TRON — tutto quello che devi sapere o quasi

F.G. Mariani
6 min readJan 7, 2018

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Come promesso nel mio precedente articolo su Ripple, non potevamo non parlare di un’altra cripto che ha scalato rapidamente le vette della coinmarketcap durante queste vacanze invernali. Stiamo ovviamente parlando di Tron (TRX). In questo articolo toccheremo principalmente tre temi: 1) Chi c’è dietro questo progetto; 2) il progetto; 3) possibili andamenti e previsioni. Ovviamente, come ogni articolo che viene partorito dalla mia tastiera, si tratterà di una trattazione semi-seria: serio è il contenuto, semi la forma perché se c’è una cosa più brutta di scrivere un articolo stupido, è scrivere un articolo noioso.

Justin Sun o il “novello Jack Ma”

Justin Sun è l’under 30 dietro questo progetto blockchain-based, ma di chi stiamo parlando in realtà? Guardatelo in faccia:

Quello che potrebbe sembrare a tutti gli effetti il cugino cinese di Dawson Creek (almeno così lascia intendere la posa fotografica) è già stato definito, per altro da Forbes, mica da Ciccisprizzi, il nuovo Jack Ma. Ma chi è Jack Ma? Jack Ma è l’uomo più ricco della Cina, classe 1964, fondatore di Alibaba (l’Amazon orientale) e pratica diversi sport tra cui la filantropia. Ha anche fondato la Hupan University, una scuola di business di altissimo livello, volta a formare i grandi CEO del futuro, completamente gratuita per i meritevoli che non saranno comunque più di 40 iscritti. Segnatevelo perché dopo ci tornerà utile.

Un paragone di questo tipo dovrebbe subito farci tirare un respiro di sollievo, sappiamo che dietro il progetto TRON non c’è un Fantozzi qualunque. Ma cosa ha fatto Justin Sun per meritarsi il titolo di delfino del trono cinese?

Curriculum o Culliculum

Tralasciando questo titolo davvero super simpatico (oooh) il curriculum di Justin Sun rende giustizia o quasi al paragone:

Ha studiato alla The Chinese University of Hong Kong; alla Peking University e infine nel 2013 ha concluso il suo percorso di studi alla University of Pennsylvania. Ora, questo ovviamente non basta per essere paragonati all’uomo più ricco della Cina, quindi proseguiamo.

Da dicembre 2013 a gennaio 2016, udite udite, è stato Chief Representative and Advisor in Cina per Ripple Lab. Proprio lui, Ripple. Come prima esperienza lavorativa direi niente male. Ma non finisce qui.

Justin è fondatore di PEIWO APP, da molti definito lo snapchat orientale. Reperire informazioni su PEIWO non è facilissimo, o meglio, lo sarebbe se capissi che vuol dire “運命か 采か 昨日と今日の 狭間に終えた 君の御霊”, ma ancora non parlo cinese. Peiwo non dispone di un bacino di utenti chissà quanto importante, 10 milioni di users non fanno rabbrividere se consideriamo che i cinesi sono 3 miliardi, tuttavia questo gli è bastato per essere inserito nella classifica degli Under 30 in ambito technology che secondo Forbes dovremmo tenere d’occhio. Forbes, mica Novella 2000.

Per buttare giù qualche informazione un po’ cazzara, Justin si fa alfiere di un internet emancipante, rivendicando la decentralizzazione a cui tanto auspicava Tim Berners-Lee, appunto “l’inventore” di Internet. Non a caso in ufficio ha una mega tela con un cavaliere che affronta faccia a faccia un drago sputafuoco, dico “non a caso”, perché nel tweet che cito ha chiaramente definito Zuckerberg il drago malvagio, il Targaryen centralizzatore. Niente scherzi, Justin non nasconde la sua antipatia nei confronti di Mark Zuckerberg e Facebook, quando può gli tira sempre qualche stoccatina dal suo profilo twitter.

T per Tron

Ma 10 mesi fa Justin capisce che per essere il nuovo Jack Ma deve fare qualcosa di più che affiancare un nome inglese a un breve cognome cinese. Dunque ad Aprile 2017 fonda Tron, un progetto a mio avviso decisamente interessante, seppur ancora giovanissimo.

