Clubhouse e la centralità della voce: un social network innovativo

I fondatori decidono di ampliare l’audience e dare spazio ai creators per fronteggiare la concorrenza

Elena Montini
Content Management per i social media
4 min readMay 11, 2021

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È passato ormai un anno da quando i creatori di Clubhouse, Paul Davison e Rohan Seth, hanno lanciato la versione beta di questo social network innovativo che ha fatto parlare di sé in tutto il mondo, con una vera e propria corsa agli inviti nei primi mesi del 2021.

Infatti, in seguito ad un ulteriore investimento di 100 milioni di dollari da parte dalla società di venture capital Andreessen Horowitz (che ha portato la valutazione dell’azienda a un miliardo), tra il 12 e il 28 febbraio gli utenti italiani sono passati da 100.000 a 330.000 (stando a quanto riportato da Vincos). Interessante è anche questo articolo di Vajresh Balaji, analista e studioso di tecnologie, che mostra con grafici chiari ed esplicativi la crescita esponenziale che il social ha sperimentato ad inizio anno: se a dicembre 2020 contava circa mezzo milione di utenti, a fine febbraio erano già 3 milioni.

L’app di clubhouse nell’App Store di iOS
Photo by Erin Kwon on Unsplash

Clubhouse si basa sull’interazione vocale tra gli utenti, i quali possono partecipare alle room, stanze tematiche virtuali aperte da utenti detti creator, che ne diventano moderatori (o admin) e scelgono l’argomento di cui discutere. Le room possono essere di tre tipi a seconda della libertà di accesso: Open, Social e Closed. Alle stanze partecipano poi gli ascoltatori i quali, dopo aver alzato la mano e ottenuto la parola dall’admin, diventano speaker. Per questa ragione, l’autore del blog Vincos definisce Clubhouse “un social network asimmetrico”. Un altro aspetto che ha fatto parlare molto di questa piattaforma è la sua esclusività. Infatti, ad oggi, è possibile accedervi solo con due requisiti: ricevere uno dei due inviti che ogni utente ha a disposizione ed avere un dispositivo iOS.

Lo scopo di Clubhouse è quello di favorire confronto e scambio di idee, in un periodo storico in cui i social network, anche a causa della pandemia, sono diventati lo scenario prediletto di interazione sociale. Clubhouse non ha immagini, reazioni o commenti, perciò la vera novità sta nell’essere riuscita a focalizzare l’attenzione sulla voce e sulla parola, favorendo quindi un’esperienza completamente nuova: permette all’utente di restare connesso contemporaneamente a due mondi diversi, partecipando al virtuale, ma senza staccarsi dalla realtà. Si tratta quindi di una fruizione immediata e multitasking, pur mantenendo una grande forza di coinvolgimento dell’utente, il quale può ascoltare conversazioni e dibattiti mentre è impegnato in altre azioni.

LE STRATEGIE PER IL FUTURO

Stando a quanto segnalato da We Are Social, Clubhouse sta adottando nuove strategie per prepararsi al futuro e far fronte al mercato competitivo, dal momento che anche altre piattaforme social si stanno muovendo per creare nuovi rivali. I fondatori di Clubhouse hanno infatti aperto nuovi investimenti al fine di migliorare la piattaforma, renderla competitiva ed accessibile. Innanzitutto, già a gennaio 2021 Clubhouse aveva annunciato sul blog ufficiale che avrebbe ampliato la sua infrastruttura per accogliere più utenti e migliorare gli strumenti di ricerca. Più recentemente, un nuovo articolo del blog (18 aprile 2021) ha annunciato la preparazione di una versione anche per Android e l’introduzione di Payments, ovvero una modalità che consente agli utenti di inviare pagamenti in denaro ai creator, dando loro un feedback ed invogliandoli a creare contenuti sulla piattaforma.

Nonostante ciò, Clubhouse sta sperimentando un crollo del 70% dopo il boom iniziale: secondo i dati di marzo 2021 della società Statista riportati il 22 aprile da Primaonline, i download sarebbero passati dai 9 milioni di febbraio a meno di 3 milioni a marzo.

Tuttavia, come dichiarano Davison e Seth nel blog, l’obiettivo resta lo stesso: “Our aim is to help creators build community, audience, and impact”. Clubhouse si sta quindi preparando al futuro per accogliere nuovi utenti, puntando soprattutto sui creator e sulle loro abilità creative e capacità di attrarre il pubblico dei social.

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