Gesù è sempre lo stesso

In pratica il mio primo racconto

Angelo Moroni
5 min readAug 28, 2018

Non nascondo che covo il sogno di diventare uno scrittore, ma, a conti fatti, non ho mai fatto nulla per raggiungerlo. Sì, leggo molto, mi informo, studio, ma non ho mai scritto nulla degno di pubblicazione — anche su blog o riviste online. Fino a quando, un paio di mesi fa, grazie a un amico, sono venuto a conoscenza di Narrandom e delle sue Call-to-action: praticamente ti fanno scegliere una parola tra qualcuna che ti mettono a disposizione e ti invitano a scrivere un racconto, utilizzando questa parola appunto, di 5400 caratteri (spazi inclusi); i migliori sarebbero stati pubblicati sul loro blog. Tuttavia, bando alle ciance: quello che leggerete è il racconto che ho presentato.

Gesù è lo stesso

Sono nella sala d’attesa della FisioTech, un centro di riabilitazione in Vaticano, per fare il colloquio per un posto da fisioterapista. Quando mesi fa mio zio Giuliano me ne parlò, dissi “Chissà se quelli vanno a prendere me” lui mi rispose “manda il curriculum, poi vedremo, non avere paura”. Una settimana fa, in effetti, mi hanno chiamato e mi hanno dato appuntamento per oggi, alle 10.30. Sono solo nella sala e ciò permette di rilassarmi. Infatti, per quanto non sia il primo colloquio che faccio, ogni volta mi sale sempre l’ansia di essere giudicato e puntualmente finisce che mi impanico e faccio una brutta figura. Per distrarmi, allora, apro Instagram e mentre sto vedendo le foto della ragazza del bar sotto casa ed entra un altro ragazzo: “È qui il colloquio per il fisioterapista?”, “Sì, è qui”, “Piacere Carlo” si presenta, “Piacere, Tommaso” rispondo e torno a guardare le foto.

Si vede cha ha voglia di chiacchierare : “Sei di Roma?”, “Sì, ma ho studiato a L’Aquila”, “Ah ecco perchè non so chi sei”, come se potesse conoscere tutta Roma, “io ho studiato qua e questo è il mio primo tentativo. Magari mi dice bene: il Vaticano è un posto cazzuto!”- sì, esatto, ha usato la parola cazzuto -“cioè, ci sono i preti e si sa, quando ci sono loro di mezzo le cose funzionano!”. Posso solo annuire con un sorriso timido perché, in effetti, non ha tutti i torti. Dopo un attimo di silenzio mi sale un dubbio, prendo coraggio e gli chiedo: “Giusto, i preti. Senti, scusa, tu, può darsi che lo sappia, cioè, sai se chiederanno qualcosa di cattolico?”, “Eh, boh, lo sai che non lo so, mi sa di sì. Cioè, mi sa il segno della croce te lo chiedono”, “ahia!”, “Che c’è?”, “Eh non sono capace di farlo”, “Che significa?”, “Sono evangelico e non l’ho mai fatto”, “Ah…” Carlo è senza parole.

Dopo qualche istante riprende la parola: “Va be’ te lo insegno al volo, adesso! Non che io sia credente, eh, però… Fai come faccio io. Nel nome del Padre — e porti la mano alla testa- del Figlio — ora, la mano al petto — e dello Spirito — a sinistra — Santo — a destra — Bravo. Riprovaci”

Tocca a me: “Nel nome del Padre… del Figlio.. e dello Spirito Santo”.

Carlo: “No, al contrario, così lo fanno gli ortodossi: prima a sinistra e poi a destra!”, “Ah. Ottimo. Grazie”, “di nulla”.

Dopo qualche momento di pausa, mi sale un altro dubbio: “ma non è che mi chiedono anche se ho il battesimo cattolico?”, “Non ce l’hai?”, “Eh no, i miei anche sono evangelici!”, “Aspè che chiedo a mia mamma!”. Aspetto la risposta della mamma di Carlo e l’ansia sale ancora di più.

“Mia madre dice di no, ma forse ti potrebbero chiedere della cresima, che, mi sa, non hai. Vero?”, “No”, “Ahia”. Carlo ci riflette su, ma non perde d’animo e cerca di rassicurarmi: “Aho, tanto credente sei credente, no? Esatto. Il segno della croce lo sai fare, fai il vago e vedi che te fanno passà, tanto Gesù è lo stesso!”. Certo, Gesù è lo stesso, me fanno passà. Ora, l’ansia è alle stelle: io che non sono capace a mentire, dovrei iniziare ora. Bene, incoraggiante. Credo che sia palese il mio attuale stato che Carlo prova a tranquillizzarmi senza riuscirci: “Non sei sposato, no?”, “Eh.. no. Perchè?”, “No, ma quindi sei vergine?.. scusa, eh, non voglio essere scortese, ma queste cose mi incuriosiscono. Ho altri amici evangelici, tutti vergini, almeno fino al matrimonio. Ma come fate?”, sospiro e che capisce che, sì, sono vergine ma non gli racconto che vado dallo psicologo perchè ho venticinque anni e ancora non ho visto una donna nuda dal vivo. Non posso raccontargli che la mia ex, Francesca, mi ha lasciato proprio per questo: “Sei uno sfigato” mi disse quella volta che la scansai e con lei anche il nostro futuro insieme. Non posso raccontare a Carlo che da quel momento ho perso fiducia in me, che non riesco ad attaccare bottone con le ragazze per paura di non essere compreso: evito e basta. Non è facile essere credenti, perché spesso si è incompresi o considerati sfigati. Poi, oramai, il sesso è ovunque, mi spiego: praticamente ogni trasmissione, in Tv, a qualsiasi ora può parlarne. Il che non sarebbe neanche un male se non fosse che se ti rifiuti di farlo, sei fuori dal club, sei uno sfigato; non c’è scelta: o sei dentro o sei fuori. Non posso raccontare a Carlo che mi vergogno talmente tanto di questo problema che non ne parlo neanche con il mio psicologo, il dott. Michetti: in due volte che sono andato ho svagato e ho parlato di altro. Credo che se ne sia accorto, ma non ce la faccio e mi blocco.

“Scusami, non volevo farmi gli affari tuoi”, “Ma no, tranquillo”, e invece io tranquillo ora non lo sono più: pieno di ansia e anche triste.

“Signor, Carletti”, mi hanno chiamato e per fortuna perchè ora il silenzio stava diventando assordante. “in bocca al lupo, Tommaso!”, “Grazie Carlo”.

Sì, alla fine ho dovuto fare il segno della croce. Ero un po’ impacciato, ma sono riuscito a cavarmela egregiamente anche perchè lunedì dovrò iniziare e quindi, credo, non ci siano stati particolari problemi.

“Mamma, pronto? Sì ho fatto… tutto ok. Però potevi dirmelo che mi avrebbero chiesto il Segno della Croce!… Non lo sapevi neanche tu?…Sì l’ho fatto, me lo ha insegnato un ragazzo qui, prima di entrare…Ok… ci vediamo a casa”.

Alla fine aveva ragione Carlo: Gesù è lo stesso e mi hanno fatto passà. Ci sarà occasione per ringraziarlo perché, da quanto ho capito, ci sarà anche lui Lunedì.

Alla fine non è stato scelto, ma, va be’, mi sono divertito lo stesso!

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Angelo Moroni

Code Monkey #Android per Bemind Interactive e ciarlatano digitale. (Aspirante) Scrittore e Filosofo. http://instagram.com/hooloovoochimi…