Nel whitepaper definisce senza mezzi termini “Tron — la cura per internet”. Ma andiamo per gradi. Tron è un protocollo Ethereum Based, dunque costruito sulla tecnologia del gioiello di casa Buterin, finalizzato alla fruizione e distribuzione di contenuti multimediali/digitali su blockchain. Dai tv shows, alle app, ai social network. Tutto su Tron! Inoltre si propone come una soluzione web 4.0 (la Blockchain è invece il 3.0, in altri termini, dobbiamo prima aspettare il pieno sviluppo di Ethereum se vogliamo aspettarci che i progetti Ethereum Based possano fiorire come meritano). Il suo scopo è quello di prendere Apple Store, Google Play e affini e … cestinarli, quantomeno cestinare la loro posizione di monopolio. Internet deve essere decentralizzato, dunque perché poggiarmi necessariamente su Apple o Google per proporre la mia App? Perché regalare i miei dati a Facebook senza alcun ritorno che non sia un calcio in culo e una pacca sulla spalla un po’ come Gamestop quando ti invita a portare in negozio console e giochi? Perché non posso essere retribuito, magari in token TRX, per ognuna di queste attività? E così via per tutto ciò che possiamo far entrare nella categoria di Digital Entertainment. Inoltre vi è la possibilità di lanciare i propri token su Tron e darsi al trading dei suddetti.

Andiamo al sodo

Attualmente il progetto è nella sua fase germinale, credo che se ne parlerà seriamente non prima del 2020. Anche perché adesso le partnership e le adozioni del network si contano sulle dita di una mano, forse entrambe. Ma è normale, Tron è un progetto di appena 10 mesi.

Il valore del token TRX aumenterà se aumenteranno gli utilizzatori del network di Tron, questo vi dovrebbe far capire perché Justin Sun ha intenzione di portare PEIWO su blockchain: per portare i suoi 10 milioni di utenti su Tron. Ci sono, attualmente, altre partnership da tenere d’occhio? Sì, in primis quella con oBike

oBike, le bici arancioni sempre in mezzo ai ****

OBike, il servizio di bike sharing nato a Singapore e giunto sotto le porte di casa mia (vivo a Torino), ma anche Firenze etc ha annunciato una partnership con Tron. Sostanzialmente, non solo OBike vi farà guadagnare, chessò, oBike Coin mentre pedalate, ma li renderà spendibili sia per nuove corse che per usufruire dei contenuti presenti nell’ecosistema di Tron. Mica male. Ma anche qui, fly down. Siamo in una fase germinale e chiaramente il primo mercato che sperimenterà sta cosa sarà quello orientale, dunque vostra cugina che va in università con la oBike non ne è ancora direttamente toccata. Non possiamo inoltre trascuare che sì, molto bello poter spendere i miei coin per i contenuti su Tron, ma ‘ndo stanno sti contenuti? Appunto, tempo al tempo, valuteremo strada facendo. Attualmente TRX vale $0.16 (12 centesimi di euro circa) e ha una marketcap di $10.496.961.922 ( €8.725.284.688), non ci resta che osservare, analizzare ed eventualmente investire.

Cose che puoi anche non leggere

Questo articolo vuole proporsi come un piccolo riassunto, un apriporta per chi non conosce bene l’inglese (dato che c’è poco o quasi nulla in italiano a riguardo) o chi come me l’inglese lo capisce ma ha gli occhi incrociati a forza di passare le giornate sopra ste cose.

Post Scriptum: come ho detto a inizio articolo, segnatevi il nome Hupan University, Jack Ma ha proposto a Justin Sun di entrare nella sua scuola di eccellenze, io terrei d’occhio questo rapporto padre-figlio che si sta creando tra i due… metti che Alibaba, chessò, in futuro accetti pagamenti in TRX, sai che ridere?

I “Clap” su Medium sono ancora gratuiti. Non mi servono per nutrire il mio ego, ma per capire che le ore che spendo a titolo completamente gratuito per fare informazione servono effettivamente a qualcosa e aiutano qualcuno là fuori a comprendere meglio le tecnologie su cui va a investire dei soldi che, per inciso, potrebbe perdere. Se poi considerate che esiste poco o nulla in Italiano riguardo questo tema, ma anche che allo stesso tempo cresce vertiginosamente il numero di investitori italiani, un piccolo feedback non fa male. Per feedback intendo anche che, chiunque senta di avere delle notizie di cui io non dispongo, è invitato a contribuire per il bene di tutti. VVB ❤

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F.G. Mariani

… Graduate Philosophy; ICO Advisor, Blockchain Consultant & Speaker; FX e Crypto Trader; Indipendent Writer