Medioevo Universale: il gioco da tavolo definitivo

Fanacea
9 min readMay 22, 2023

Nel lontano 2009 sono venuto a conoscenza del progetto “MedioEvo Universalis”, partito tutto dalla mente di Nicola Iannone (conosciuto nei forum come Veldriss) addirittura nella fine degli anni ’80, quando insoddisfatto di Risiko lui e i suoi amici iniziarono ad unire insieme più mappe e prendere elementi di altri giochi da tavolo per creare un gioco che li soddisfacesse appieno, e soprattutto che consentisse di giocare con molti giocatori (non più i soliti 4–6 partecipanti alla partita, ma per averne fino a 10!).

MedioEvo Universalis venne presentato al pubblico soltanto a partire dal 2007, e poiché iniziava ad essere proposto non solo sui forum online ma anche alle convention ludiche, fu necessaria una pesante rivisitazione: la mappa iniziò ad assumere accuratezza storica, le pedine specifiche fatte a mano per le unità militari (per sostituire i carroarmatini del Risiko), e la veste grafica venne aggiornata.

Il gioco iniziava a prendere forma, ma aveva ancora bisogno di modifiche, il numero di pedine andava ridotto per poter essere contenuto tutto in una scatola, e le regole per quanto andassero bene per l’affiatato gruppo di amici dovevano essere leggermente modificate e semplificate per poter essere appetibili ad un giocatore alla sua prima partita.

Lo scoglio purtroppo si presentò con la ricerca di un produttore, l’enorme componentistica e il regolamento che a prima vista può spaventare per la complessità non si rivelarono dei buoni biglietti da visita. Fortunatamente nel 2016, dopo un lungo lavoro di restyle (in particolar modo sulla mappa di gioco e sulle meccaniche, che diventarono man mano sempre più storicamente accurate) la Giochix decise di investire nel progetto MedioEvo Universalis e ad ottobre di quell’anno venne dato l’annuncio ufficiale del crowdfounding.

Per dare un’idea del successo che il gioco aveva raggiunto, i 70.000 € richiesti per finanziare il progetto vennero raggiunti in appena 3 ore, e a fine campagna vennero raccolti più di 350.000 €. Non fu tutto rose e fiori, ci furono diversi posticipi, il nome del gioco venne cambiato in Medioevo Universale (per evitare beghe legali con il marchio Europa Universalis), e le date di prevista consegna del gioco subirono diversi slittamenti, ma per un progetto tanto ambizioso sarebbe stato impossibile calibrare tutto al millimetro.

Finalmente però, dopo quasi due anni, il gioco mi è stato recapitato a casa.

Solo nell’aprire lo scatolone mi sono reso conto che non solo era all’altezza delle mie più rosee aspettative, ma che andava ben oltre. La scatola è ENORME, per darvi un’idea Gloomheaven ci potrebbe stare dentro e avanzerebbe ancora spazio per un paio di altre scatole di Monopoly, ed è anche pesante (circa 10 kg). Da maneggiare con molta cura.

Materiale presente

I regolamenti di Medioevo Universale sono due: quello del prototipo, il gioco originale creato da Nicola, ed il regolamento ufficiale del gioco, creato da Giochix. Le componenti sono intercambiabili per entrambi i regolamenti, con la differenza che quello prototipo richiede un maggior numero di carte (e quindi se si gioca con il regolamento Giochix non si userà un mazzetto di carte).

La mappa ha due facce, ognuna per essere usata con il suo regolamento: si nota subito che la versione ufficiale è più approssimata e meno storicamente accurata di quella del prototipo, ma è volutamente più semplificata in favore di un regolamento più snello, quindi nessun problema. Idem per le plance di gioco, per ogni versione del regolamento si hanno delle proprie plance con gli alberi delle tecnologie disponibili.

Le carte sono di ottima fattura, resistenti (con finitura linen), e con stampe ben fatte. Per evitare un numero doppio di carte da utilizzare sono state stampate a doppia faccia (in modo da avere solo due mazzi di carte invece di quattro). Questo potrebbe risultare scomodo in fase di gioco, ma con dei piccolissimi accorgimenti (è sufficiente coprire la carta in cima al mazzo ed eventualmente pescare dal fondo) si bypassa il problema.

Le miniature per essere sbustate richiedono una buona mezz’ora da quante sono! Oltre alle truppe di ogni giocatore, ci sono le costruzioni, i mezzi e le armi da assedio, le monete (in metallo!), i cubetti delle merci, ecc… Davvero tutte ben fatte, la qualità di un così grande numero di miniature è impressionante (specialmente per quanto riguarda le truppe militari, menzione d’onore il fatto che le truppe musulmane siano state rappresentate diversamente per ricalcare la differenza, ad esempio i cavalieri in groppa a cammelli anziché cavalli).

