Otto idee per ridare vita all’ex stabilimento Lancia di Via Cumiana

Co-City Torino
6 min readJul 12, 2019

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Il recupero di un edificio iconico appare sempre come una sfida ambiziosa per il quartiere in cui si trova e per i suoi abitanti, che proiettano su quello spazio aspirazioni, speranze e visioni. L’ex stabilimento della Lancia di Via Cumiana si prepara a diventare a partire da febbraio 2020 un nuovo simbolo non soltanto di Borgo San Paolo ma anche di tutta quella serie di processi di co-progettazione e collaborazione civica attivati a Torino da Co-City.

Quello che potrebbe apparire come un carico di responsabilità eccessivo finanche per una struttura con quasi un secolo di storia è il risultato di un processo avviato sin dall’inizio del progetto finanziato da Urban Innovative Actions. Co-City ha infatti inserito lo stabile di Via Cumiana nella categoria dei progetti di collaborazione complessi, attraverso i quali l’amministrazione comunale intende promuovere grazie ai patti di collaborazione con i cittadini l’avvio di nuovi servizi e attività in edifici in disuso, che richiedono interventi di riqualificazione anche ingenti.

A colpire dell’operazione di rilancio dell’ex stabilimento Lancia di Via Cumiana non è solo la quantità e la tipologia degli interventi di recupero avviati con i cantieri aperti nelle ultime settimane, sulla base del progetto Futurboita selezionato nella consultazione pubblica di Co-City, ma è la natura articolata del processo di co-progettazione di questa azione, che punta a promuovere inclusione e innovazione sociale in modo totalmente nuovo.

Animare questo spazio ibrido, ovvero un edificio aperto e senza finestre che assolve la funzione di piazza coperta, è la sfida condivisa dai soggetti proponenti del patto di collaborazione (UISP, Longboard Crew Italia, Blooming Team, ACMOS) e le associazioni e i cittadini del quartiere chiamati a partecipare al Co-City Lab. Alternando presentazioni, tavoli di lavoro e visite della struttura, l’evento ha favorito l’emergere di una serie di idee e proposte che potranno trovare spazio nel progetto di recupero dell’ex Lancia che va componendosi in maniera partecipativa nel corso di questi mesi.

La visita dell’ex stabilimento nell’ambito del Co-City Lab

Borgo San Paolo e l’analisi del territorio
La definizione dei possibili utilizzi futuri di Via Cumiana non può prescindere da un’analisi della vocazione del quartiere in cui la struttura è inserita. Borgo San Paolo è infatti il primo quartiere abitato dai lavoratori provenienti dal Meridione negli anni Cinquanta. Gli edifici a vocazione industriale, i palazzoni ad uso abitativo e il mercato di Corso Racconigi, il secondo più grande di Torino dopo Porta Palazzo, hanno caratterizzato il panorama di questo quartiere popolare e popoloso, ricco di potenzialità anche grazie al suo mix sociale. Non si tratta infatti solo di un quartiere composto prevalentemente di anziani ma negli ultimi anni è aumentato sensibilmente il numero degli studenti del vicino Politecnico che hanno scelto di insediarvisi, affiancandosi alla solida comunità peruviana da tempo residente nel quartiere.

La necessità di vivificare la zona, creando nuovi spazi di socialità per bambini e famiglie emerge forte anche dalla ricerca condotta nella scuola Mazzarello, che ha coinvolto docenti, alunni e famiglie oltre ai dipendenti della Circoscrizione 3, con l’obiettivo di individuare possibili attività culturali o ludiche da organizzare nell’ex stabilimento Lancia da riqualificare.
Oltre alle tante idee emerse dai questionari, dalla creazione di aree studio e spazi sportivi e dedicati al cinema all’aperto (proposte in parte già presenti nel progetto iniziale o riprese nel corso del percorso di co-progettazione), colpisce la percezione che i rispondenti hanno di questo spazio: la struttura non viene vista soltanto come una fabbrica fallita o un esempio di degrado urbano ma soprattutto come un grande contenitore con un enorme potenziale, un pezzo dell’identità del quartiere e della città. In una zona che rappresenta una cerniera tra il centro e la periferie, la riattivazione di luoghi che possano fare da connettore di energie e interventi capaci di completare la funzionalità delle strutture già esistenti nel quartiere, come la scuola Mazzarello o la sede della Circoscrizione 3, appare una necessità per creare nuove centralità lì dove se ne manifesta maggiormente il bisogno.

