Riduzione contagio del 52% e rischio sanitario di riaprire troppo presto in Italia

Antonio Gulli
3 min readApr 14, 2020

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Autore: gulli , Contributi: Onofrio Petragallo, alcune domande: Davide Manganaro

L’Italia sta avendo parziale successo nel contenere il COVID19

Al 13 Aprile, 2020 L’Italia sta avendo parziale successo nel contenere il COVID19. Solo il oggi vi sono stati 3153 nuovi casi di positivi. E’ necessario dire con chiarezza che, nonostante i ventidue giorni di isolamento, la riduzione di nuovi contagi è di solo il 52% dal massimo dei contagi avuto il 21 Marzo 2020 con 6557 nuovi positivi. Va ricordato che durante questi 22 giorni l’isolamento non è ne mai stato completo, visto che alcune attività ne sono esenti, ne è mai stato completamente rispettato dagli italiani. E’ necessario ripetere ancora una volta che Il virus continua dunque a propagarsi con forza in Italia con nuovi contagiati ogni giorno

Ad oggi, vi sono un totale di 102253 positivi e riconosciuti come tali in ciascuna regioni Italiana. Ai positivi riconosciuti come tali si aggiungono i pazienti asintomatici che, a secondo dello stato evolutivo della malattia, possono essere positivi non ancora individuati. Riassumendo, visto la presenza di tanti nuovi positivi giornalieri, visto l’elevato numero totale di positivi, e vista la presenza di un non specificato numero di pazienti asintomatici, non è dunque il momento di pensare ad una riapertura dell’Italia che, se troppo affrettata, ci porterebbe dentro una catastrofe sanitaria di dimensioni ancora maggiori.

Nuovi positivi giornalieri in Italia [fonte protezione civile, analisi: https://sites.google.com/view/covidtrack/]

Ricordiamo che qualche dozzina di positivi, tracciati con ritardo, hanno causato 19.899 morti fino al giorno 11 Aprile 2020. Non sappiamo se in ciascuna regione, i positivi ed i pazienti asintomatici liberi di circolare, possano causare un elevato numero di morti come in Lombardia.

Totale morti COVID in Italia [fonte protezione civile, analisi: https://sites.google.com/view/covidtrack/]

Ci sono tuttavia tre effetti incoraggianti ottenuti grazie alla quarantena nazionale. E’ stata infatti osservata, una riduzione della pressione sugli ospedali, una riduzione del numero di persone che richiedono la terapia intensiva, ed un aumento dei casi di persone con sintomi più lievi. L’isolamente e la distanza sociale espone ciascuno di noi a minore rischio di essere esposti con contagiati con alta carica virale. Tuttavia, questo auspicato miglioramento, non deve trarre in inganno in quanto transitorio. La stampa si è concentrata per lungo tempo su questi effetti ma è opportuno sottolineare che essi verranno meno sino a quando vi saranno nuovi positivi e pazienti asintomatici.. In caso di riapertura, rimane un rischio elevato di avere una situazione anche peggiore della precedente visto che il numero di positivi è nel frattempo aumentato considerevolmente. Vediamo dunque la situazione locale.

La situazione regionale

La situazione regionale al 13 Aprile, 2020 rivela la presenza di nuovi positivi, ed in qualche caso, un aumento locale rispetto al 21 Marzo, 2020. Questo perché il virus, lentamente e solo parzialmente contenuto in alcune regioni, si è nel frattempo propagato con forza in altre.

La tabella riporta il numero totale di positivi rilevati per regione. Anche un solo positivo, libero di circolare, potrebbe portare ciascuna regione in l’Italia ad una situazione simile a quella già osservata in Lombardia, la prima regione Italiana dove il virus ha colpito pesantemente.

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