JOHN LOCKE e l’EMPIRISMO

Angelo Mascherpa
3 min readMay 2, 2018

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Percorso filosofico ad opera della classe 4CSU dell’Istituto “Cairoli” di Pavia — 2015–2016

“EMPIRISMO” vs “RAZIONALISMO”

L’empirismo si innesta nella tradizione del pensiero inglese e rappresenta un punto di incontro di tale tradizione con il cartesianesimo e con la rivoluzione scientifica. Esso risulta caratterizzato, rispetto al razionalismo dalla teoria della ragione come insieme di poteri limitati dall’esperienza, intesa come:

1) fonte e origine del processo conoscitivo
2) criterio di verità o stumento di certificazione delle tesi dell’intelletto

L’empirismo, in antitesi al razionalismo, tende ad assumere un atteggiamento limitativo o critico nei confronti delle possibilità conoscitive dell’uomo e a seguire un indirizzo anti-metafisico che escluda da ogni ricerca legittima i problemi riguardanti realtà che non sono accessibili agli strumenti mentali di cui l’uomo dispone.

Mentre il razionalista potrebbe essere rappresentato metaforicamente dal ragno, che produce da se stesso la tela, così come il razionalista elabora il suo pensiero deducendolo dalle idee innate che già possiede…

…l’empirista potrebbe essere rappresentato metaforicamente dalla formica, che raccoglie i dati sensibili dal mondo esterno, per immagazzinarli nella mente e poterli poi elaborare…

CARATTERISTICHE DELLA RAGIONE PER L’EMPIRISMO:
Per Locke la ragione non possiede nessuno di quei caratteri che Cartesio le aveva attribuito:
1) NON è unica
2) NON è infallibile
3) NON può ricavare da sè idee e principi, ma deve ricavarli dall’esperienza
4) MA è comunque l’unica guida efficace di cui l’uomo dispone

CRITICA DELL’INNATISMO:
Secondo Locke (come per Cartesio) le idee non ci sono quando non sono pensate, giacché per l’idea: esistere = essere pensata.
Le idee innate dovrebbero esistere anche nei bambini, negli idioti e nei “selvaggi”; ma poichè da queste persone non sono pensate, esse non esistono in loro, perciò non possono considerarsi innate (o, come diremmo oggi, “genetiche”, quindi universali).
Per esempio i bambini tra i 3–6 anni circa (periodo dell’ “egocentrismo” intellettuale) si contraddicono spesso negli esperimenti sulla conservazione dei liquidi…

Spesso, tra i 3–6 anni, il bambino si contraddice sulla quantità…

Secondo Locke, quindi, le idee derivano esclusivamente dall’esperienza. Esistono due tipi di esperienza:

  1. IDEE DI RIFLESSIONEderivano dal senso interno

2) IDEE DI SENSAZIONEderivano dal senso esterno
Di queste le principali sono le idee semplici.

Le idee semplici sono le sensazioni, che sono già gli elementi più semplici dei nostri sensi e non sono scomponibili, mentre le idee complesse sono quelle che formiamo ragionando sulle prime.

Le idee complesse

Le idee complesse, per quanto infinite di numero, si lasciano ricondurre a tre categorie:
1) I modi: sono le idee che esistono soltanto come manifestazione di una sostanza.
2) Le sostanze: sono idee di ciò che è percepito come esistente di per sé.
3) Le relazioni: sono idee che scaturiscono dal mettere a confronto più idee.

La sua analisi risulta particolarmente importante per ciò che concerne la idea complessa di “sostanza”…

Rappresentazione del proverbio indiano su “cosa regge il mondo”…

Anche nella seguente scena del film Matrix, il protagonista riconosce l’inconsistenza della sostanza (in questo caso una bistecca), riducendola a “suggerimenti al cervello”

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