Ennio Brilli
3 min readSep 16, 2016

FINO AL PUNTO ESATTO IN CUI SI SPEGNE

Allora, oggi sono tornato a piedi dall’incrocio per Monte Urano a Campiglione di Tenna fino a casa. Ho attraversato il ponte, poi invece che proseguire sulla strada “ufficiale”, ho svoltato a sinistra e ho costeggiato il fiume per un po’, forse un chilometro o poco più. Ricordavo, da quando studiavo in Seminario, che ci doveva essere una strada che risaliva su, fino a Fermo.

Quando ero in seminario non avevo nessuna vocazione, come il 99 per cento dei miei colleghi studenti (io ci ho fatto il classico). Diciamo che avevamo fame, e allora avevamo scoperto che in Seminario si poteva mangiare e studiare per quattro denari. Mio padre avrebbe speso di più se mi avesse tenuto a casa piuttosto che in questa specie di — allora non si sapeva — allevamento di futuri colti rivoluzionari. Beh, li passai un po di tempo, e quella strada che dopo tanto ora stavo ripercorrendo in salita, era la stessa che facevamo ogni settimana nella mezza giornata dedicata allo svago, per scendere al Tenna, dove, proprio di fianco al letto del fiume, c’era un piccolo campo sportivo, E li giocavamo fino allo sfinimento, facevamo tornei, ci davano medaglie (io una la conservo ancora). Il Seminario in quei tempi ha svolto un’importante funzione sociale: ha permesso a una intera generazione di poveri, fondamentalmente figli di contadini, di prendersi un diploma, e, successivamente, volendo, una laurea. Per la prima volta nella storia dell’uomo, una gran massa di ragazzi (la quasi totalità), ha avuto la possibilità di conoscere la storia, la geografia, la politica, la filosofia, l’algebra, la fisica e la chimica … Non so se la chiesa ufficiale fosse al corrente di questo, ma i giovani, una volta diplomati non passavano a Teologia, ma uscivano a frotte ormai maturi, strutturati, istruiti, capaci di avere un pensiero proprio, indipendente, sul mondo e sulle cose … E dunque anche sui padroni e sugli schiavi. Li vedevo tutti dopo un po’ a tutte le manifestazioni sventolare bandiere rosse. Forse tra le altre cose avevano (avevamo) capito che il primo comunista era stato Gesù Cristo, per il semplice, banale fatto che “Gli uomini sono tutti uguali”. Le lotte sociali, le battaglie sindacali per un lavoro regolamentato, e un reddito più equo, l’uguaglianza fra i generi … Per tutto questo e per altro si lottava. Il Seminario ha contribuito a formare persone che hanno lottato per un mondo più giusto. Ora, proprio ora sono di fronte al Seminario che non è più un Seminario. Non posso fare a meno di pensare che ora è diventato un centro di accoglienza per rifugiati Nigeriani. Non posso fare a meno di pensare a Emmanuel, trucidato da un balordo. Non posso fare a meno di pensare che sono tornati i padroni e gli schiavi. Teresa al telefono mi chiede se voglio che venga a prendermi, le dico di no.

Penso a Emmanuel: “la voglio fare tutta questa strada, fino al punto esatto in cui si spegne”

https://www.youtube.com/watch?v=8jnXZkLk4R0

Ennio Brilli

Fotoreporter freelance. Africa, Latin America, Caucasus, Eastern Europe, Balkans. Social and migration-themed stories