Quattro (brutte) fotografie

Antonio Fini
2 min readAug 20, 2017

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Quattro grafici per fotografare lo stato del nostro sistema di istruzione.

Tre di essi provengono dalla pagina dei confronti a livello europeo dei principali indicatori sull’istruzione del sito Noi Italia dell’ISTAT, l’altro invece è tratto dall’ultima rilevazione OECD/OCSE-PIAAC sulle competenze della popolazione adulta.

La sintesi che si ricava è quella di un Paese con una popolazione adulta (è importante, significa che partiamo già svantaggiati, e che tutto sommato la scuola “di ieri” non funzionava così bene come si crede, quanto meno non per tutti, anzi decisamente per troppo pochi) caratterizzata non solo da bassi titoli di studio, ma anche da un livello assolutamente inadeguato di di competenze linguistiche.
È interessante mettere insieme i due aspetti, per coloro che pensano che i titoli di studio non servano o non siano così importanti.
A completamento del quadro (ma, a pensarci bene, come potrebbe essere altrimenti?), ecco il (certamente NON ambito) record continentale dei cosiddetti giovani NEET (giovani che non studiano e non lavorano), che non consente grande ottimismo neanche sul sistema di istruzione e formazione di oggi.

A complicare lo scenario, la grande differenza tra Nord e Sud, ben descritta da Franco De Anna che rende la media “Italia” quasi priva di significato (esistono almeno DUE Italie!).

Un ulteriore approfondimento è offerto dal report sui costi economici e sociali degli adulti con scarse competenze del CEDEFOP. Ovviamente, anche da questo documento …cattive notizie!

C’è molto, moltissimo da fare!

Certo, vi sono miglioramenti in atto, anche se i parametri nazionali previsti per la Strategia Europa 2020 saranno raggiunti (alcuni già lo sono, altri come la percentuale di laureati, sono stati fissati “al ribasso”), il nostro Paese rimarrà nelle posizioni di coda e in ogni caso lontano dagli altri grandi paesi europei con i quali aspiriamo a confrontarci.

Probabilmente è stato perso troppo tempo in passato e il sistema di istruzione e formazione è rimasto sostanzialmente immobile, prigioniero di troppe “riforme”, per lo più mancate o gattopardesche.

Adulti con titolo di studio più alto equivalente a licenza media (Italia QUART’ULTIMA) — Fonte: Noi Italia ISTAT
Giovani adulti con istruzione universitaria (Italia ULTIMA) — Fonte: Noi Italia ISTAT
Competenze linguistiche degli adulti 15–64 anni (Italia ULTIMA) — Fonte: OECD PIAAC
Giovani NEET (Italia PRIMA ovvero ULTIMA) — Fonte: Noi Italia ISTAT

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