Sanremo, foto di Valentinesduck.wordpress.com

Il mare è un muro

Alberto Motta
2 min readMay 29, 2015

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Pubblicato originariamente su Scene Mediterranee.

Sky is the limit ma il mare è un muro. Lascia stare d’estate che è una messa in scena infatti pagate il biglietto per entrare. D’inverno lo guardi e capisci che il mare non sono affari tuoi.

Tu urli yolo! al molo e lui sibila nimby bimbi.

Cioè d’inverno il mare puoi muoverti in tutte le direzioni ma non dentro al mare guarda Genova che è arroccata tutta sulle colline come una nonna che tiene su le sottane per non bagnarsi.

Quant’è brutta Genova.

Infatti poi andammo a Sanremo.

È lì che Chet Baker e io ci ritrovammo sugli scogli che dividono i bagni Paradiso dai bagni Ippocampo e faceva anche meno freddo e lui tirò fuori dalla giacca la tromba. Neanche la custodia.

Ora è in piedi sull’ultimo scoglio e avvicina il bocchino alle labbra. Io sono due metri dietro a lui, gli vedo solo le spalle, i gomiti. Non sto qui a farla lunga, la foto la conoscete tutti e l’ho scattata in quel momento quindi vi siete fatti un’idea. Poi alla cronaca passò per incuria che in quello scatto di spalle lui avesse le braccia alzate per urlare qualcosa al mare. A parte che Chet Baker che urla ci vuole fantasia. Invece stava suonando la tromba insieme alle onde in un esercizio di stile che è più un divertissement che in pochi conosciamo, individuare nel rumore bianco dello schhhh del mare una nota di pedale su cui modulare un’idea senza concetto. Vi auguro di essere dei musicisti.

Bon.

Tirato fuori quello che c’era da tirare fuori poi andammo a improvvisare al Rivolta su in città vecchia. L’unica cosa che disse al pubblico fu in italiano: il mare è un muro.

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Alberto Motta

Communication for VC dpixel / Founder of Rivista Letteraria and DEINCEPS