Rivelazioni

Valentina
2 min readOct 16, 2016

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È curioso come nel giro di pochi giorni abbia comprato due libri in cui si narra di due rivelazioni, entrambe fatte da due madri più o meno sconsiderate.

La prima, madre di Annie Ernaux che, credendo che la figlia non possa sentirla, nonostante sia lì accanto a lei, racconta a un’amica la morte di un’altra figlia, nata prima di Annie. La seconda madre, consapevole, ma in qualche modo troppo leggera, racconta di sangue, allucinazioni e dolore del parto alla figlia undicenne che quel giorno decide che non partorirà mai. È la madre di Marta Sanz. I libri sono ‘L’altra figlia’ e ‘La lezione di anatomia’.

Tratto da ‘La prima notte di quiete’, V. Zurlini, 1972

Questi due incipit mi hanno ricordato i film che rimprovero ai miei genitori di avermi fatto vedere quando ero troppo piccola. A me che, essendo figlia unica e la più piccola della famiglia, ero potenzialmente protetta da tutte le incursioni in età più adulta che di solito sono opera dei cugini o dei fratelli più grandi. Mi ricordo - da tanto tempo ormai - del trench di Alain Delon ne “La prima notte di quiete” e di altri film senza nome, che passavano la domenica sulle reti private. Perché li vedessi con loro non sono capace di ricordarlo. Non abbiamo mai avuto un salotto nel quale era piacevole stare tutti insieme sul divano a guardare la tv. Di solito l’evento si consumava seduti alle sedie della cucina, sedie che per loro natura rendevano la resistenza alla visione addirittura eroica, più per la scomodità che per la noia che il film poteva provocare. No, non mi ricordo perché ero con loro a vedere quei film. Ma mi ricordo la sensazione di avere un segreto nei loro confronti nonostante il film l’avessi visto con loro.

Dopo c’era una specie di silenzio tra noi.

Le rivelazioni che i genitori fanno senza saperlo sono abbastanza faticose da affrontare. E per di più si è da soli. E quando, da grandi, si resta con quel bambino solo, gli si dice -sussurrando all’orecchio- ‘alzati e vattene’.

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