Ci vuole più coraggio ad andare o restare?
La cosa più importante è non rimanere fermi
Ho fatto questa domanda ai miei amici di Facebook e la risposta è stata quasi unanime: RESTARE.
Io non saprei rispondere. Ci ho pensato spesso. Ci penso ancora oggi. Sempre più spesso.
Davanti a tante difficoltà, alla crisi (non solo quella economica, ma anche e soprattutto quella relazionale, di valori), davanti alle possibilità che il mondo potrebbe offrirti… Davanti a tutto questo, restare è davvero un atto di coraggio? O solo un modo per non cambiare lo stato delle cose?
E’ anche vero che per molti ANDARE vuol dire rinunciare. Rinunciare al proprio Paese, rassegnarsi allo stato delle cose. Quando il vero coraggio sarebbe restare e combattere.
Alla fine credo che abbia ragione chi dice che ci vuole coraggio per scegliere, qualunque sia la scelta.
Non è facile andare e lasciare tutto. Ricominciare da capo, lontano dalla tua famiglia. Perdere i primi passi della tua nipotina, le giornate di sole insieme ai tuoi genitori, gli ultimi anni dei tuoi nonni, le tue abitudini, il tuo piccolo mondo sicuro.
Non è facile nemmeno restare. E accontentarsi di questo, di una routine che ti toglie l’aria, dei soliti discorsi, di un futuro che non è futuro.
L’ho provato sulla mia pelle. A volte è più facile aspettare. Restare, non tanto perché si è scelto di restare quanto per non scegliere. Per non prendere posizione, aspettando chissà quale illuminazione.
E intanto il tempo passa… e capisci che il rischio più grande che puoi correre è quello di dimenticare i tuoi sogni.
E non puoi permetterlo!
E’ giusto valutare, ponderare, riflettere, ma alla fine è necessario scegliere. Prendere una posizione. E portarla avanti. Con coraggio e determinazione.
Perché l’atto più coraggioso forse, è proprio questo. Pronti? ☺