I 4 elementi dell’artista

Un modello psicocorporeo per artisti

Il modello dei 4 elementi dell’artista ha l’obiettivo di costruire una mappa di auto osservazione e di consapevolezza su come il performer affronta la sua arte nelle fasi di studio, preparazione ad un’audizione, esame, concorso e durante la performance stessa.

Sperimentando i 4 elementi del modello l’artista inizia a percepirsi nei suoi atteggiamenti psicocorporei, riconoscendo sensazioni, emozioni e pensieri tipici del suo funzionamento, chiamati pattern.

I pattern possono essere funzionali o disfunzionali. L’intento del modello è proprio quello di depurare da pattern e abitudini comportamentali disfunzionali, ormai automatizzati, e di crearne, o sfruttare come leve, quelli funzionali che permettano l’espressione piena del potenziale artistico.

Per non disperdere energie, ma direzionarle in relazione con gli obiettivi artistici e professionali dell’artista, si lavora sulla creazione di routine e sulla definizione degli obiettivi esplorando gli elementi del modello, ognuno dei quali identifica un atteggiamento psicocorporeo verso l’arte.

Di seguito gli elementi descritti nelle loro caratteristiche generali emotive, comportamentali, relazionali e psicologiche.

TERRA

COS’ È PRESENTE QUI ED ORA?

Questo elemento definisce la capacità di stare ed essere presenti nel qui ed ora. La sicurezza e calma mentale che derivano da questo elemento permettono alla persona di non avere dubbi su se stessa, su ciò che sta facendo, sulle sue capacità e sulle scelte intraprese. Il verbo che lo definisce è stare. E’ caratterizzata da un bisogno di struttura, regole, abitudini, regolarità. Se estremizzata porta a rigidità, paura del cambiamento e difficoltà di adattamento a nuove situazioni e persone.

In psicologese: autostima, autoefficacia, sicurezza, concentrazione e consapevolezza, saper stare con le proprie emozioni senza fuggirle o agirle. La richiesta di una struttura rimanda ad un bisogno di controllo ed a tratti perfezionisti o ossessivi.

ACQUA

COSA HAI BISOGNO DI LASCIAR ANDARE?

L’acqua è un elemento di passaggio. Dalla fermezza, staticità assoluta della terra, si passa alla capacità di stare sulla terra ma in continuo movimento. Un movimento morbido che rappresenta la capacità relazionale, di accoglienza e accettazione, di adattamento alla diverse condizioni, di fluidità corporea ed emotiva. Il verbo che lo definisce è ascoltare. Empatia, apertura, assenza totale di giudizio verso gli altri ma anche verso se stessi sono caratteristiche tipiche di questo elemento che nel suo fluire porta con sé la capacità di lasciar andare, non portare rancore né soffermarsi su pensieri bloccanti. Se portato all’estremo rappresenta difficoltà a definire confini nelle relazioni, mancanza di fermezza nel prendere decisioni, attenzione esclusiva all’altro oppure a se stessi.

In psicologese: gestione delle emozioni, capacità di adattamento, intelligenza sociale ed emotiva, consapevolezza emotiva, accettazione. Il grande bisogno relazionale può portare a dipendenza affettiva, paura dell’abbandono, mancanza di assertività e autonomia, paura del conflitto.

FUOCO

COSA HAI BISOGNO DI FARE?

L’elemento fuoco è la vitalità. La capacità di vivere a pieno, la voglia e il desiderio di riuscire, l’energia che ci spinge verso l’azione. Avere degli obiettivi, una grande passione, una forte spinta verso l’ottenimento di un risultato, determinazione e impegno sono gli elementi chiave del fuoco. Permettono una visione chiara della strada da percorrere, il verbo che lo definisce è andare. Chi lo vive a pieno di ha direzione, dinamicità, desiderio e coraggio per il raggiungimento dei propri obiettivi. La competitività e l’autorealizzazione fanno parte di questo elemento. Tuttavia questa combinazione se portata all’estremo non permette di essere relazionali, può portare a comportamenti arroganti, violenti e rabbiosi.

In psicologese: motivazione, attivazione fisiologica, energia e assertività, perseveranza. Il grande bisogno di riuscire può portare con sé la paura di non essere abbastanza, la necessità di un’ accettazione esterna con conseguente senso di insoddisfazione ed il rischio di fuggire dalle emozioni nell’iperattività.

ARIA

COS’È POSSIBILE?

L’ultimo elemento è il meno concreto e terreno. Porta con sé diverse sfaccettature: dalla gioia e leggerezza dell’esprimersi con piacere, fino ad un assenza di bisogni materiali avvicinando la persona ad un aspetto spirituale, di visione generale. La libertà espressiva, la libertà dal giudizio, la capacità di ispirare e creare con eccitazione e leggerezza, la grande flessibilità sono proprie di questo elemento. Il verbo che lo definisce è immaginare. Comprende inoltre la possibilità di osservare se stessi e la propria vita con distacco, riuscendo a dare la giusta importanza ad ogni cosa. Se portato all’estremo risulta volubile, inaffidabile, incapace di riportare alla realtà le sue grandi idee e visioni creative, oltre a non riuscire a focalizzare la propria energia verso un obiettivo.

In psicologese: consapevolezza aperta, immaginazione, leggerezza e assenza di rimuginio mentale, flessibilità, intuizione creativa. Il grande bisogno di libertà può portare con sé difficoltà ad impegnarsi in relazioni o lavori duraturi, rifiuto della routine e delle strutture, mancanza di contatto con la realtà, problemi di attenzione e concentrazione.

Ciao, sono FLUIDA specialista della performance artistica. Insieme possiamo creare gli strumenti che ti permetteranno di performare esprimendo a pieno il tuo potenziale emotivo ed artistico!

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FLUIDA psicologia per artisti e performer

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