Su circa 1700 componenti (e di questi meno di 300 sono token, il resto sono tutte miniature) ho riscontrato dei difetti di fabbricazione solo su 2 (due!!) di queste.

Il tempo di dare una letta al regolamento e si può iniziare a giocare!

Svolgimento di una partita

Lo scopo della partita è ottenere più Punti Onore degli altri giocatori, e per ottenerli ci sono svariati modi. La partita può durare un determinato numero di turni, oppure a tempo, o stabilendo una soglia di Punti Onore da raggiungere.

Una volta fatti i preparativi (scelta dei regni di partenza, disposizione dell’esercito e dei mezzi di partenza sulla plancia e scelta delle carte impero), si decide l’ordine di gioco del turno tramite un’asta. L’ordine non sarà quindi lo stesso fino a fine partita ma potrà variare, sta a voi capire quando decidere di investire per poter partire per primo e quando no.

Il primo giocatore deve compiere una serie di operazioni, che vanno ad influenzare tutto il turno di gioco: determina la forza delle armate barbare (una sorta di IA del gioco, che controlla i territori non conquistati) e ne decide degli eventuali rinforzi/spostamenti, dopodiché pesca una Carta Evento (una carta con dei possibili effetti negativi che investono una determinata regione della mappa, che possono influenzare i commerci, le costruzioni, le merci o gli spostamenti dei giocatori presenti nella regione) e ne determina gli effetti tramite il lancio di dadi. Successivamente si determina se si verificano delle ribellioni nei territori dei giocatori, in base alla soglia di tasse che hanno riscosso.

Tutti i giocatori ricevono un ammontare di fiorini (la valuta del gioco) in base alle tasse, che vengono determinate dal numero di terreni controllati, le costruzioni che si possiedono e dai commerci effettuati. Di questi fiorini, una parte devono essere spesi per il mantenimento delle proprie truppe militari e dei mezzi di trasporto che ogni giocatore dispone.

Una volta pagato il mantenimento può iniziare la fase degli acquisti, una fase importantissima, nella quale ogni giocatore può spendere i propri fiorini per sviluppare delle tecnologie (indispensabili per poter costruire edifici/macchine da assedio/trasporti), rinfoltire le proprie truppe militari o comprare delle Carte Impero.

Le Carte Impero hanno una duplice funzione: da un lato (che viene mostrato a tutti i giocatori) possono fornire dei bonus in qualsiasi momento del turno, bonus che devono essere utilizzati immediatamente ma che non consumano la carta (possono essere dei bonus al combattimento, bonus per poter sviluppare delle tecnologie, o avere degli effetti istantanei che influenzano il combattimento o le azioni di altri giocatori), con questo uso la carta viene “tappata” e potrà essere riutilizzata nei turni successivi. Dall’altro lato invece hanno un obiettivo (questo lato della carta resta segreto e lo conosce solo il possessore): se il giocatore riesce a raggiungere l’obiettivo scarta la carta ed ottiene un segnalino obiettivo, che gli servirà sia per poter sviluppare tecnologie che per accumulare punti onore.

Conclusi gli acquisti si passa alla fase del combattimento, dove i giocatori spostano le proprie truppe e se queste finiscono in un territorio non controllato dal giocatore si verifica una battaglia. Se le truppe entrano in un territorio controllato da nessun altro giocatore si dovrà affrontare l’orda barbara, ovvero le truppe barbare determinate ad inizio turno dal primo giocatore. Se invece si entra in un territorio con delle truppe militari di un altro giocatore si dovrà combattere contro di queste. Una volta concluso il combattimento si potrà saccheggiare o conquistare il territorio e catturare o lasciar ritirare le truppe sconfitte. In questa fase diventa importante anche l’ordine dei giocatori, poiché i giocatori hanno delle penalità ai tiri del combattimento, che è tanto più alta quanto più bassa è la loro posizione nel turno.

Una volta conclusi tutti i combattimenti del turno tocca all’ultima fase, quella del commercio, nella quale si potranno instaurare rotte commerciali o creare nelle città dei grandi mercati, che frutteranno fiorini per ogni merce commerciata.

Finita questa fase, si “stappano” le carte impero e si procede con l’asta per il nuovo turno.

Cosa ha particolarmente colto la mia attenzione, dopo aver fatto una partita di prova?

