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Rating: PG-13 (Violenza fantasy e azione|Sessualità breve|Alcuni linguaggi)
Genere: Avventura, Fantasy, Azione
Lingua originale: inglese
Regia: Chloé Zhao
Produttore: Kevin Feige, Nate Moore
Sceneggiatura: Chloé Zhao, Ryan Firpo, Kaz Firpo
Data di uscita (teatri): 5 novembre 2021 Wide
Autonomia: 2h 37m
Distributore: Walt Disney
Proporzioni: ambito (2,35:1)
Visualizza la collezione: Marvel Cinematic Universe

La nuova squadra di supereroi è arrivata nel Marvel Cinematic Universe. Eternals è un film di supereroi che si svolge dopo gli eventi di Avengers: Endgame. Il film segue gli Eterni, un gruppo immortale di alieni che hanno vissuto sulla Terra per 7.000 anni, mentre si riuniscono per proteggere il mondo dalle loro controparti malvagie: i Deviants.

La Marvel ha avuto un’eccellente esperienza nel trascinare registi emergenti e farli cadere in un film di supereroi, con il lavoro di Jon Watts sui film di Spider-Man e Destin Daniel Cretton in Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli. Questa volta, la visionaria vincitrice dell’Oscar Chloé Zhao è arrivata nel MCU, fresca di Miglior Film e Miglior Regista per Nomadland. Zhao non ha mai realizzato nulla con la sensazione di un film MCU e porta il suo stile al franchise cinematografico di maggior successo di tutti i tempi con risultati tiepidi.

Quasi tutto ciò che fa la Marvel è guardabile. Anche nei loro film minori, i loro film sono costantemente divertenti e pieni di azione con battute, uova di Pasqua e immagini che sono piuttosto facili da vedere. L’approccio di Zhao ha alcune di queste qualità, ma ne ha anche molte di più. Ci sono momenti di questo film in cui la narrazione sembra piuttosto metodica, come se Zhao volesse prendersi il suo tempo per raccontare una storia così vasta ed epica. Con una durata di oltre due ore e mezza, Zhao realizza un film che non è mai noioso, ma ha qualità che impediscono al film di essere coinvolgente come potrebbe essere.

Eternals segna un passo dalla formula Marvel standard, non essendo così stereotipato come gli altri film. Questo è un rischio unico che la Marvel deve correre mettendo lo stile di un regista d’autore sul grande schermo mainstream e, per la maggior parte, funziona. Non sembra un prodotto da studio usa e getta e dimenticabile; sembra un progetto di passione per Zhao mentre dirige il film con grazia e maturità, mentre crea un film meraviglioso con molta ambizione. È una storia di origini con idee che non sono mai state viste prima, ma è anche un film che presenta molte idee familiari, quasi come se lo stile di Zhao incontrasse i vincoli di essere un film di studio.

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Fai sapere che Zhao non ha avuto un compito facile con questo film. Eternals introduce dieci nuovissimi supereroi nella serie e ha dovuto dare a ogni eroe una certa quantità di sviluppo per convincere il pubblico a interessarsi. Questo è un incarico quasi impossibile da portare a termine e Zhao fa del suo meglio. Sorprendentemente, gran parte di ciò funziona, poiché ogni eroe si distingue, in parte a causa della diversità del cast, che presenta diverse razze, generi, orientamenti sessuali e persino introducendo Makkari, interpretato da Lauren Ridloff, un’attrice sorda nella vita reale. Questo è un risultato per la diversità nel film, ma ogni personaggio ha anche un insieme unico di poteri e, nell’atto finale, i personaggi fanno scelte che dicono molto su chi sono e su quanto diversi possano essere alcuni di loro.

Tuttavia, il film ha così tanta costruzione di mondi e di personaggi che la sceneggiatura di tanto in tanto inciampa. Il film segue due trame, una che si svolge secoli nel passato e una che si svolge dopo Endgame. La narrazione non lineare è stata utilizzata in film di supereroi come Batman Begins. Il problema è che Eternals ha così tanti personaggi che destreggiarsi tra ogni nuovo volto con una storia raccontata male impedisce a certi momenti del personaggio di avere la profondità emotiva che meritano.

Tuttavia, il film ha alcune prestazioni eccezionali del suo cast corale che fanno risaltare ogni personaggio. Sersi (Gemma Chan) e Ikaris (Richard Madden) hanno un rapporto di investimento che funge da cuore e anima del film. Kumail Nanjiani ruba lo spettacolo nei panni di Kingo, e la sua sottotrama che circonda un regista di documentari è il momento clou del film, consentendo un umorismo ottimamente sincronizzato.

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Il film mescola la trama standard del “rimettere insieme la band” con immagini vaste e posta in gioco alta, risultando in un film che generalmente funziona ma sembra anche mordere più di quanto possa masticare. Nonostante la novità di un film che affronta temi così ricchi e non sembra affatto comico, l’atto finale del film si trasforma ancora in un gruppo di persone in costumi divertenti che combattono con CGI e schermi verdi. La formula della Marvel che sembra in gran parte assente dal film si infiltra di volta in volta nella visione di Zhao per creare un film che sembra uno spettacolo imperfetto ed enorme.

