Islanda vuol dire farsi bastare le cose.

Il sole, quando c’è, è anche l’estate, che dura due mesi.

Vuol dire ciò che l’uomo non ha sottratto alla natura.

Quasi tutto.

Islanda vuol dire ghiaccio che ricopre vulcani, neve che ricopre deserti, lava che ricopre terra, nebbia che ricopre il mare.

Vuol dire distanze così importanti che diventano tempo, che scorre racchiuso in un era diversa.

Islanda vuol dire bellezza giovane, ribelle, che ancora deve assestarsi, in cerca della sue forma e in grado di crearne allo stesso tempo, uniche e molteplici.

Islanda vuol dire rispetto, silenzio, scoperta, creazione, essenzialità.

Eternità.

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Clara Cordaro

La vita è come il linguaggio: si apprende, si utilizza, si perfeziona. E infine, si restituisce.