Caffè amaro

Federico
1 min readJul 14, 2016

--

Ho bisogno di un caffè amaro. La caffeina è sopravvalutata. Da sempre gli uomini infondono aromi nell’acqua, erbe, polveri e via dicendo per trarne un beneficio o semplicemente per modificarne il sapore. Ebbene una tazza di caffè può darti la carica per finire quello scritto la sera prima della scadenza, ma una tazza di caffè amaro è un’altra cosa.

Quando è così nero che vedi il tuo riflesso sulla superficie e hai quasi paura a berlo, quello è il caffè giusto. Il fumo che esce dà quell’impressione di bruciare come l’inferno, nonostante questo ne brami il primo sorso come non mai. Con il primo sorso arriva il fuoco. Dopo il dolore fisico dell’incontro della lingua con la scottante oscurità del caffè, arriva l’amaro. Quando arriva l’amaro inizi a pensare che sia il caffè a bere te, e non il contrario. Per un attimo ti annienta, come se l’universo si contraesse in una smorfia atroce. Tutto lì, tutto l’universo soffre per un istante. Espiazione. Questa è la parola che mi viene in mente.

Con ogni sorso tutto si ridimensiona, i problemi, l’incazzatura, la stanchezza del mattino. Un caffè può curare l’anima come poche altre cose.

Eppure ci vuole coraggio, metto lo zucchero perché sono debole, anche stamattina.

--

--