Regolamento incredibilmente complesso

Il gioco in sé non è complicato, ma complesso. Le regole sono semplici ma sono molte, e si intersecano tra loro. Questo da un’estrema profondità al gioco e soprattutto alle opzioni tattiche che si possono effettuare. L’altra faccia della medaglia è che se si inizia a completo digiuno del gioco si passerà metà del tempo della partita a fare il primo turno, o quasi (di 4 ore abbondanti di gioco abbiamo impiegato circa un’ora e mezza per fare il primo turno, l’ultimo turno lo abbiamo concluso in 30 minuti circa). Molto apprezzato in particolar modo il metodo di gestione dei combattimenti, con il lancio di 3 dadi differenti e le loro interazioni, una meccanica mai vista prima, ma efficace!

Pochissima aleatoriEtà

I dadi si tirano sempre e il loro risultato influisce sull’andamento della partita, ovviamente. Ma basta prendere delle precauzioni tattiche, sviluppando la giusta tecnologia o accorpando la giusta tipologia di truppe e la sfortuna del dado viene ridotta ai minimi termini. E l’ho imparato a mie spese, visto che sono un giocatore molto sfortunato!

Le carte evento e i barbari

Due meccaniche molto semplici, ma che fungono quasi da “IA” interna al gioco (seppur parzialmente controllata dai giocatori) e hanno l’effetto di rendere tutto molto più dinamico e vivo. Cosa succederà il prossimo turno? Saranno i miei mezzi commerciali a restare fermi o le armate del mio avversario verranno decimate? Quanto forti saranno le orde barbare e in che regioni sbucheranno? Forse mi conviene vincere l’asta per tentare di arginare il possibile, o mi conviene risparmiare i fiorini per spenderli più tardi in tecnologie?

Lo spettro di azioni possibili

Non esiste una sola tattica o una che sia più conveniente di un’altra. Le possibilità sono talmente tante che si può agire come si preferisce, sempre. Voglio condurre una politica espansionistica per aumentare i miei territori? Per farlo mi conviene sviluppare l’esercito, creare macchine da assedio o aumentare le capacità dei trasporti? Riuscirò ad avere abbastanza tasse per sostenere il tutto senza dovermi preoccupare delle rivolte? Voglio ottenere punti onore commerciando, preferisco farlo stabilendo un patto di alleanza con un altro giocatore oppure tento la sorte con delle rotte commerciali in terreni non sicuri? Meglio aumentare le difese della propria città oppure creare altri edifici nei miei territori per facilitare gli spostamenti?

E tutto questo con il regolamento Giochix, con il regolamento prototipo le opzioni di gioco (ma anche di conseguenza la complessità) aumentano di ordine di grandezza (non vedo l’ora di provarlo!).

Di certo Medioevo Universale non è un gioco da tavolo immediato o per chi cerca un gioco semplice con cui passare un’oretta in compagnia. Per le prime partite occorre mettere in conto almeno una mezza giornata a disposizione (meglio una intera), e il regolamento per quanto sia estremamente facile da memorizzare in fase di gioco, non è dei più semplici, ma con un po’ di pratica si digerisce alla grande.

Lascerà però sicuramente estremamente soddisfatto chiunque ami i giochi gestionali/tattici, visto che, e lo posso dire con assoluta certezza, non esiste niente che ci vada vicino in quanto a completezza e complessità di regolamento.

In definitiva Medioevo Universale si rivela per quello che è: non un semplice gioco, bensì una passione, coltivata, limata e sviluppata nel corso degli anni dal suo creatore e che finalmente ha preso vita ed è a disposizione di tutti. Capace di offrire migliaia di ore di gioco sempre diverse, non aspetta altro che essere giocato per offrire giornate indimenticabili.

Fonti e link per approfondimento

https://www.giochistarter.it/scheda.php?lingua=1&crowd=1&preview=1acb505eae84f9ec094497488916c861
https://www.medioevouniversalis.org/phpBB3/index.php

“Fanacea è solo un sottogruppo di Ultradamage” Mr.Krakatoa deve il suo nome al suo carattere esplosivo e irriverente come un vulcano che vomita lava bollente su tutti senza distinzioni. Leggendario batterista nato dal metallo e dalla magia nera ha visto alba e tramonto del Fantasy e di Windows 95. È stato grande moderatore e curatore della sezione guide di Dragons’ Lair. Nel tempo libero gioca ad Ege of Empires nel ruolo di Bersaglio degli attacchi dei lupi. Adora la sua casa classe energetica A.

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