Nasce RaiPlay Sound: la nuova piattaforma dedicata all’ascolto digitale
Podcast originali, dirette radio e archivi Rai: il servizio pubblico si fa spazio tra i big players del settore grazie a contenuti di qualità
Sei in macchina, stai guidando da diversi minuti ed entri in una galleria. Quelle che prima erano le voci di due simpatiche persone, che ascoltavi discutere amabilmente su quella serie tv uscita da poco, si trasformano in un gracchiare insopportabile. Sei costretto a spegnere la radio. Riprendi a guidare in silenzio, sperando di rivedere presto la luce in fondo al tunnel, che ora non ha più niente di metaforico. Dai primi di giugno, però, tutto ciò sarà solo un ricordo.
Nasce RaiPlay Sound: la nuova piattaforma multidevice Rai dedicata all’audio digitale. Accedendo alla nuova app, potrai scoprire una robusta offerta di podcast originali sugli argomenti più disparati prodotti da talent, radiofonici e non (si attende il debutto di Fiorello e Renzo Arbore sulla piattaforma), potrai ascoltare la diretta dei 12 canali Rai Radio, ma anche navigare tra i palinsesti, riascoltando i programmi già andati in onda. Non mancherà la possibilità di viaggiare nel tempo accedendo alle Teche Rai, un archivio contenente la storia della radiofonia italiana, minuto per minuto.
Il tutto sarà accessibile sia da casa che in mobilità: una fruizione che si modella totalmente sulle tue necessità. La modalità di fruizione sarà molto simile a RaiPlay e potrai navigare tra i contenuti per genere, argomento e parole chiave.
La piattaforma nasce dalla presa di consapevolezza da parte del player di un fatto ormai manifesto: l’ascolto on demand non può più essere considerato un fenomeno passeggero. Così, grazie a RaiPlay Sound, live e on demand si integreranno in un’unica offerta.
Diventare player di riferimento del mercato digital anche nel segmento audio, facendo evolvere la Rai da servizio pubblico tradizionale a vera e propria media company: questo è l’obiettivo con cui nasce RaiPlay Sound.
La vera sfida per la piattaforma non proviene dalle altre emittenti radiofoniche, quanto da multinazionali e big players come Spotify, Audible e YouTube. Essa punta a diventare leader nel settore del podcasting, affrontando la concorrenza dei competitors. Parlando proprio del monopolio detenuto da Spotify nel settore, Roberto Sergio, direttore di Rai Radio, in un’intervista al Corriere della Sera è stato certo nell’affermare: “Già a fine 2021 i soggetti forti saranno due”.
L’arma che la Rai intende sfoderare è solo e soltanto il prodotto. Il piano è quello di creare un effetto volano: i primi contenuti audio digitali forti attraggono ascoltatori, che a loro volta potranno attirare altri contenuti e così via. Come ha affermato Roberto Sergio: “La qualità dei contenuti è l’unica cosa che fa la differenza». È proprio il caso di dirlo: anche in questo caso, content is king.
Grazie a questa novità, la Rai avanza in quel viaggio che in tre anni l’ha vista trasformarsi da Servizio pubblico a industria crossmediale, con 17,2 milioni di utenti raggiunti a gennaio 2021.
