Non stuzzicare il wikipediano che dorme

(nemmeno se sei un agente segreto francese)

Luca Martinelli
3 min readApr 9, 2013

Disclaimer: questo mio articolo è stato originariamente pubblicato il 9 aprile 2013 su Libertiamo ed è stato lievemente rivisto rispetto alla sua versione originaria.

Nello specifico: è stata complessivamente rivista la formattazione e sono stati aggiunti o aggiornati immagini e link per migliorare la fruibilità del testo.

Chissà che stavolta i servizi segreti non imparino che cos’è l’effetto Streisand (no, non quell’effetto Streisand, quell’altro). Di certo, si tratta di una bella figuraccia per la Direction Centrale du Renseignement Intérieur (DCRI, l’equivalente francese del nostro AISI) che andò per censurare informazioni ritenute riservate… e se l’è trovate tradotte in 20 lingue nel giro di due giorni.

Innanzitutto, i fatti: il 4 marzo scorso la Wikimedia Foundation (WMF) riceve una comunicazione dalla DCRI, con la quale viene richiesta la cancellazione immediata della voce sulla stazione radio militare di Pierre-sur-Haute. La motivazione è la violazione dell’art. 413–10 del codice penale francese, che punisce chi pubblica o rivela delle informazioni potenzialmente lesive per la sicurezza nazionale.

Un’immagine della stazione militare di Pierre-sur-Haute (fonte: S. Rimbaud, Wikimedia Commons)

WMF ha però dei dubbi sulla richiesta, dal momento che «non era immediatamente apparente quali specifiche informazioni la DCRI potesse considerare classificate o comunque ad alto rischio», e chiede maggiori informazioni. I servizi francesi non rispondono e reiterano la richiesta, che viene a questo punto rifiutata.

Arriviamo al 30 marzo: la DCRI decide di contattare Remi Mathis, amministratore di Wikipedia in lingua francese che non ha mai avuto a che fare con la voce in questione e che ha la “sfortuna” di essere il wikipediano francese “più in vista”, essendo anche il presidente di Wikimedia France (il capitolo francese della WMF). Mathis spiega di non poter fare molto, perché per questo genere di problemi bisogna parlare con l’ufficio legale della Fondazione di San Francisco.

Ancora una volta niente da fare: la DCRI convoca Mathis e lo “costringe” a rimuovere la voce il 4 aprile. La vicenda viene immediatamente resa pubblica anche agli altri amministratori: ne nasce una discussione che porta al ripristino, il giorno dopo, della voce incriminata. Il 6 aprile, sia la Wikimedia Foundation che Wikimedia France emettono un duro comunicato in cui chiariscono la vicenda e protestano per il trattamento subito dalla DCRI.

L’annuncio di Mathis riguardo quanto avvenuto e le reazioni della comunità wikipediana francese.

Il punto è che, a quanto pare, non c’era assolutamente nulla che potesse giustificare la cancellazione della voce: stando a quanto afferma WMF, «quasi tutte le informazioni nell’articolo erano citate in fonti disponibili a chiunque», anzi «i contenuti della voce si basano largamente su un video pubblico, in cui il maggiore Jeansac, capo della stazione militare in questione, rilascia una intervista dettagliata e fa compiere al giornalista un tour della stazione». Inoltre, la voce è stata creata il 24 luglio 2009, dunque non si capisce perché «la DCRI pensa che la voce è diventata improvvisamente una minaccia urgente adesso».

Di sicuro, è diventata un articolo di improvviso interesse per i wikipediani — e non solo. In soli tre giorni, le versioni in cui la voce è stata scritta sono passate da due (francese e inglese) a ben 22, fra cui ovviamente l’italiano, ma anche l’arabo, il cinese, il giapponese e il turco. Nello stesso periodo, la voce diventa la prima per numero di visite in assoluto: più di 173.000, ossia circa 17 volte il traffico ottenuto dalla voce su Jean-Jacques Augier, il tesoriere della campagna elettorale del Presidente francese Hollande coinvolto nello scandalo Cayman.

Risultato: non solo la DCRI non è riuscita a nascondere le informazioni che voleva cancellare, non solo ha dato un’immagine di sé pessima (la prepotenza mostrata ha ben pochi precedenti), ma addirittura ha attirato l’attenzione del mondo verso una stazione di snodo molto importante per le comunicazioni dell’esercito francese, dal momento che (probabilmente) un’eventuale comunicazione per l’uso dell’armamento nucleare del Paese passerebbe di là. Davvero un risultato niente male per chi si dovrebbe occupare della sicurezza nazionale.

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Luca Martinelli

Classe 1985, ufficialmente giornalista freelance, wikipediano nel cuore e nell’anima dal 2006.