitamente in un recente libro.

Michele Putrino
4 min readSep 4, 2018

La tradizione cinese ci ha tramandato un simbolo che racchiude, in un colpo solo e in modo molto efficace, il principio primo che rende possibile la vita; questo simbolo è quello dello Yin e Yang e il principio è quello dell’eterno contrasto attraverso il gioco delle parti.

Il simbolo dello Yin e Yang fa parte ormai dell’immaginario collettivo e consiste in un cerchio diviso in due parti, una bianca e l’altra nera, con il tratto che le distingue che rappresenta, allo stesso, la loro divisione e la loro armonia. Il significato è chiaro: gli opposti che si contrastano come, appunto, il bianco e il nero, il maschile e il femminile, l’alto e il basso, la creazione e la distruzione e così via, interagendo tra loro fanno sì che sia possibile il moto, l’armonia e, quindi, la vita stessa. Ma non è soltanto il mondo orientale ad aver compreso questo concetto.

Nell'Antica Grecia il principio del contrasto veniva rappresentato attraverso due divinità: Apollo e Dioniso. Apollo rappresentava lo spirito della razionalità e quindi l’ordine, Dioniso, invece, l’irrazionalità e quindi il disordine. L’uno, secondo la mitologia, non potrebbe esistere senza l’altro, tanto che, come ci spiega Nietzsche ne La nascita della tragedia, tra queste due divinità si viene a creare «una continua lotta e una riconciliazione» che periodicamente si ripete. Sebbene, però, nel mondo antico questo “gioco delle parti” fosse chiaro ed evidente, è nel nostro mondo contemporaneo che questo principio acquisisce una importanza cruciale.

Nel suo libro Pensare altrimenti (Einaudi, 2017) il filosofo Diego Fusaro dimostra, in modo molto accurato, non soltanto l’inevitabile necessità naturale del gioco delle parti che si contrastano per far sì che la vita sia possibile ma, cosa estremamente interessante e originale, ci porta a vedere come questo Pensiero Unico dominante — che pretende che tutti pensino allo stesso modo — conduca ogni singolo essere umano a percepire il proprio vivere quotidiano come qualcosa di piatto e insignificante. Già perché, come direbbe Wittgenstein, abbiamo bisogno di attrito per poter sentire qualcosa. Di conseguenza, il Pensiero Unico, che per sua natura annulla qualsiasi possibile attrito, si rivela per quello che veramente è: un “qualcosa” che uccide qualsiasi interiorità umana. E questa è una morte di gran lunga peggiore di quella corporea poiché quando moriamo interiormente, quando ci sentiamo “senza anima”, quando ci percepiamo come una specie di sacca vuota che cerca soltanto di sopravvivere, tutti i beni materiali che il mondo esterno può offrirci ci soddisfano solo per qualche istante, per poi sentirci ricadere in quel nulla da cui eravamo per un momento emersi. Ecco perché Fusaro continua continua a sottolineare l’estrema importanza di pensare in un modo alternativo, di pensare altrimenti appunto, rispetto al Pensiero Unico dominante. Ribellarsi a ciò che appiattisce, infatti, è già in grado di risvegliare in noi i sensi e, quindi, la sensazione di sentirci vivi.

Certo, come fa capire Fusaro, ciò non può che essere soltanto l’inizio. Successivamente sarà necessario ridare dignità al principio del contrasto attraverso il gioco delle parti rivedendo completamente la società in cui attualmente viviamo. Nella nostra società, infatti, il gioco delle parti è fortemente attaccato e demonizzato. È sufficiente pensare a quello che sta accadendo nei riguardi della distinzione tra ciò che è maschile e ciò che è femminile: l’obiettivo, palese, è quello dell’annullamento totale della distinzione tra i due sessi. O, ancora, a quello che sta accadendo con gli Stati nazionali, dove si sta cercando in tutti i modi di sostituirli con istituzioni sovranazionali, fino alla creazione di un unico piatto Governo Globale.

Ovviamente ci sarebbe molto altro da dire e su cui riflettere. Per questo motivo vi invito a leggere il libro di Fusaro al fine di continuare — in modo più acuto di quanto fatto finora — la riflessione su questo importante e fondamentale tema, fino a far nascere in ognuno di noi un modo di pensare diverso rispetto a quello che ci è imposto fino a oggi.

Michele Putrino

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