UE, 2015 in a nutshell

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2 min readDec 24, 2015

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Al di là degli interventi legislativi in senso stretto, l’anno che sta per chiudersi ha visto l’Unione europea intervenire su diverse questioni emergenziali: dalla crescita alla sicurezza, dalla revisione dei capisaldi di bilancio alla tenuta dell’architettura istituzionale, dall’allargamento interno alla ridefinizione dell’assetto geopolitico internazionale.

Di seguito una “fotografia” dei principali eventi.

Piano Juncker

Presentato nel 2014, nel 2015 nove Stati membri annunciano la partecipazione al programma di investimenti per rilanciare l’Europa: Regno Unito (8,5 miliardi). Germania (8 miliardi), Francia (8 miliardi), Italia (8 miliardi), Polonia (8 miliardi), Spagna (1,5 miliardi), Slovacchia (400 milioni), Bulgaria (100 milioni), Lussemburgo (80 milioni).

Quantitative Easing

Mario Draghi rafforza lo sforzo per la ripresa ed annuncia che la banca centrale europea procederà al Quantitative Easing, imponente operazione finanziaria che prevede l’acquisto di titoli pubblici da parte della BCE fino a settembre 2016.

A dicembre viene annunciata l’estensione del programma fino a marzo 2017.

Flessibilità

A gennaio la Commissione europea presenta la comunicazione sulla flessibilità: con il riconoscimento dell’allentamento dei vincoli del patto di stabilità si pone un freno al principio dell’austerità a tutti i costi.

Brexit

Il primo ministro David Cameron presenta le richieste per rinegoziare la permanenza britannica, tra le quali la possibilità di chiamarsi fuori dalla clausola che prevede la partecipazione a un’Unione «sempre più stretta», il formale riconoscimento di un mercato unico multivalutario, la rivendicazione di un maggiore ruolo dei parlamenti nazionali e la possibilità di sospendere il pieno accesso ai benefici dello stato sociale per un cittadino non inglese.

Migranti

La Commissione europea propone uno schema di ricollocamento e reinsediamento volontario e obbligatorio per tutti gli Stati membri, che di fatto non trova poi alcun seguito (degli oltre 100mila migranti da ripartire — arrivati in Italia e Grecia — saranno meno di 200 i “ricollocati”).

Gli Stati membri reintroducono controlli alle frontiere esterne, alzano barriere e chiedono che in caso di emergenza si possano reintrodurre controlli ai confini interni per più di sei mesi, cambiando di fatto le regole di Schegen.

Turchia

Complice anche l’emergenza immigrazione, il processo negoziale di adesione della Turchia torna ad essere attuale.

Si stabilisce di accelerare il nuovo regime di concessione dei visti e si danno aiuti economici ad Ankara.

Terrorismo

L’Ue approva il Pnr, il registro per i passeggeri aereo in viaggio dentro e fuori l’Ue, e rilancia la cooperazione tra servizi di intelligence.

Inasprimento rapporti con la Russia

Viene concluso un accordo di libero scambio tra Ue ed Ucraina — non gradito a Putin — che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2016.

A peggiorare i rapporti con Mosca, la decisione dei Ventotto di rinnovare per altri 6 mesi le sanzioni economiche nei confronti della Russia.

Luca Gargano

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Analisi e approfondimenti sulla politica italiana ed Europea. A cura di FB e Associati.