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Il tuo Internet è in pericolo. Ecco perché dovresti informarti sulla riforma del diritto d’autore europeo.

Wikimedia
4 min readSep 5, 2018

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Di María Sefidari Huici, Presidente di Wikimedia Foundation

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Nel 2001 il Parlamento europeo si è riunito per approvare regolamenti e organizzare le leggi sul diritto d’autore per Internet, una tecnologia che stava prendendo piede dopo l’ascesa e il calo delle dot-com. Wikipedia era appena nata, ed esistevano circa 29 milioni di siti web. Nessuno poteva predire il futuro di questo ecosistema in rapida crescita—e oggi, Internet è persino più complesso. Oltre un miliardo di siti web, innumerevoli applicazioni per mobile e miliardi di nuovi utenti. Siamo più interconnessi di sempre. Siamo più globali di sempre. Ma dopo 17 anni le leggi che proteggono il suo contenuto e i suoi creatori non sono rimaste al passo con la crescita esponenziale e l’evoluzione del web.

La prossima settimana il Parlamento europeo deciderà il modo in cui le informazioni debbano essere condivise online tramite una votazione che influenzerà significativamente come interagiamo nel nostro mondo digitale sempre più connesso. Ci troviamo nei momenti finali di ciò che potrebbe essere la nostra ultima opportunità per definire come si presenterà Internet nel futuro. La prossima ondata di norme sottoposte all’attenzione del Parlamento europeo o concederanno una più ampia innovazione e crescita, o reprimeranno quel web vivace e libero che ha permesso a creatività, innovazione e collaborazione di prosperare. Ciò è importante perché il diritto d’autore non riguarda solo libri e musica, ma incide profondamente anche su come le persone comunicano e creano su Internet nel corso degli anni.

Questo è il motivo per cui dobbiamo rammentare l’obiettivo originario di tale aggiornamento della legge: realizzare norme sul diritto d’autore che migliorino l’accesso a un Internet in rapida evoluzione, variegato e libero.

Lo stesso contesto in cui il diritto d’autore opera è completamente cambiato. Si prenda in considerazione Wikipedia, una piattaforma che come gran parte dell’Internet odierno è resa possibile da persone che agiscono sia da consumatori sia creatori. Le persone leggono Wikipedia, ma altresì scrivono e modificano voci, scattano foto per Wikimedia Commons, oppure contribuiscono ad altri progetti di Wikimedia per il sapere libero. I contenuti su Wikipedia sono disponibili con una licenza che autorizza chiunque a usarli, copiarli o modificarli.

Ogni mese, centinaia di migliaia di volontari prendono decisioni su quali contenuti includere su Wikipedia, su cosa costituisca violazione di copyright e su quando queste decisioni necessitino di essere riviste. A noi piace così—permette alle persone, non ad algoritmi, di prendere decisioni su quale sapere debba essere ripresentato al resto del mondo.

I cambiamenti alla direttiva europea sul diritto d’autore nel mercato unico digitale potrebbero avere serie implicazioni per Wikipedia e altri siti web indipendenti e non profit simili.

Oggi Internet è collaborativo e aperto per natura. Ed ecco perché i nostri rappresentanti all’Unione europea devono istituire linee di condotta che promuovano il libero scambio di informazioni online per tutti.

Noi sollecitiamo i rappresentanti europei sia a supportare una riforma che aggiunga protezioni cruciali a opere d’arte, storia e cultura nel pubblico dominio, sia a limitare nuovi esclusivi diritti per opere esistenti che già sono libere dal diritto d’autore.

Il mondo dovrebbe allarmarsi dinanzi a nuove proposte che introducono un sistema che filtrerebbe in automatico le informazioni prima ancora che esse appaiano online. Attraverso obblighi di prefiltraggio o maggiore responsabilità per i caricamenti degli utenti, le piattaforme sarebbero costrette a creare sistemi dispendiosi e spesso squilibrati per revisionare e filtrare automaticamente potenziali violazioni di copyright sui loro siti. Sappiamo già che questi sistemi sono storicamente imprecisi e conducono spesso a falsi positivi. Per fare un esempio, si consideri l’esperienza di un docente tedesco che ha ripetutamente ricevuto notifiche di violazione di copyright per aver usato in suoi video su YouTube musica nel pubblico dominio di Beethoven, Bartók e Schubert.

Internet ha già creato modi alternativi per gestire questi problemi. A dimostrazione di ciò, gli utenti di Wikipedia già lavorano sodo per individuare e rimuovere contenuti illeciti qualora dovessero apparire. Questo sistema, che è ampiamente sostenuto da sforzi umani, è molto efficace nel prevenire violazioni del diritto d’autore.

Buona parte del discorso legato alla riforma del diritto d’autore europeo è stata dominata da relazioni di mercato fra grandi detentori di diritti e piattaforme Internet a scopo di lucro. Ma questa piccola minoranza non riflette l’ampiezza di siti web e utenti che oggi popolano Internet. I wikipediani sono motivati da una passione per l’informazione e un senso di comunità. Noi siamo del tutto non a scopo di lucro, indipendenti e fondati su base volontaria. Esortiamo i membri del Parlamento europeo a tenere a mente le esigenze di questa silente maggioranza online nel corso della progettazione delle politiche sul diritto d’autore che riguardano l’intero Internet.

Mentre vengono presi in considerazione emendamenti alla bozza della nuova direttiva sul diritto d’autore, noi sollecitiamo il Parlamento europeo a creare un quadro normativo che rifletta l’evoluzione dell’uso odierno di Internet delle persone. Dobbiamo ricordare il problema originario che i policy maker si erano prefissi di risolvere: portare le norme sul diritto d’autore in linea con un mondo digitale sensibilmente più ampio e più complesso, rimuovendo inoltre le barriere transfrontaliere. Dovremmo rimanere fedeli alla visione originaria di Internet—affinché esso rimanga uno spazio aperto e accessibile a chiunque.

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