Diario di un fuorisede: dieci euro punk

LabUNDER
3 min readSep 26, 2018

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Puoi leggere le prime due puntate del Diario qui .

È consigliato leggere questo articolo con l’album “Kerplunk” dei Green Day di sottofondo.

Mi sveglio di soprassalto.

Sono le 9 del mattino, e non mi sono ancora abituato a vivere in questa bettola che gli altri chiamano casa.

Iniziato il secondo anno di Università avevo cambiato abitazione, ma ero finito in un appartamento sporchissimo, abitato da gente sporchissima, con la mia camera senza finestre e con la scrivania sotto il letto rialzato. Una cella, in sintesi.

Mi faceva forza il pensiero che quella fosse tutto sommato una situazione temporanea; quando però cerchi di passare più tempo possibile fuori casa perché i tuoi coinquilini hanno rotto la doccia giocando a baseball in casa, allora sai che devi andartene al più presto.

Quel giorno, però, ero di buonumore. C’è l’I-Day Festival a Bologna!

Finalmente vedrò dal vivo i Green Day e i Social Distortion. E anche i Kooks e gli All Time Low non sono male.

https://idays.it/it

È il 2 settembre e sono salito così presto a Bologna per trovare casa nuova (se così vogliamo chiamarla…) e dare il difficilissimo esame di Semiotica, che giuro che il prossimo che mi dice “Che roba è la semiontica? Sarà cazzeggio” lo sotterro.

Quel giorno, però, non ci saranno coinquilini puzzolenti o funzioni narrative a nuocermi: i Green Day devono lanciare ¡Uno! E hanno scelto proprio la città dove studio per la loro unica data italiana, e speriamo che facciano anche alcuni pezzi dei primi album! Devo dire che apprezzo maggiormente i Social Distortion però: loro sono molto più true, non si sono venduti alle multinazionali e fanno quel punk cattivo che tanto piace a me.

Vado al festival già dopo pranzo: io e il mio amico Marco — verace toscanaccio ex coinquilino di 25 anni — vogliamo provare a scavalcare per entrare a scrocco al Festival, da veri true rebels.

Ovviamente non c’è verso di entrare senza farsi notare, quindi cerchiamo di mercanteggiare con i vari bagarini campani che si trovano all’ingresso. Il tempo passa e Kooks e gli All Time Low hanno già suonato. Pazienza, io e Marco non siamo qui per loro.

Alla fine convinciamo uno dei tanti signori poco raccomandabili dell’entrata a mollarci due biglietti a sessanta euro (trenta ciascuno, dieci in meno del prezzo di listino, non male) e ci scaraventiamo dentro l’Arena Parco Nord (che da poco era stata rinominata Arena Joe Strummer, in onore del leggendario frontman dei The Clash) ed ecco comparire Mike Ness dei Social Distortion. Appena in tempo!

La band di Ness comincia con Ring of Fire (cover della famosa canzone di Johnny Cash) per continuare con un’ora e mezza infuocata di pura energia: non ho mai preso parte di un pogo così violento!

I Social Distortion sono stati grandissimi, adesso però mi rilasserò un po’ con i Green Day.

Mentre tutti aspettiamo l’entrata sul palco di Billie Joe Armstrong — devo dire che le ragazzine che gridano impazienti sono abbastanza fastidiose — arriva un omino con i baffi a prendere il microfono.

“Billie Joe Armstrong, frontman dei Green Day, ha avuto un malore poche ore prima del concerto. Billie Joe ci tiene a far sapere ai suoi fan che sta bene e si è assentato solo per via precauzionale. Il concerto viene così annullato e i biglietti verranno rimborsati per intero”.

Delirio.

La voce delle ragazzine urlanti diviene sempre più forte e stridula, mentre una manica di energumeni con le creste — che viene per fortuna fermata dalla security — si dirige minacciosa verso l’omino coi baffi. In tutto questo trambusto, io e Marco rimaniamo lì sbigottiti e di stucco, senza sapere cosa pensare.

Per fortuna, nel frattempo, la situazione si placa e la folla dell’I-Day comincia a diradarsi.

Marco, mentre ci dirigiamo verso l’uscita, mi ferma:

“Vecchio, ci hanno appena pagati dieci euro per vedere Mike Ness e i Social Distortion”.

Sorrido.

C’è forse qualcosa di più true rebel?

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LabUNDER

18 ragazze e ragazzi, Bologna e il racconto inedito dell'attivismo civico e culturale dei suoi abitanti.