Elezioni 2018: mappe e grafici prima, durante e dopo il voto

Marianna Bruschi
8 min readMar 9, 2018

--

Prima del voto, durante e poi dopo. Come sono state raccontate le elezioni politiche del 4 marzo? Una prima osservazione. I dati non sono solo numeri: ci sono i programmi, le parole usate dai leader, le emozioni trasmesse, le segnalazioni dei cittadini. Mappe e grafici restituiscono un racconto che si intreccia a quello degli editoriali, dei retroscena, delle interviste. Con un obiettivo: aiutare i cittadini a comprendere sempre più a fondo. Ho raccolto alcuni lavori intercettati in queste settimane, ma sicuramente ne ho persi altrettanti. Per segnalazioni scrivetemi a m.bruschi@gedidigital.it

Primo aggiornamento: nella sezione 3 (il dopo voto) ci sono le analisi di Riccardo Saporiti e Filippo Mastroianni

Secondo aggiornamento: le super mappe per l’analisi del voto, il parlamento ideale di Viz&Chips e l’analisi della campagna elettorale sui social

Foto: Repubblica.it

1. PRIMA DEL VOTO

Il primo incontro di Hack/Hackers Roma era tutto dedicato alle elezioni, un assaggio di alcuni progetti realizzati per raccontare la campagna elettorale. Li ripropongo qui, sono tutti validi. Altri lavori del pre voto li ho raccolti tra lavori che ho seguito direttamente con il Visual Lab ed esperienze di altri gruppi.

A schede scoperte

È uno dei due grossi progetti di Openpolis. Per tutti i 7660 candidati sono state preparate delle schede con incarichi politici e aziendali, proprietà in aziende. Con la possibilità di incrociare i dati. Per esempio si può scoprire il caso di due candidati di forze politiche opposte che si dividono un’azienda.

Propaganda social

Quali pubblicità elettorali abbiamo visto su Facebook durante la campagna elettorale? A quale target si sono rivolti i politici? Che effetto vi fa sapere che CasaPound in alcuni post sponsorizzati aveva scelto come target di riferimento i simpatizzanti della Lega Nord? Anche questo è un progetto di Openpolis in collaborazione con ProPublica.

Elezioni Tracking Exposed

“Quando ti informi usando Facebook, l’algoritmo sceglie ciò che vedi, fino a mostrarti una realtà su misura a seconda dell’idea che si è fatto di te, dei like che hai messo, amici che hai, siti visitati, tutto in modo segreto e arbitrario”.

È la premessa del progetto presentato da Riccardo Coluccini, giornalista freelance, a Hack/Hackers. Sono stati creati 6 utenti Facebook in modo da addestrare l’algoritmo a considerarli elettori con le idee chiare. Cosa è successo al loro newsfeed?

Una promessa

Politicamente Corretto è un progetto no profit “organizzato da attivisti civici italiani”. Hanno aggregato contenuti durante la campagna elettorale, in particolare i programmi e le promesse. Con la possibilità per i cittadini di inviare segnalazioni e collaborare così alla raccolta dei dati.

I sondaggi: Repubblica Pollster

Dall’8 gennaio al 14 febbraio qui sono stati raccolti tutti i sondaggi elettorali per partiti e coalizioni e ne viene visualizzata la tendenza. Un lavoro realizzato dal Visual Lab per Repubblica e i giornali locali del Gruppo Gedi.

Emozioni Politiche

Cosa trasmettono i leader durante la campagna elettorale? Rabbia? Speranza? Paura? I dati sono del gruppo di ricerca Policom, le visualizzazioni sono a cura del Visual Lab.

Sempre sull’analisi del linguaggio in campagna elettorale c’è Elezioni Open 2018. E il lavoro dell’Osservatorio EuVision: per due settimane hanno raccolto tutti i tweet di circa 1600 candidati a Camera e Senato. Qui lo studio e qui una versione in italiano pubblicata da Linkiesta.

Social Recap

Dal 15 gennaio al 3 marzo Social Recap ha monitorato i tweet dei leader politici e ne ha fornito una sintesi con una serie di infografiche dall’engagement più alto agli hashtag tematici. Sul profilo Twitter del progetto (@socialrecap) e con #RecapElezioni18 si può seguire tutta l’analisi della campagna elettorale.

Tutti i risultati dal 1948

Su InfoData del Sole 24 Ore c’è una “macchina del tempo” per navigare tra i risultati elettorali dal 1948 al 2013. Si può navigare per anno e per Comune.

Quale Parlamento ti meriti

Siamo chiamati a scegliere 5 temi che riteniamo urgenti, e poi a indicare una tra quattro iniziative da prendere, corrispondenti alle linee programmatiche dei partiti. E voilà il Parlamento ideale è fatto. È il lavoro di Viz&Chips che ha reso interattiva e attiva da parte del lettore la consultazione dei programmi.

2. DURANTE IL VOTO: LE DASHBOARD ELETTORALI

Seguire lo spoglio in diretta, visualizzare i dati nel modo più comprensibile possibile e soprattutto con la possibilità di offrire sia una vista generale sulla situazione del Paese sia una vista microlocale, con il dettaglio dei collegi. Le dashboard elettorali rispondono a queste esigenze.