L’ex stabilimento Lancia

Le otto idee per il futuro dell’ex stabilimento Lancia

La necessità di dare vita ad uno spazio polifunzionale, dotato di un modello di gestione solido e di attività capaci di coniugarsi al meglio alla particolarità della struttura collocata sopra il livello della strada e collegato al marciapiede da una rampa, è il punto di partenza di una riflessione che ha coinvolto una pluralità di soggetti diversi tra loro ma animati dalla consapevolezza che il recupero dell’ex Lancia rappresenta un’opportunità unica per il rilancio di un intero pezzo di città.
Dall’incontro con le organizzazioni attive sul territorio e con i cittadini, nei due momenti in cui è stato diviso il Co-City Lab, emergono una serie di idee che integrano il progetto Futurboita e lo aprono ulteriormente alle esigenze che emergono dal confronto con il quartiere.

1) Uno sportello di quartiere
Attività come il portierato di quartiere stanno creando nuovi momenti di condivisione e socialità diffusa a partire da spazi che fungono da punto di riferimento per un intero quartiere: la creazione di uno spazio sempre fruibile da tutti gli abitanti, corredato magari da una bacheca in cui postare suggerimenti da parte di tutti i cittadini, appare come un’opzione aperta e fruibile per realizzare un servizio utile e a costo zero.

2) Un’aula studio/biblioteca di quartiere
In un’area dove la presenza di studenti medi e universitari è particolarmente significativa, la realizzazione di un luogo aperto dove poter prendere libri in prestito o dove studiare anche fino a tardi può essere un sistema per collegare il nuovo spazio alla vicina scuola media e creare un punto di aggregazione fra i ragazzi del territorio.

3) Uno spazio per attività ludico-motorie
L’organizzazione di spazi dedicati ad attività come il longboard, il parkour e lo slakeline è tra gli elementi centrali della proposta iniziale di Futurboita, che intende trasformare l’ex stabilimento Lancia in un luogo di sperimentazione di attività ludico-motorie urbane e forme di mobilità alternativa: uno spazio dove testare attività fisiche originali, che non trovano spazio nei contenitori tradizionali, e promuovono nuove modalità di relazione con tutto ciò che è outdoor urbano.

4) Un luogo per le famiglie
Un’area giochi, tavoli per colorare, spazi per organizzare picnic o feste di compleanno: l’ex stabilimento Lancia può diventare quel luogo per famiglie che in tanti quartieri manca ma che è avvertito come uno spazio pubblico in cui creare connessioni e socialità a partire dai bisogni dei più piccoli.

5) Un punto di incontro fra diverse generazioni
La condivisione di esperienze e di pratiche tra i più anziani e i più giovani può diventare un elemento capace di stimolare la creazione di nuove attività urbane me anche per riattivare legami di comunità a partire dalla diffusione di saperi e abilità che rischiano di perdersi. Rendere lo stabile di Via Cumiana il luogo di questo passaggio di conoscenze tra anziani e giovani è una sfida appassionante capace di ridare nuovo senso alla costruzione di un tessuto condiviso.

6) Uno spazio di auto-rappresentazione del quartiere
Da simbolo della memoria storica del quartiere ad artefice di un recupero partecipato: dedicare una porzione dell’ex stabilimento Lancia in un luogo dove organizzare mostre fotografiche sulle realtà dimenticate della zona o momenti di racconto teatrale sulla storia di Borgo San Paolo può consentire sia di formare una nuova generazione di “narratori di quartiere” che attirare artisti per avviare nuove forme di collaborazione con il territorio.

7) Uno spazio di nuova fruizione culturale
Spettacoli teatrali per bambini e famiglie, cineforum e proiezioni all’aperto, reading e concerti legati ai principali festival ed eventi culturali in corso in città: le possibili declinazioni culturali dello spazio di Via Cumiana racchiudono il bisogno di una programmazione che tenga conto delle diverse categorie di pubblico ma anche della necessità di attivare nuovi attrattori che ridiano centralità al quartiere nello scenario cittadino

8) Un incubatore di cittadinanza attiva e di nuova socialità
L’organizzazione di corsi di educazione ambientale e alla legalità fanno parte di un’idea più ampia di trasformazione del complesso in una agorà dove è possibile attivare ulteriori percorsi di coinvolgimento civico e rafforzare lo spirito di comunità attraverso azioni semplici ma di impatto significativo per la vita quotidiana degli abitanti.

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Co-City Torino

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