Vietnam 2018 — Diario di viaggio

Giuseppe Romanato
2 min readSep 20, 2018

Quarta tappa — Halong Bay: da Sapa all’arcipelago creato dal drago

Ed eccoci arrivati alla terza tappa: Halong Bay.

Ma prima di arrivarci il nostro consueto percorso ad ostacoli.
Il primo e’ una frana, causata dalla leggera pioggerellina autunnale del giorno prima, che sembra avere bloccato la ferrovia, rendendo incerta la partenza del treno fino al tardi pomeriggio.
Il secondo e’ fare la doccia a Lao Chai: siamo sprovveduti e prendiamo due stanze in un albergo di fronte alla stazione senza controllarne lo stato. E quindi entrati in stanza, la sorpresa: era chiaramente un albergo a ore, ma, diciamo, non usualmente utilizzato dai viaggiatori per fare la doccia aspettando il treno.
Ma in qualche modo sopravviviamo anche a questa e per il resto il viaggio prosegue liscio.

La mattina dopo arriviamo ad Halong Bay, una delle tappe principali del viaggio.
Halong Bay e’un arcipelago di 2000 isole, situato nel golfo del Tonchino. La leggenda racconta che la baia sia stata creata da un drago mandato dagli dei per difendere il Vietnam dagli invasori cinesi (eh si, la storia vietnamita e’ piuttosto travagliata). Questo drago sputo’ nel mare dei gioielli, che si trasformarono negli isolotti che puntellano la baia, dando ai vietnamiti un appoggio per combattere gli invasori.
E, in effetti, la baia e’ un gioiello: centinaia di isolotti, coperti da una foresta tropicale che cadono a fitto nel mare. In alcuni punti sembrano un mondo perduto ancora incontaminato. Anche se purtroppo non è sempre così: nei secoli la baia e’ stata teatro di diverse guerre; durante la guerra con gli USA, molti canali furono minati e in alcune zone la navigazione non è ancora completamente sicura.

Ma soprattutto e’ ora invasa dai turisti: decine di navi, che imbarcano a loro volta decine di turisti, salpano ogni giorno, rischiando di rovinare quello che sarebbe altrimenti un paradiso.

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