Molti avevano grandi speranze che un acclamato regista come Chloé Zhao dirigesse un film Marvel. Sfortunatamente, questo film non è il bellissimo matrimonio di due amate icone che ci aspetteremmo. Ha i suoi momenti disordinati e rispetto agli altri lavori del MCU di quest’anno, questo potrebbe essere il più debole di tutti. Tuttavia, c’è così tanto da apprezzare e rispettare nelle scelte artistiche di Zhao. Ogni immagine, combinata con la colonna sonora rilassante di Ramin Djawadi, crea un film di supereroi per i secoli che potrebbe essere MCU di basso livello ma rimane un cinema divertente e potente che polarizza il pubblico. Questo è un film ambizioso ed emozionante che non rispetta completamente l’atterraggio, ma rimane alla pari con quello che abbiamo visto da un film in franchising di successo.

C’è una regola generale tra i fan dei fumetti quando si tratta delle differenze di etica tra Marvel e DC. La Marvel tende ad essere (relativamente) più radicata e si concentra su persone comuni messe in circostanze straordinarie che mostrano il loro eroe interiore, mentre DC è più grandioso e mette in evidenza personaggi che sono intesi come modelli per l’umanità. Il difetto a cui relazionarsi contro l’ideale a cui aspirare.

Non che nessuna delle due aziende abbia il monopolio su entrambi gli approcci, ma come ampia panoramica, può aiutare a spiegare come ciascuna azienda si avvicina all’idea del supereroe. Potrebbe anche aiutare a spiegare perché Eternals, l’ultima versione del MCU, si sente così diverso da praticamente ogni altro film o programma televisivo Marvel.

Il film stesso sembra essere consapevole del diverso pool da cui sta attingendo, fino al confronto aperto di uno dei suoi personaggi principali con uno dei più grandi nomi della DC (e per i più geek-out inclini, ci sono altri analoghi da trovare tra i principali lancio). Ma piuttosto che sentirsi come se la Marvel stesse cercando di prendere dal piatto del concorrente, ha senso per quanto riguarda il modo in cui gli Eterni originali sono nati, con lo scrittore/artista Jack Kirby che usa molti degli stessi elementi costitutivi che sono entrati nel suo New-Gods -con protagonista l’epopea del quarto mondo.
Aiuta che Chloé Zhao et al. sono in grado di eguagliare il marchio di Kirby di costruzione di miti su scala cosmica, oltre a essere in grado di umanizzare e contemporaneizzare l’etereo come le opere di Neil Gaiman, inclusa la sua corsa su Eternals. C’è anche lo stesso approccio multiculturale alla mitologia del mondo reale come nell’opera di Gaiman, attingendo dai pantheon greci, norreni, egiziani e mesopotamici per rafforzare la propria visione del supereroe come divino.

Mentre il pubblico segue la stravagante famiglia titolare di esseri superpotenti (la cui chimica sullo schermo sicuramente vende che si conoscono da millenni), la storia mostra gli Eterni e i Devianti come parte di un ciclo mitico di distruzione e creazione; ingranaggi interstellari in una macchinazione molto più grande. Il modo in cui approfondisce la nozione del supereroe come pastore dell’umanità, come la forza che spinge avanti la sua evoluzione, raggiunge occasionalmente livelli di intensità da Marvelman nel loro interrogarsi su quanto lontano dovrebbero portare il loro ruolo. E se vale la pena aiutare l’umanità a perseverare in primo luogo…

In termini di utilizzo della tradizione dei fumetti come moderna creazione di miti, potrebbe mancare la corsa euforica dell’epico Watchmen di Zack Snyder o The Old Guard di Gina Prince-Bythewood (anche se la rappresentazione queer qui è alla pari con quest’ultima), ma per il una sorta di narrazione di supereroi che viene tentata, funziona notevolmente bene e mostra abbastanza muscoli emotivi per sostenere l’ambito insolitamente ambizioso della produzione. Endgame sembra banale rispetto a ciò che è stato tentato qui.

Per dirla in modo più semplice, se una qualsiasi delle precedenti voci suona come le pretenziose divagazioni di un drogato di escrezione olfattiva, è probabile che questo film non farà molto per te (idem per quelli già annoiati di storie di supereroi). Ma per coloro che apprezzano queste storie come qualcosa di più di semplici fantasie di potere, Eternals è una versione insolitamente grandiosa e toccante dei supereroi.

