Palco del Goa Boa Festival, Arena del Mare

Goa Boa, sette serate di musica sulla Luna

Il Festival di musica dell’Arena del Mare scalda il pubblico di Genova unendo diversi generi musicali, tra artisti di fama nazionale, internazionale ed emergenti.

Beatrice Caruso
5 min readJul 26, 2019

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Il palco più atteso dell’estate torna ad accendere i suoi riflettori al Porto Antico di Genova. Il tema della locandina 2019 richiama l’anniversario del primo sbarco sulla Luna e invita il pubblico ad unirsi alle sette serate lunari del Goa Boa Festival, rinnovando anche quest’anno il suo appuntamento, con più di 40 concerti distribuiti in un’intera settimana di musica allo stato puro. Dalle 18 del pomeriggio a mezzanotte inoltrata, si alternano le performance di artisti nazionali e internazionali, affermati ed emergenti. Il 5 e il 9, poi dal 17 al 21 luglio, Goa Boa apre le sue porte all’Arena del Mare, mettendo a disposizione online e all’ingresso i biglietti per l’accesso. Stand di cibo locale e non, bevande distribuite plastic free, tavoli, sedute e bancarelle d’arte.

Bicchieri disegnati dai giovani collaboratori di Goa Boa acquistabili all’entrata e utilizzabili nel corso di tutta la serata [Foto di Giulia Spinelli]

L’ultimo appuntamento

Terminata da poco l’edizione 2019, il Goa Boa Festival tira le somme di un’altra settimana di successo all’insegna della musica. Più di 15.000 biglietti venduti e una serata sold out, la programmazione dell’evento è molto ricca, tra pop, rock, rap e trap. Ad inaugurare il Festival la voce di Calcutta, seguito da Gazzelle il giorno seguente. Tra i nomi più attesi: Fast Animal and Slow Kids (FASK per i fan), Carl Brave, Max Gazzè, Salmo e Izi.

Quest’anno gli artisti internazionali cavalcano il palco grazie alla rassegna musicale Goazilla; si tratta di Steve Hackett il 14 luglio e dei Jethro Tull il 16 luglio. Ampio spazio al genere rap e trap che domina la scena musicale italiana dell’ultimo periodo. Tuttavia, una scelta artistica che nel complesso tiene conto delle diverse esigenze musicali del pubblico e unisce generazioni diverse di appassionati.

Gli ospiti del Goa Boa Festival 2019
In attesa dell’Aftermovie 2019, il video del Goa Boa 2018 [Video di Simone Putzu e Stefano Pulcini]

La formula vincente

Il Goa Boa Festival vanta la sua prima edizione nel 1998, grazie all’idea dell’Associazione Culturale Psyco, guidata dal direttore artistico Totò Miggiano:

Il GoaBoa è come un integratore nutriente, una selezione di quello che d’inverno non arriva in città. È un festival sano, autentico, credibile e senza luoghi comuni

Numerose collaborazioni a livello locale nel corso del tempo, con lo scopo di valorizzare il territorio, oltre che a offrire nel capoluogo ligure un appuntamento musicale di un certo calibro, fino ad allora assente.

Il Pubblico del Goa Boa [Foto di Giulia Spinelli]

L’importanza che il Festival ricopre può essere considerata da diversi punti di vista. Il Goa Boa connette le realtà musicali locali con quelle extra locali, offrendo la possibilità ai genovesi di poter assistere sul proprio territorio a concerti di grande portata ad un prezzo di biglietto vantaggioso e, allo stesso tempo, avvicina artisti di fama nazionale e internazionale al pubblico locale e alla città di Genova, troppo spesso messa da parte per mancanza di iniziative di questo tipo.

Da Manu Chao a Tiziano Ferro, dai Kings of Leon ai Negrita, poi ancora Caparezza, Paolo Nutini, Ky Mani Marley e tanti altri. L’impegno di Goa Boa è costante, sin dal suo primo esordio, nel cercare di includere nella programmazione ambienti musicali di diversa natura, vantando anche la capacità, molto evidente in alcune edizioni, di prevedere le tendenze musicali future e di offrire a molti artisti la possibilità di saltare sul trampolino di lancio per il successo.

Un occhio di riguardo per il locale

Gorka Valero sul palco piccolo, non meno importante, del Goa Boa Festival [Foto di Giulia Spinelli]

Il Goa Boa rappresenta una grande opportunità per tutti gli artisti emergenti che aspirano a farsi conoscere al di fuori del loro pubblico circoscritto. Per anni questo è significato ottenere visibilità esibendosi sul grande palco, prima degli artisti di maggiore fama. Da qualche tempo, invece, la decisione di allestire un palco più piccolo sul quale gli artisti minori si esibiscono durante la serata, in alternanza a quelli più noti; scelta che non è passata in osservata ai più critici. Tuttavia grande spazio viene riservato ai giovani artisti alle prime armi, che riscuotono ogni anno forte curiosità e impressionano il nuovo pubblico con le loro performance. L’ultima edizione chiama sul palco molti artisti emergenti provenienti da diverse regioni italiane, da nord a sud d’Italia. Vale la pena citare Olly, Matsby, Pnksand, Eugenia Post Meridiem, Fuera, Leyla El Abiri, Maggio, Gorka Valero, SEM e Ophelya.

Gli ospiti del Goa Boa nello spazio interno del Festival [foto di Giulia Spinelli]

L’ambito locale non è coinvolto soltanto dal punto di vista musicale, ma anche da quello professionale. Si parla del duro lavoro per la realizzazione del Festival, che coinvolge ogni anno centinaia di giovani. Numerosi gli incarichi ricoperti, dai componenti dello staff, che durante le sette serate servono cibo agli stand, si occupano del guardaroba e della gestione interna, ai graphic designer che si occupano in particolare del lavoro pre-festival, come accade per la progettazione delle locandine e del logo che si rinnova di anno in anno. Da non dimenticare i fotografia che immortalano ogni momento del festival, le cui foto vengono caricate sul profilo Facebook ufficiale di Goa Boa. Queste le parole di Giada Timossi, collaboratrice al Festival, responsabile del backstage:

Contribuire alla realizzazione del Goa Boa è una grande occasione per mettersi in gioco anche sotto l’aspetto professionale. La soddisfazione più grande si ha a Festival concluso: riconoscere che è anche per merito tuo.

Una location suggestiva

L’Associazione Culturale Psyco sceglie da sempre con massima cura le location che ospitano annualmente il Goa Boa Festival. Privilegiate sono le zone urbane e industriali che necessitano di essere riqualificare e rese più visibili, come la decisione di allestire il palco nell’area dell’ex Laminatoio-Italsider a Genova Campi nel 2001 e nella zona dell’ex Acciaieria di Cornigliano nel 2006.

Dal 2014 diventa location fissa per il Festival, l’Arena del mare, uno dei nuovi punti di forza delle date Goa Boa. Uno spiazzo a ridosso del mare raggiungibile percorrendo fino in fondo via Magazzini del Cotone, al Porto Antico di Genova. La visione ravvicinata delle navi che costeggiando il luogo per lasciare il porto costituisce l’elemento di maggiore impatto. Giunta l’ora del tramonto il sole scende al di là della Lanterna e dei palazzi vicini incantando il pubblico con i suoi giochi di colore.

Il passaggio di una nave a ridosso del palco Goa Boa
Il tramonto dal Goa Boa Festival [Foto di Giulia Spinelli]

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