Topazio di Ghiaccio

Andrea Canova
3 min readNov 23, 2016

La Grande Montagna era vicina e Skie non poteva arrendersi proprio ora. Un antico portale ne segnava il limite ed era sormontato da vetuste rune ormai cancellate dal tempo. Skie lo sapeva, lei lo aveva visto in sogno, quel varco celava il Topazio di Ghiaccio. Skie si fece coraggio, pronunciò parole non sue che piano piano le uscivano dalle labbra sottili, quasi sussurrate all’inizio in un crescendo di intensità. Le vibrazioni della sua voce ora erano distinguibili a grande distanza e erano divenute imperiose; fu allora che le pesanti porte dell’antico portale si aprirono scricchiolando sulle cerniere di roccia viva.

Le pesanti porte dell’antico portale si aprirono.

Skie entrò senza esitare, i cunicoli erano stretti e bui. Fu allora che Skie ebbe un moto di scoramento e pensò che forse aveva assecondato troppo istintivamente un suo sogno a cui qualsiasi altro non avrebbe dato alcun peso. Ora si trovava lontana da casa, sola in un cunicolo buio e gelido, nelle viscere della Grande Montagna, che il suo popolo riteneva Sacra e inviolabile. Quando la sua mente si stava raggelando e queste idee stavano cristallizzando i suoi pensieri, scorse un bagliore poco lontano. Vi si diresse di istinto quasi sapesse dove portasse. Lo spettacolo che si presentò ai suoi occhi da lì a pochi passi era indescrivibile: il cunicolo in cui era terminava in una enorme sala delle dimensioni di una cattedrale gotica della quale condivideva gli archi rampanti di ghiaccio e i pinnacoli di gelido cristallo. La luce dominava la scena, quale emanazione divina di gerarchie angeliche. Una luce Magica, soprannaturale, visto che tale splendore era celato nel ventre della Grande Montagna e ne costituiva il cuore. Skie si diresse verso la navata centrale.

Lo spettacolo che si presentò ai suoi occhi era indescrivibile.

Arrivata all’abside trovò adagiata su di un cuscino candido come neve, il Topazio di Ghiaccio, uno splendido Topazio circonfuso di luce azzurra tenue e dalle mille sfaccettature che facevano riverberare la luce che entrava dalle enormi vetrate. Skie allungò le sue mani e lo prese accogliendolo tra di esse quasi fossero un nido capace di contenere un antico tesoro. Subito la sua ansia svanì, le mille paure che da sempre avevano vissuto a contatto con lei si dissiparono quasi fossero un ricordo lontano, ora vedeva ogni cosa con la giusta luce e con un maggior distacco. Anche la sua vita, che fino a quel tempo la aveva imbrigliata e resa schiava delle sue stesse paure e dei suoi timori, si mostrava ora più sopportabile, anzi quasi piacevole. Skie aveva addomesticato le sue paure e non vi era più spazio per ansia o preoccupazione ora che il Topazio di Ghiaccio era con lei! Quel Topazio più prezioso dell’oro, e di molto oro fino, le aveva infuso un tiepido tepore che aveva invaso e conquistato il suo cuore.

Uno splendido Topazio circonfuso di luce azzurra.

Fu così che Skie si risvegliò all’improvviso, nel suo letto sfatto, sapendo che tutto quello non era stato “solo” un sogno, stringendo forte al petto il Topazio di Ghiaccio, suo silenzioso ma rassicurante compagno di una vita!

Topazio — 8,5 carati

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