Tremendamente bello 2.0

La versione riveduta e corretta dell’articolo sul libro “Growth Hacking Mindset”

Devo tornare doverosamente ad un commento più articolato e concreto sui contenuti del libro di Raffaele Gaito. Piccole riflessioni che nascono man mano che ci si addentra nel testo.

Vorrei però ricordare a chi, come me, facilmente “si perde”, di dedicare la giusta attenzione che merita il libro, cercando momenti di silenzio e concentrazione.

Un libro non “di sola lettura”

Prendo a prestito questa espressione informatica, sulle proprietà di accesso ai dati digitali, per sottolineare che questo, come molti altri testi, non è un libro “di sola lettura”. Se ci prestiamo davvero attenzione, riusciremo a porci qua e là le giuste domande; potremmo essere piacevolmente interrotti nella lettura da piccole immagini come questa:

sempre del bravo Yobi, che è un maestro a trovare riferimenti “grafici” che ben si associano a singole parole. Così la “sperimentazione” è una provetta di laboratorio; la “crescita” è quello che ci bolle dentro; la “trasformazione” è il bruco che diventa farfalla, e la “sopravvivenza” (credo non a caso) un pesce, simbolo della lotta contro la plastica che sta inquinando i nostri mari!

Sviluppare un mindset del tutto personale

Mi sono appuntata qualche passaggio esercitandomi nell’arte di far crescere un “mindset” personale, arricchendo quello che già c’è nel mio bagaglio personale di carattere, ideali, conoscenze e stile di vita cercando di adattare i contenuti del libro a quello che sono oggi, o prendendoli come pretesto per pormi alcune domande rispetto alla mia vita privata e a quella lavorativa.

Il primo appunto, preso dalle parole di Raffaele, è questo:

“Fai tuoi i principi che ti possono essere utili e lascia indietro tutto ciò che ti sembra superfluo o inadatto”

Con questo spirito io, che non ho un business né faccio marketing, mi sono messa a leggere questo testo.

Appena più avanti, e poi pagina dopo pagina, leggo, appunto, scorro veloce o mi soffermo se il fraseggiare di Raffaele mi suscita qualche domanda.

E i passaggi più significativi per una persona come me sono quelli dove si parla di team, di contenuti, di clienti o utenti… che per me sono il gruppo di amici che collaborano in parrocchia, oppure quello che potrei portare in un mondo molto diverso dal business tradizionale, che è il mio lavoro quotidiano, di informatica in un Comune, per antonomasia “legato” alle normative e alla burocrazia, dove gli utenti (o clienti) sono i cittadini, oppure (nel mio caso specifico) i colleghi di tutti gli uffici.

Credo che il libro di Raffaele sia un buono strumento che ha qualcosa da insegnare pure a me, che vivo e agisco in ambiti ben diversi dal suo settore di riferimento.

Pennellate d’autore

Scorrendo le pagine leggo accenni ricorrenti a diverse persone o aziende, tutte italiane.

Dove molti ci vedono importanti personalità o brand, attraverso i quali Raffaele è riuscito a portare esempi concreti di sperimentazione, innovazione e crescita, io le interpreto come “pennellate d’autore” che impreziosiscono un libro che non definirei più un manuale da scrivania.

Raffaele, che è un professionista vero in questo caso, sta mettendo a disposizione tutte queste interviste, così da creare una vera “galleria d’autori” con esperienze molto belle che meritano di essere ascoltate.

Per curiosità ho provato a sentire la prima, con Fabio Bin di WeRoad… molto interessante!

Tremendamente bello 2.0

Cos’altro devo scrivere per convincerti che questo è un libro tremendamente bello?

Ah, sì… ci sono dei tool pazzeschi, il libro ne è pieno zeppo. Ma quelli Raffaele già li condivide gratuitamente ogni giorno sui social network.

E poi ci sono le domande…

Però non posso dirti tutto, rovinerei la tua esperienza personale nel viaggio che farai se deciderai di acquistare il libro.

Io ti ho raccontato la mia. Spero ti sia d’aiuto.

Buona lettura.