La prima di mille notti: lo storytelling per creare comunità

Co-City Torino
3 min readFeb 4, 2020

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Lungo la Dora si vivono mille notti. Ognuna meriterebbe di essere raccontata per restituire a ogni persona l’importanza della propria esistenza.

“Sorella mia, se non stai dormendo, raccontaci una delle tue belle storie, con cui potremo attraversare la notte prima di dirti addio al mattino, poiché non so cosa sarà di te domani”.

Così Dinarzad chiedeva a Sharazad di raccontarle una storia, seguendo un piano escogitato con la sorella, per evitare che il Sultano la uccidesse.

E il piano funzionava, ogni notte, visto che il Sultano concedeva la salvezza a Sharazad, appassionato dalle storie che lei gli raccontava.

È il potere della narrazione, la forza delle storie che possono salvare le vite. Conoscere le persone per le loro biografie, allontanando gli stereotipi e i cliché, spesso diffusi ad arte per alimentare la paura dell’altro.

È l’inizio di ogni comunità. Sapere chi sono gli altri, identificarsi con le loro storie, approfondire la complessità della vita, creare una missione collettiva, accrescere il senso di appartenenza a un luogo.

In questo senso, il progetto Co City ha visto nascere e diffondersi molte storie di impegno civico e rafforzare lo spirito comunitario in città.

In occasione della sua chiusura, il 14 febbraio sarà inaugurato un nuovo progetto europeo ToNite che avrà la sua ricaduta lungo l’asse della Dora e darà molta importanza, soprattutto in una fase iniziale, al racconto del territorio.

Cinque giovani di Aurora, una giovane italiana e quattro figli di immigrati, svolgeranno il ruolo di biografi di quartiere, per valorizzare la storia delle persone che vivono sul territorio, in modo da creare maggiore coesione sociale.

Racconteranno le loro biografie e poi ci accompagneranno alla scoperta di altre mille notti, per scoprire la vita delle persone con cui condividiamo gli stessi luoghi.

Ci permetteranno di capire meglio quali sono i valori diffusi nel nostro territorio, quali gli ostacoli, i conflitti e le trasformazioni che ognuno di noi vive, per raggiungere gli obiettivi che ha a cuore nella propria esistenza.

Scopriremo così di essere più vicini di quanto pensiamo, più simili, di appartenere alla stessa comunità: ci faranno sentire tutti più umani.

È già successo con EATnico, un progetto di innovazione sociale, in cui gli stessi giovani hanno raccontato i negozi etnici del quartiere Aurora contribuendo così a creare una nuova percezione del territorio.

Queste storie poi saranno geolocalizzate grazie alla app Tellingstones e diventeranno patrimonio del territorio e meccanismo per una maggiore identificazione tra le persone.

Perché il 14 febbraio, a San Valentino, l’evento di inaugurazione di ToNite sarà la prima di mille notti, con la speranza di poter vivere e raccontare molte storie d’amore per il territorio.

Per partecipare da subito puoi prenotare qui il tuo biglietto per l’evento di inaugurazione.

Stefano Di Polito

Espereal Technologies

Regista e direttore artistico

dell’evento di inaugurazione di To Nite

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