Il Marvel Cinematic Universe può essere spesso accusato di emanare un’atmosfera ripetitiva. Coloro che non scavano nel MCU affermano che i film fanno le stesse cose più e più volte. Anche qualcuno come il sottoscritto, a cui piacciono quasi esclusivamente i film, vede alcuni dei loro argomenti. La Marvel ha una formula, dalla quale non esitano davvero. Ora, con Eternals, hanno dato alla regista vincitrice dell’Oscar Chloé Zhao le redini più libere di chiunque abbia giocato finora nella loro sandbox. Per un po ‘di tempo, la speculazione è andata avanti mentre Zhao aveva usato quella cache per fare un film diverso da qualsiasi altra cosa che abbiamo visto prima dal gigante dell’intrattenimento. Bene, è vero, ma non necessariamente nel modo in cui speravamo. Più di una settimana dopo aver visto Eternals, non riesco ancora a capire se mi è piaciuto o meno.

Eternals è frustrante perché alcune parti sono eccezionali. Le immagini sono impareggiabili per un film a fumetti. Inoltre, questi supereroi possono essere meditativi in ​​un modo unico. Inoltre, il concetto di questi eroi e dei loro dogmi/poteri visti con una lente religiosa è abbastanza nuovo. D’altra parte, tuttavia, l’azione effettiva è carente, il cattivo è cattivo anche per gli standard Marvel e lunghi tratti non hanno molto di interessante. Questo è il raro caso in cui è possibile vedere la sensibilità indipendente del narratore rispetto agli istinti dello studio, ma schierarsi con quest’ultimo.
Questa è la saga degli Eterni, un gruppo di antichi esseri immortali. La razza degli dei alieni, in mancanza di un termine migliore, è una creazione dei Celestiali, pensata per proteggere l’universo. Un gruppo di dieci Eterni fu inviato sulla Terra più di 7.000 anni fa come mezzo di protezione contro i malvagi Devianti. Guidato da Ajak (Salma Hayek), il gruppo ha trascorso secoli a respingere le loro controparti malvagie, prima di essere lasciato a se stesso sul pianeta una volta estinta la minaccia. Alcuni si sono ritirati dall’umanità dopo la rottura, come Ikaris (Richard Madden), mentre altri, come Sersi (Gemma Chan) e Sprite (Lia McHugh), vivono in mezzo a loro. In effetti, Sersi ha una relazione a lungo termine con un essere umano in Dane Whitman (Kit Harrington). Quando appare un Deviant di un nuovo tipo, sanno che hanno bisogno di rimettere insieme la band.

Riuniti con Ikaris, il suo ex, Sersi e Sprite vanno alla ricerca del loro leader Ajak, sapendo che sarà il momento di riunire di nuovo gli Eterni. Trovano Kingo (Kumail Nanjiani) nascosto in bella vista come una star di Bollywood, mentre Phastos (Brian Tyree Henry) ha trovato un marito ed è felice con il loro giovane figlio in periferia. Altri, come Druig (Barry Keoghan), Gilgamesh (Don Lee), Makkari (Lauren Ridloff) e Thena (Angelina Jolie) si stanno nascondendo. Man mano che apprendiamo di più sulle circostanze della loro separazione, il gruppo affronta una sfida più grande ed epica del previsto. In verità, il destino dell’umanità potrebbe essere nelle loro mani.
Questo è uno dei cast più ampi del MCU per un film non Avengers. Purtroppo, non a tutti viene data l’attenzione che meritano, anche in un film con una lunga durata e spazio per respirare. I migliori onori dello spettacolo vanno a Kumail Nanjiani, che non solo ha il personaggio degli Eterni più divertente, ma fa di più con il suo tempo sullo schermo. Don Lee è anche molto divertente in un altro ruolo un po’ più comico, mentre Brian Tyree Henry è solido in un ruolo che non abbiamo ancora visto fuori dalla Marvel. Allo stesso tempo, Salma Hayek e Angelina Jolie sono in gran parte sprecate, così come Kit Harrington, mentre Gemma Chan e Richard Madden sono semplicemente insipide. Anche questo è un peccato, dal momento che sono gli eroi a cui Zhao è più interessato. Il resto degli Eterni, Barry Keoghan, Lia McHugh e Lauren Ridloff, non lasciano molto segno. A completare il cast c’è Harish Patel, tra gli altri.

Chloé Zhao presenta alcuni dei maggiori punti di forza di Eternals con la sua direzione, ma anche alcuni dei suoi maggiori punti deboli con la sua scrittura. Zhao stranamente riesce a fare le cose più difficili, mentre lotta con quelli che dovrebbero essere gli aspetti più semplici di un film Marvel. La sceneggiatura di Zhao, scritta insieme a Patrick Burleigh, Kaz Firpo e Ryan Firpo, si adatta al suo ritmo senza fretta, ma non ai requisiti del genere. Nel tentativo di piegare l’MCU a una volontà più indipendente, il risultato è bello da vedere e richiede tempo per costruire il personaggio, ma manca l’azione e l’interesse generale. Non sei mai in dubbio su ciò che Zhao e compagnia stavano cercando, ma è difficile non pensare che i poteri che sono alla Marvel desiderino che lei venga un po’ più dalla loro parte. Hanno un finale infernale, ma è quasi anche un promemoria di ciò che avrebbe potuto essere in precedenza.