Eligendo

Partiamo da Eligendo, il portale del ministero dell’Interno, che mette a disposizione tutti i dati sulle elezioni. Si naviga per collegio e per città, poi con la divisione Senato-Camera. Sul gruppo Facebook di Dataninja Riccardo Saporiti e Andrea Borruso hanno messo a disposizione il dataset dei risultati delle elezioni del 4 marzo e (grandi!) e qui la repository di OnData su GitHub.

Le dashboard del Gruppo Gedi

Se siete capitati su Repubblica (ci sono capitati in parecchi), sui quotidiani locali, dal Messaggero Veneto al Tirreno, sulla Stampa o sul Secolo XIX avrete notato che le dashboard elettorali per seguire lo spoglio erano tutti uguali. Tutto il Gruppo Gedi aveva infatti lo stesso prodotto con le mappe, le tabelle, gli eletti. Un affaccio sulle home e uno speciale per approfondire.

Corriere della Sera

Il nuovo Parlamento, la mappa dei collegi per Camera e Senato, il totale degli eletti diviso per colazione e partito.

Sole 24 Ore

Una grafica pulita per navigare per città — e poi per collegio — con i dati organizzati in tabelle. E poi tutti i risultati.

Qui ci sono i link anche ad altri quotidiani: Quotidiano.net (Resto del Carlino, Giorno, Nazione), Messaggero, Fanpage.

3. DOPO IL VOTO

Una volta raccolti i dati inizia la fase dell’analisi del voto. Tante le mappe dei collegi colorati di giallo, rosso e blu per raccontare una nuova Italia, con il Movimento 5 Stelle abbondantemente presente al Sud e le macchie rosse del centro sinistra su un centro-nord tutto al centrodestra. Ci sono poi le simulazioni per la maggioranza di Governo, le analisi più dettagliate su scala comunale. Ecco alcuni lavori.

La mappa delle mappe

Qui c’è tutto: la mappa dei collegi (quella dell’Italia divisa in due), poi la mappa delle coalizioni, quella dei partiti e quella dei partiti che hanno ottenuto un risultato superiore alla propria media. Va consultata da desktop e non bisogna farsi scoraggiare dai tempi di caricamento: sono mappe complesse, non abbiate fretta. Un lavoro davvero interessante di Guenter Richter (segnalazione da Andrea Borruso).

La tua maggioranza

Segnalo il “giochino” di Agi/YouTrend per comporre la propria maggioranza.

Il voto comune per comune

La redazione web dell’Agl, l’Agenzia dei quotidiani locali, ha realizzato alcune mappe con Carto per visualizzare i risultati delle elezioni del 4 marzo comune per comune. Qui i lavori pubblicati sulla Gazzetta di Reggio, sul Piccolo e sul Messaggero Veneto. E il Mattino di Padova con Fusion Table ha realizzato queste mappe. Qui il lavoro di Umbria 24 realizzato con Tableau. E qui l’analisi per la provincia di Varese pubblicato su Varese News.

Ogni mappa ci racconta una storia

Giuseppe Sollazzo ha realizzato questa mappa: siamo davvero un Paese diviso a metà? Qui la sua riflessione (perché “ Every map has an agenda”)

The 4 Italies

In questa infografica (bellissima) realizzata da Filippo Mastroianni (qui il link) si può navigare per partito così da visualizzare sulla mappa delll’Italia le città in cui risulta vincente, ma anche per regione, provincia e comune. L’analisi è anche pubblicata su InfoData del Sole 24 Ore.

I temi caldi e il voto

Riccardo Saporiti ha proposto due analisi post voto. Una — uscita su InfoData del Sole 24 Ore — propone una riflessione sull’ “effetto Brexit”: “Si intende quel fenomeno per cui le forze politiche che hanno posizioni più rigide nei confronti degli immigrati ottengono maggiore consenso laddove di immigrati ce ne sono meno”. Un fenomeno che — si legge nell’analisi — si è verificato anche in Italia, soprattutto in Veneto e Lombardia. L’altra analisi di Riccardo Saporiti è uscita su Wired: si incrociano i dati sulla copertura vaccinale con i risultati di M5S, Pd e Lega e… si scopre che i vaccini non hanno influenzato il voto.

Strada per strada

Ai lavori di analisi post elettorale si aggiunge “Il voto strada per strada” a cura di Fondazione ISI e La Stampa. Per le città di Torino, Bologna e Firenze (queste città hanno open data che consentono di localizzare ogni numero civico e di identificare la sezione elettorale a cui appartiene) vengono mostrati i risultati con il confronto 2013–2018 per Partito Democratico, Forza Italia, Lega Nord e M5S. Altri dettagli sul progetto sul sito di DataInterfaces.

Non è colpa del Rosatellum

Tra i tanti lavori di Youtrend segnalo questo: hanno risposto — dati e grafici alla mano — all’accusa “lo stallo è colpa del Rosatellum”

Per segnalazioni scrivetemi a m.bruschi@gedidigital.it

--

--

Marianna Bruschi

Genovese di nascita, nomad worker. Giornalista dei quotidiani locali di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. Vivo a Roma. Member @ona