Bilancio partecipativo 2018: un ponte di dialogo

LabUNDER
2 min readSep 30, 2018

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Anche quest’anno si è tenuto il processo di coinvolgimento dei cittadini bolognesi, coordinati e gestiti dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana, in collaborazione con i Quartieri e con il supporto scientifico dell’Università di Bologna, attraverso il quale i cittadini hanno proposto progetti per migliorare gli spazi pubblici delle proprie comunità.

I progetti ammessi alla fase di voto, che si aprirà il 30 ottobre e terminerà il 19 novembre, sono 33, sparsi nei quartieri di Borgo Panigale-Reno, Navile, Porto-Saragozza, San Donato-San Vitale, Santo Stefano e Savena.

Leggendo le numerose proposte, consultabili al sito partecipa.comune.bologna.it, Bologna chiede cura per gli spazi pubblici, di lavorare a luoghi d’incontro, connessione tecnologica e tra persone, spazi verdi per aumentare la possibilità di socialità e la riqualificazione di zone con spazi d’arte a cielo aperto ed attività per giovani.

Durante la conferenza stampa tenutasi venerdì 28 settembre, l’Assessore Matteo Lepore spiega che “il Bilancio Partecipativo nasce per non fermarsi semplicemente ad una collaborazione civica, ossia cittadini attivi che decidono di sottoscrivere un patto di collaborazione con l’amministrazione per risolvere un problema, ma per fare un salto più democratico: riuscire a costruire una dimensione partecipativa e collettiva di confronto.” Infatti l’obiettivo è quello di creare un ponte di dialogo, oltre che di nuova fiducia tra cittadini ed amministrazione, tra la città e la visione di chi vive Bologna, nei suoi diversi quartieri, quotidianamente. Un modo per sensibilizzare cittadini e bolognesi di adozione, per ripensare e migliorare i propri spazi.

Quante volte ci lamentiamo di come potrebbe essere il quartiere in cui viviamo, quante volte fantastichiamo, mentre percorriamo le strade della nostra comunità, su cosa vorremmo migliorare degli spazi che frequentiamo e di ciò che vediamo e viviamo ogni giorno? Il Bilancio partecipativo è uno strumento di democrazia diretta che parla di tutti e a tutti, basta un semplice voto per appoggiare un progetto a cui, almeno una volta, abbiamo pensato anche noi per potenziare il territorio in cui viviamo e poter migliorare la nostra comunità. Possono votare i cittadini residenti nel comune di Bologna che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età, chi vive Bologna come lavoratore, studente o volontario fuori sede e gli stranieri e gli apolidi residenti nel Comune di Bologna o che vi svolgano le proprie attività. Il progetto più votato per ogni quartiere sarà realizzato a partire dal 2019, grazie al contributo di 150 mila euro di risorse pubbliche messa a disposizione dal Comune per ognuna delle zone di intervento individuate in ciascun quartiere.

Non hai nessuna scusa per non partecipare: il tuo voto non costa nulla ma vale tanto!

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